(Minghui.org) Un praticante di 71 anni della città di Gaizhou è stato arrestato per la sua fede e cinque anni dopo è morto per un ictus che lo aveva reso paralizzato mentre era ancora detenuto.

La sua morte arriva dopo anni di calvario per essersi rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale che dal luglio del 1999 è brutalmente perseguitata dal regime comunista cinese.

Li riconosce al Falun Gong il fatto di avere smesso di bere, di essersi ripreso da un’ernia al disco e da gravi problemi allo stomaco. Sua moglie Sun Qinghua e il loro figlio Li Guang hanno cominciato a praticare dopo aver assistito ai suoi cambiamenti.

La loro ricerca della serenità interiore però li ha messi più volte in condizione di essere detenuti. Li è stato arrestato illegalmente per la prima volta nel 2001, ha scontato un anno e mezzo di lavori forzati e successivamente il 29 gennaio del 2003, non molto tempo dopo la sua liberazione, l’intera famiglia è stata arrestata illegalmente e condannata alcuni mesi dopo. Li è stato condannato a sette anni e mezzo, sua moglie a sette anni e il figlio a otto anni.

La famiglia si è riunita alla fine del 2009, quando tutti sono usciti dal carcere. Il figlio di Li si è sposato ed ha avuto un bambino, ma la serenità non è durata a lungo.

Il 12 ottobre del 2011, il praticante ormai anziano, è stato arrestato di nuovo e condannato a sei anni di carcere nella prigione di Nanguanling nella città di Dalian. All'interno della struttura è stato sottoposto a varie forme di abuso e il 17 novembre del 2012 è entrato in coma a causa di un'emorragia cerebrale. È stato ricoverato in ospedale con le mani ancora ammanettate ed è stato tenuto ammanettato fino al 17 gennaio del 2013, quando è stato rilasciato in libertà condizionata.

Inizialmente le autorità della prigione avevo rilasciato il praticante prima della fine della pena perché i medici gli avevano diagnosticato pochi giorni di vita. La sua famiglia lo ha così portato in un ospedale locale, ma sfortunatamente ha dovuto riportarlo a casa poichè non potevano permettersi le spese mediche che la prigione ha rifiutato di coprire.

Quando è stato rilasciato, il lato sinistro del viso e del corpo erano paralizzati, oltre ad essere cieco all'occhio sinistro. Le sue condizioni hanno continuato a peggiorare fino a diventare completamente disabile, necessitando di assistenza 24 ore su 24 e rimanendo costretto a letto, alimentato attraverso un tubo nel naso.

Il praticante Li Decheng nei suoi ultimi giorni.

Il 22 marzo 2018 le sue condizioni sono diventate critiche ed è stato portato di corsa all'ospedale, ma è morto alcune ore dopo.

Il 30 ottobre del 2012 il figlio del praticante Li era stato arrestato perchè voleva fare visita al padre in carcere e all'inizio del 2013 era stato condannato a quattro anni di prigione. Di conseguenza la sua famiglia ha avuto un pò di sollievo quando Li è stato rilasciato nel 2016, ma poco più di un anno dopo il loro cuore si è spezzato vedendolo morire.