(Minghui.org) Le aree definite come “strettamente controllate” esistono soltanto nelle prigioni cinesi. Il termine è utilizzato per sottintendere “la tortura dei praticanti del Falun Gong”, attuata in tutte le carceri della Cina ed in tutti i centri dove vengono detenuti.

Nel carcere femminile di Jilin il “gruppo sotto stretto controllo” si trova al piano terra. Lì vengono effettuati violenti pestaggi e utilizzate atroci torture per perseguitare i praticanti del Falun Gong con il falso pretesto di “educarli”. Durante la detenzione presso il “gruppo sotto stretto controllo”, ai familiari non sono concesse visite, affinché non sappiano del fatto che i loro cari subiscono tali violenze.

Il “gruppo sotto stretto controllo” è in realtà una camera di tortura organizzata ed è anche il luogo, dove i dipendenti delle prigioni elaborano e utilizzano i metodi di tortura più spregevoli che si possano concepire per trasformare (*) i praticanti del Falun Gong.

Le guardie non si fermano davanti a nulla ed escogitano modi per causare più dolore possibile e sofferenze inimmaginabili da infliggere ai praticanti ogni giorno. La gamma dei metodi di tortura consiste nei cosiddetti “strumenti” utilizzati per costringerli a firmare dichiarazioni di diffamazione e rinuncia al Falun Gong.

Percosse, impiccagioni e posizioni scomode e dolorose sono la routine in questi luoghi. I praticanti sono denutriti e l’acqua è razionata. In inverno non viene utilizzato il riscaldamento e la temperatura può scendere fino a -4 gradi. I pasti consistono in un piccolo panino con un pezzo di sottaceto. Talvolta le guardie gettano il cibo nel gabinetto, costringendo i praticanti a mangiarlo per non morire di fame.

Spesso non hanno altra scelta che bere l’acqua del gabinetto per non morire di sete. Wu Zeyun, capo del carcere femminile di Jilin una volta ha detto: “Non ci interessa. Fino a quando qualcuno non muore di fame, stiamo soltanto facendo il nostro lavoro.”

Tre praticanti detenute

Le signore Fu Guihua, Wen Shujie e Cui Fenghua, praticanti del Falun Gong, sono detenute presso il carcere femminile di Jilin.

Le tre donne sono state recentemente trasferite presso il “gruppo sotto stretto controllo”. Una familiare della signora Fu Guihua ha chiesto ai funzionari della prigione, se alle persone detenute presso il “gruppo sotto stretto controllo” viene dato abbastanza cibo e acqua e se subiscono percosse e torture. Non è stata data nessuna risposta.

Tutte e tre le donne sono state originariamente detenute nella cella 311, squadra n. 2, reparto n. 8 nel carcere femminile di Jilin. Tu Qiang era la guardia incaricata di perseguitarle. Durante una visita di famiglia il 15 febbraio 2016, la signora Fu ha detto ai suoi familiari che Tu Qiang era stato trasferito dal “gruppo sotto stretto controllo” al primo piano e che ora era in carica la nuova guardia, Zhang Ying. Quattro giorni dopo, il 19 febbraio, tutte e tre le praticanti sono state inviate al “gruppo sotto stretto controllo” perché sorprese in possesso di un articolo sul Falun Gong. Da quel momento non hanno più potuto ricevere le visite dei loro familiari.

Il 29 febbraio, un membro della famiglia della signora Fu Guihua si è recato in prigione chiedendo di vederla per assicurarsi che stesse bene. Zhu Xiaoyan, capo della sezione amministrativa penitenziaria, ha rifiutato la richiesta dicendo che per coloro che sono nel “gruppo sotto stretto controllo” non sono ammesse le visite dei familiari, tuttavia non ha esibito alcun documento a supporto di tale regola.

Il familiare le ha chiesto: “Può un articolo sul Falun Gong nuocere a qualcuno?” Zhu Xiaoyan ha risposto: “Chiunque venga sorpreso con un articolo sul Falun Gong deve essere inviato al “gruppo sotto stretto controllo.” Zhu ha rifiutato di ammettere che la signora Fu viene sottoposta a torture e che cibo e acqua le sono negati, insitendo nel dire che è soltanto un luogo normale, dove le persone sono inviate per studiare ed essere educate.

Informazioni supplementari

La signora Fu Guihua, 51 anni, è una praticante della contea di Nongan. È stata arrestata il 3 giugno 2013 e condannata a tre anni di carcere per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong. Avrebbe dovuto essere rilasciata dopo tre mesi, invece nel settembre del 2014 è stata trasferita presso il carcere femminile di Jilin. In meno di un mese dal suo trasferimento è stata picchiata così brutalmente da non riuscire più a raddrizzare la schiena e a camminare. In quel periodo la guardia incaricata di perseguitarla era Zhang Ying.

La signora Wen Shujie, 60 anni, è di Jilin. È stata arrestata il 25 aprile 2009 e condannata a sette anni di carcere perchè praticante del Falun Gong: il suo rilascio è previsto per il prossimo mese di aprile.

La signora Cui Fenghua proviene da Longjing. Appartiene al gruppo etnico Joseon. È stata arrestata il 25 aprile 2009 e inizialmente condannata a tre anni e mezzo di carcere. La sua pena è stata estesa e dovrebbe essere rilasciata nell’ottobre del 2017.

(*)GLOSSARIO

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