(Minghui.org) Per quasi un anno il signor Cui Lu ha visto negarsi le visite familiari dopo essere stato detenuto nella prigione di Jidong. I funzionari della prigione hanno giustificato la cosa affermando che l'uomo ha gridato "la Falun Dafa è buona" all'interno del carcere.

Quando alla moglie è stato finalmente concesso di vederlo l'11 gennaio 2018, ha potuto parlargli per tre soli minuti.

La donna ha notato che suo marito era molto debole e aveva difficoltà a sollevare le mani. Il praticante ha detto di aver perso un dente durante un pestaggio e che gli si era formato un edema.

Il signor Cui, quarantenne, lavorava nell'amministrazione della contea di Zhuolu. Era stato arrestato e condannato a nove anni di carcere nel 19 marzo 2009 per essersi rifiutato di rinunciare al Falun Gong.

Quando nel 2010 aveva provato a protestare contro le torture inflitte iniziando uno sciopero della fame, le guardie della prigione lo avevano brutalmente sottoposto all'alimentazione forzata.

A partire da maggio 2016 la prigione aveva iniziato un altro tour de force per trasformare tutti i praticanti del Falun Gong imprigionati. Il signor Cui è stato percosso con manganelli elettrici, incatenato e privato del sonno.

Le richieste di sua moglie di fargli visita sono state respinte più volte durante l'ultimo anno. Durante questo periodo sua madre ha avuto un calo ed è deceduta pochi mesi dopo. L'uomo ha saputo della madre solamente quando alla moglie è stato permesso di fargli visita l'11 gennaio 2018.

Attualmente il signor Cui è stato detenuto nella prigione di Jidong. La sua condanna termina il 7 maggio 2018.

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