(Minghui.org) La signora Zuo Xianfeng, di 37 anni, è un insegnante di scuola della contea di Yilan. L'8 dicembre 2015 è stata arrestata per aver invitato le persone a partecipare al processo del praticante Li Chang'an. In seguito, la donna è stata condannata a una pena detentiva di cinque anni dal tribunale di Fangzheng e il 4 maggio 2016 è stata inviata al carcere femminile dell’Heilongjiang.

Il 13 e il 20 maggio, la madre di Zuo, la signora Lu Huiwen, ha percorso per due volte una lunga strada per andare alla prigione, ma in entrambe le occasioni i funzionari del carcere gli hanno negato di vedere sua figlia. La madre non si è arresa, il 27 maggio è tornata alla prigione ed è riuscita a vederla.

Appena la signora Zuo è arrivata in carcere, le autorità della prigione hanno iniziato a imporgli una procedura forzata di “trasformazione”, cercando di costringerla a rinunciare al Falun Gong. La praticante rifiutandosi di collaborare è stata picchiata da due detenuti sotto il controllo delle guardie della prigione. Quando sua madre le ha fatto visita, la praticante era nel mezzo di una tortura. Era costretta tutti i giorni a stare seduta su un piccolo sgabello dalle 4:30 fino alle 22:30.



Illustrazione della tortura: sedere su un piccolo sgabello.

Per anni, il Partito Comunista Cinese ha torturato i praticanti del Falun Gong usando il metodo di farli sedere su un piccolo sgabello. Si tratta di uno dei metodi di tortura più noti, causa forte dolore, lesioni e il crollo mentale.

La madre della signora Zuo, rimasta sconvolta dai maltrattamenti subiti dalla figlia in prigione, ha fortemente protestato contro le autorità. Infine due dei capi di divisione della prigione le hanno promesso che non avrebbero più usato la violenza contro la figlia.

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