(Minghui.org) "Sono di Changchun, della provincia di Jilin, in Cina. Sono orgoglioso che il Maestro Li sia della mia città! Grazie!", ha detto un giovane uomo ad un volontario prima di salire sul pullman, dopo essersi dimesso dal Partito Comunista Cinese (PCC) vicino alla Torre Eiffel a Parigi, lo scorso 2 ottobre.

Ogni giorno, centinaia se non migliaia di turisti cinesi visitano la Torre Eiffel a Parigi. I volontari del Centro Servizi Globale per le dimissione dal PCC sono spesso nelle vicinanze per incoraggiarli a dimettersi dal Partito. Molti turisti prendono giornali informativi e rinunciano al PCC.

I turisti vicino Torre Eiffel leggono i cartelloni sulla persecuzione del Falun Gong

Lo scorso 2 ottobre, un volontario ha incontrato una decina di turisti mentre erano in piedi accanto a un pullman, così ha parlato con loro del Falun Gong. Quando il volontario ha chiesto ad un giovane uomo se avesse mai aderito al Partito, l'uomo ha risposto: "Io sono un membro del Partito. Perché dovrei dimettermi?".

Il volontario gli ha spiegato: "Il PCC ha ucciso più di 80 milioni di persone da quando ha preso il potere nel 1949. Questa cifra è superiore al totale dei morti delle due guerre mondiali. Chi fa del male alla fine viene punito con la retribuzione karmica. Hai giurato di lavorare per il Partito per tutta la vita, così sei parte di esso. Se non ne esci, quando crollerà sarai coinvolto. Dimettendoti, avrai un futuro sicuro. Ti potrei dare uno pseudonimo 'Pace', per fare la dichiarazione di dimissioni. Sei d'accordo?".

Il giovane ha risposto: "Ora ho capito. Il PCC è davvero cattivo. Lo odio. Userò il mio vero nome per dimettermi!". Il volontario lo ha aiutato a fare la dichiarazione e gli ha detto: "Buona fortuna!".

In tutto si sono dimesse sei persone dal Partito e dalle organizzazioni affiliate usando il loro vero nome.

Queste sei persone ne hanno chiamate delle altre e hanno chiesto al volontario di aiutarle a dimettersi. Dopo aver sentito le spiegazioni del motivo per cui bisogna dimettersi, si sono dimessi tutti usando degli pseudonimi ed esprimendo la loro gratitudine al volontario.

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