(Minghui.org) Sabato 30 Maggio 2015, in Piazza Saint George, proprio nel centro di Bucarest, i praticanti rumeni della Falun Dafa hanno tenuto delle attività per aumentare la consapevolezza sulla persecuzione.

Coloro che si sono imbattuti in quest’attività hanno saputo della brutale persecuzione dei praticanti della Falun Dafa in Cina, perpetrata dal regime comunista da 16 anni.

Striscioni e pannelli con foto e informazioni sulla persecuzione della Falun Dafa erano ben esposti, permettendo ai passanti di percepire l’urgenza di questa pesante violazione dei diritti umani che avviene in Cina.

I praticanti locali della Falun Dafa hanno eseguito gli esercizi di meditazione, mostrando alla folla cos’è la Falun Dafa. Altri praticanti hanno raccolto firme per la petizione che chiede di fermare la persecuzione, ed altri ancora, semplicemente, hanno distribuito volantini informativi.

Rumeni firmano la petizione per fermare la persecuzione, nel centro di Bucarest.

Molti passanti hanno firmato la petizione della DAFOH (Doctors Against Forced Organ Harvesting - Dottori Contro l’Espianto Forzato d’Organi), che ha l’obiettivo di esporre e fermare la pratica dell’espianto d’organi da vivi, a cui i praticanti della Falun Dafa sono sottoposti in Cina.

Mentre molte persone hanno capito il significato di ciò che i praticanti della Falun Dafa stanno facendo, firmando la petizione immediatamente, altre sono rimaste riluttanti a mostrare il loro sostegno.

Ad esempio, un signore anziano non credeva che firmando la petizione avrebbe potuto aiutare. Dopo aver parlato con i praticanti, ha cambiato idea e giungendo a una comprensione più profonda della persecuzione, ha firmato la petizione della DAFOH.

Anche alcuni cinesi, che in precedenza conoscevano solo la propaganda diffamatoria diffusa dal regime comunista, si sono imbattuti nelle attività.

Alcuni di loro, dopo aver appreso i fatti sulla persecuzione, ed aver realizzato la malvagità del regime comunista, non solo hanno firmato la petizione ma hanno anche espresso la volontà di dimettersi dalle organizzazioni del Partito Comunista.

Come risultato di quest’attività in Piazza Saint George, la gente rumena è ora parte della crescente forza di persone che in tutto il mondo vogliono fermare la persecuzione.

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