(Minghui.org) Il 13 maggio, i praticanti di tutta la Romania si sono riuniti a Bucarest per una serie di eventi in occasione del 26° anniversario per l'introduzione pubblica della Falun Dafa in Cina. Le loro attività avevano lo scopo di mostrare ai cittadini e ai turisti di tutto il mondo la bontà della Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) e dei suoi principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Durante la mattina, i praticanti hanno dimostrato gli esercizi della Falun Dafa a Herastrau Park, come prevede il programma settimanale, fornendo istruzioni gratuite a chiunque fosse interessato a imparare la pratica di meditazione.

Alla dimostrazione degli esercizi è seguita una protesta pacifica di tre ore davanti all'Ambasciata cinese, dove i praticanti hanno chiesto al regime cinese di porre fine alla persecuzione della Falun Dafa che dura da quasi diciannove anni.

Nel pomeriggio, i praticanti sono tornati a Herastrau Park per raccogliere le firme che condannavano l'uccisione, da parte dello stato cinese, dei praticanti della Falun Dafa per i loro organi. Il pubblico ha anche firmato le petizioni che chiedono un procedimento legale contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, che ha avviato la persecuzione della Falun Dafa nel luglio 1999.

I praticanti della Falun Dafa dimostrano gli esercizi nel Parco Herastrau, a Bucarest

Protesta pacifica

 Dimostrazione di fronte all'Ambasciata Cinese a Bucarest

Di fronte all'Ambasciata cinese a Bucarest, i praticanti hanno esposto degli striscioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla persecuzione della Falun Dafa in Cina e chiedere il perseguimento dell'ex leader del Partito comunista cinese Jiang Zemin per i crimini commessi contro l'umanità. Mentre alcuni praticanti meditavano, altri tenevano alcuni ritratti dei praticanti uccisi durante la persecuzione, a causa della tortura.

La protesta di fronte all'Ambasciata si è svolta in concomitanza con una cerimonia di premiazione per gli studenti dell'Istituto Confucio. I partecipanti hanno così avuto l'opportunità di conoscere la Falun Dafa e la sua persecuzione in Cina.

Un praticante ha spiegato le motivazioni del raduno all'Ambasciata: "Quest’attività di sensibilizzazione in Romania non è isolata, ma è parte di una moltitudine di attività internazionali che si svolgono in questo giorno speciale per noi e per coloro che sostengono i diritti umani; è un giorno importante in cui i praticanti stanno cercando di far conoscere la persecuzione in Cina, in modo che ogni persona, ogni organizzazione e ogni rappresentante dei diversi Stati possa difendere il Falun Gong".

"È un atto di umanità che tutti possano fare. Per quanto mi riguarda, conoscendo i principi del Falun Gong, ho sentito il dovere morale di fare qualcosa... Penso che queste siano cose che caratterizzano un essere umano".

Gli sforzi dei praticanti suscitano il supporto delle persone

Dopo l'evento all'Ambasciata, i praticanti sono ritornati a Herastrau Park per distribuire volantini informativi, raccogliere firme e rispondere alle domande sulla Falun Dafa e sulla persecuzione in Cina, offrendo i fiori di loto fatti a mano con la tecnica dell'origami e mostrando gli esercizi della Dafa.

I passanti firmano le petizioni condannando la persecuzione. Nel cestino ci sono i fiori di loto offerti come simbolo di un mondo guarito dall'odio e dall'avidità

Una donna che ha passato gran parte della sua vita a contrastare le dittature comuniste ha chiesto a un praticante i motivi per cui la pratica è perseguitata; dalla risposta ricevuta ha capito che il Partito comunista cinese fa leva sull'inganno per mantenere il suo dominio e teme che molte persone possano seguire i principi di Verità della Dafa.

La donna ha poi ricordato che la Romania, sotto il dominio comunista, era simile alla Cina: "Ricordo che quando un collega doveva essere licenziato ingiustamente, non ero in grado di difenderlo dicendo la verità, perché avevo paura".

Visibilmente turbata dal ricordo, ha continuato dicendo: "…ma la coscienza di una persona è sacra. Nessuno e nessun partito, dovrebbe avere il diritto di imporre a qualcuno qualcosa di diverso da ciò che la propria coscienza crede sia giusto".

Una donna che pratica un altro tipo di qigong ha detto che ha firmato la petizione perché ha familiarità con le tecniche di qigong e segue dei principi simili a quelli della Falun Dafa.

Due ragazze che avevano già firmato la petizione hanno detto che stavano pregando per la fine dell'uccisione dei praticanti in Cina; hanno incoraggiato i praticanti a continuare nelle loro attività, augurando loro il successo.

Un gruppo di due famiglie provenienti dall'Italia e altre sette ragazze italiane hanno firmato la petizione.

Molti bambini hanno preso fiori di loto (vedi il progetto "Petali della pace" ) e i praticanti hanno detto loro che i fiori simboleggiano la purezza, perché il loto cresce dal fango ma conserva la sua bellezza.

Una famiglia che ha firmato la petizione, ha sfruttato l’occasione per educare i propri figli fornendogli una lezione di educazione civica.

Una bambina impara gli esercizi del Falun Gong

Una donna che ha firmato la petizione ha detto di aver letto un libro in cui un medico spiegava i crimini del prelievo forzato di organi negli ospedali della Cina.

Un'altra donna ha espresso il suo pensiero dicendo che coloro che vanno in Cina per un trapianto di organi dovrebbero sapere che le persone vengono uccise per questo e che lei preferirebbe morire piuttosto che sapere che qualcun altro è stato ucciso per darle un organo.