(Minghui.org) Dopo che la figlia della praticante Sheng Chunmei è finalmente riuscita a farle guadagnare l'esonero dal carcere per motivi di salute, ha dovuto affrontare un altro ostacolo: le autorità carcerarie hanno disposto che la madre potesse rimanere solo nella propria casa. Poiché la figlia vive e lavora a due ore di distanza dall'abitazione di sua madre e ha un figlio piccolo a cui badare, si è trovata in una situazione molto difficile. Nonostante questo le autorità carcerarie l'hanno minacciata di riportare sua madre in carcere se non rispetta la clausola.
Secondo quanto riferisce la figlia, la madre sessantacinquenne era stata imprigionata già nel 2014 in quanto praticante del Falun Gong, ora soffre di infiammazione della cistifellea, pressione alta e diabete. Dopo la sua liberazione è stata in grado di mangiare normalmente solo i primi due giorni, dopo di che ha perso l'appetito e ha spesso vomitato dopo i pasti. I suoi piedi si sono gonfiati, è debole ed esausta e non è più in grado di prendersi cura di se stessa.
Violenze nel carcere
Dopo essere stata condannata a nove anni di prigione per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong, Sheng Chunmei è stata torturata e privata del sonno dai detenuti, perché si è rifiutata di rinunciare al proprio credo. La sua salute è rapidamente peggiorata, ha perso la vista e l'udito in meno di un anno di detenzione.
Il 7 aprile 2017 il personale della prigione ha riferito alla figlia della praticante che sua madre aveva un'infiammazione della cistifellea. Per avere il permesso di vederla, la figlia è stata costretta a firmare un documento di rinuncia. Dopo aver incontrato sua madre, ha presentato per lei una domanda di esonero dal carcere per motivi di salute, ma senza successo.
A maggio la praticante è stata inviata al pronto soccorso dopo essere andata in coma. L’ospedale ha comunicato alla figlia che si trovava in condizioni critiche, chiedendole di andare a farle visita. Con l'occasione ha richiesto ancora una volta la sua scarcerazione per motivi di salute, ma il medico le ha detto che “la signora Sheng non era qualificata".
Scarcerata per motivi di salute con tranello
Il 18 agosto 2017 la figlia della signora Shen ha chiesto per la terza volta il suo esonero dal carcere per motivi di salute, dopo che sua madre aveva vomitato per un'intera settimana. Questa volta la prigione ha approvato l'esonero.
La figlia è stata costretta a firmare diversi accordi prima del rilascio e solo dopo ha scoperto che la madre non poteva lasciare la casa nel distretto di Honggu. Inoltre dalla prigione e dal dipartimento legale si sono rifiutati di assumersi qualsiasi responsabilità per qualunque cosa fosse accaduta alla signora Sheng nella sua abitazione.
Poiché l'anziana signora non poteva prendersi cura di sé stessa, la figlia ha deciso contrariamente agli accordi di portarla nella propria casa a Lanzhou, a due ore di distanza. Dopo che la prigione ha scoperto la sua mossa, l'hanno fatta chiamare dall'amministrazione legale, minacciandola che avrebbero riportata in carcere la madre se non fosse rimasta a casa sua. Ora la donna è molto preoccupata per lei.
Marito e moglie arrestati e condannati
La praticante Sheng Chunmei e suo marito, il praticante Chen Deguang, sono stati arrestati nel 2013 mentre distribuivano materiale informativo sul Falun Gong. Sono stati entrambi condannati a nove anni di carcere.
Il signor Chen è attualmente detenuto presso il carcere di Lanzhou.
La figlia ha detto: "Durante i pochi anni di prigionia, mio padre è invecchiato molto rapidamente, i suoi capelli sono diventati grigi ed è diventato presbite. Ogni volta che visito mio padre, vorrei riportarlo a casa, per rivedere la nostra famiglia unita di nuovo".
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Categoria: Resoconti della persecuzione
