(Minghui.org) Il 29 novembre 2018 tre praticanti del Falun Gong della città di Zaozhuang sono stati processati dal Tribunale distrettuale di Xuecheng per aver affisso dei manifesti sulla Giornata Mondiale della Falun Dafa, allo scopo di celebrare l'introduzione della pratica al pubblico.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina per la mente e il corpo basata sui tre principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. La pratica è stata presentata al pubblico dal signor Li Hongzhi il 13 maggio 1992, ma a causa della rapida crescita della sua popolarità in Cina e dei suoi tradizionali insegnamenti morali, l'ex leader del regime comunista Jiang Zemin si è sentito minacciato e nel luglio 1999 ha ordinato una campagna nazionale per sradicare la pratica.

Dal 2000 i praticanti del Falun Gong al di fuori della Cina hanno iniziato a celebrare l'anniversario dell'introduzione pubblica della Dafa, designando il 13 maggio come Giornata Mondiale della Falun Dafa. La celebrazione è stata anche ripetuta dai praticanti in Cina, ma a causa della persecuzione in corso i praticanti hanno spesso adottato metodi meno pubblici per celebrare l'evento.

Arrestato dopo essere stato segnalato e seguito dalla polizia

L'11 maggio 2018 Liu Jie e Wei Yanjing sono stati denunciati alla polizia da un impiegato di una drogheria che li ha visti attaccare dei poster sulla Giornata Mondiale della Falun Dafa. In seguito la polizia ha iniziato a monitorare la loro casa.

Nei due giorni successivi, ignaro della sorveglianza della polizia, Liu è uscito con Wei per appendere i manifesti e il 13 maggio sono stati arrestati. La polizia ha saccheggiato la casa dopo avergli preso le chiavi, e un terzo praticante, Zhou Changfa, anche lui coinvolto nell'appendere i manifesti, è stato arrestato il 14 maggio.

Zhou è stato rilasciato su cauzione dopo un mese di detenzione, ma Liu e Wei restano in custodia al centro di detenzione di Yuelou.

Ad agosto il caso dei tre praticanti è stato presentato alla Procura del distretto di Xuecheng, che ha restituito il caso alla polizia un mese dopo, la quale ha ripresentato il caso a ottobre, ma questa volta lo ha inviato direttamente al Tribunale distrettuale di Xuecheng, che il 29 novembre ha indetto il processo.

Gli avvocati difendono l'innocenza dei praticanti

I due praticanti del Falun Gong sono stati accusati di "minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto", un pretesto standard usato dal regime comunista per condannare chi segue questa pratica spirituale.

Le famiglie di Liu e Wei hanno assunto degli avvocati per difenderli.

L'avvocato di Liu ha sottolineato che la polizia non ha seguito la procedura legale saccheggiando la casa del suo cliente, e che gli oggetti confiscati dalla sua abitazione non avrebbero dovuto essere utilizzati come prove d'accusa. Ha anche sostenuto che la libertà di credo nel Falun Gong è un diritto costituzionale e per questo il suo cliente non avrebbe dovuto essere accusato per la sua fede.

L'avvocato di Wei ha sostenuto che il fatto che il suo cliente appendesse dei manifesti non causava alcun danno a nessuno, per non parlare di minare le forze dell'ordine, e per questo ha chiesto l'assoluzione.

Liu si è anche difeso, spiegando alla corte che pratica il Falun Gong per il miglioramento della mente e del corpo, e che i libri e il computer confiscati dalla sua casa sono di sua proprietà personale e gli sono necessari per seguire la sua disciplina spirituale.

Il Giudice Wang Tao ha risposto alla difesa degli avvocati e dei praticanti dicendo "Come possiamo controllare la gente se ci sono manifesti del Falun Gong ovunque?" In seguito ha aggiornato il processo senza annunciare un verdetto.