(Minghui.org) Dal 20 luglio 1999, quando il regime comunista cinese iniziò la sua violenta campagna per sopprimere la disciplina spirituale del Falun Gong, migliaia di praticanti di questa disciplina sono morti a causa della persecuzione.

Ogni anno, negli stessi giorni dell’inizio della persecuzione, i praticanti di tutto il mondo organizzano delle manifestazioni, marce e veglie a lume di candela, in memoria di coloro che hanno perso la vita in Cina.

Aumentare la consapevolezza dei cittadini in Svezia

Il 20 luglio 2018, i praticanti della Svezia hanno dimostrato gli esercizi del Falun Gong e svolto altre attività di sensibilizzazione di fronte all'ambasciata cinese e nei pressi di famose destinazioni turistiche del centro di Stoccolma.

Il 20 luglio 2018, i praticanti eseguono la dimostrazione degli esercizi, davanti l'Ambasciata cinese in Svezia

I praticanti posizionati davanti all'ambasciata hanno utilizzato degli altoparlanti per far arrivare il loro messaggio fino all'edificio di fronte. L'evento ha attirato l'attenzione dei membri del Dagens Nyheter, il più grande quotidiano della Svezia, che ha inviato sul posto due giornaliste per partecipare all'evento.

Due giornaliste del Dagens Nyheter prendono parte all'evento davanti l'ambasciata cinese

Le giornaliste hanno intervistato la signora Wang, l'organizzatrice dell'evento e la signora Liu, un ingegnere senior che ha lasciato la Cina per andare a vivere in Svezia ed evitare la persecuzione. Liu ha raccontato alle giornaliste che lei e suo marito, per due anni sono stati sequestrati ripetutamente e portati nei centri di lavaggio del cervello o incarcerati nei campi di lavoro forzato.

I praticanti aumentano la consapevolezza dei passanti sulla persecuzione a Coin Square, vicino al Palazzo Reale di Stoccolma

Alle ore 13, la musica serena del Falun Gong poteva essere ascoltata in Coin Square, accanto al Palazzo di Stoccolma e nella Piazza di Wallenberg, di fronte alla Royal Opera House.

I praticanti del Falun Gong hanno presentato delle ricostruzioni scenografiche del prelievo forzato degli organi eseguito dal regime cinese, sui praticanti in Cina, esponendo anche dei manifesti che descrivono la persecuzione sui praticanti del Falun Gong negli ultimi diciannove anni.

Una dottoressa svedese dopo essersi informata sul prelievo forzato degli organi, ha detto indignata: "Questo è un omicidio. Dobbiamo fermarli! Io vi sostengo".

Funzionari eletti in Svizzera esprimono il loro sostegno alla manifestazione

Il 20 luglio 2018, in Svizzera, i praticanti hanno manifestazione davanti all'ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, ubicato sulle rive del Lago Ginevra, in Svizzera.

Dimostrazione degli esercizi di gruppo davanti all'ufficio dell'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani sulle rive del lago Ginevra, in Svizzera

Alcuni funzionari hanno parlato personalmente alla manifestazione, altri hanno inviato lettere per esprimere il loro sostegno ai praticanti del Falun Gong, schierandosi contro la persecuzione.

Il signor Dominique de Buman, presidente del Consiglio Nazionale della Svizzera, ha scritto una lettera sul tema: "Divulgare continuamente e costantemente il terrore della persecuzione religiosa", dove viene riportato: "La libertà di credo è insita alla natura umana. Con la premessa di rispettare gli altri e la vita sociale, ognuno di noi dovrebbe coltivare una credenza spirituale".

"La lotta dei praticanti del Falun Gong per conseguire la loro libertà di credo, rientra in questa categoria. Quello che fanno è giusto e deve essere sostenuto dalle autorità e dalla Comunità internazionale. In particolare è necessario condannare fermamente il prelievo forzato di organi eseguito dal PCC sui prigionieri di coscenza. Molte di queste vittime sono praticanti del Falun Gong".

"Questo spregevole massacro, sistematicamente organizzato per fini di lucro, dovrebbe essere fermato immediatamente".

La signora Lisa Mazzone, membro del Consiglio Nazionale, ha parlato alla manifestazione mettendo in evidenza i casi di persecuzione subiti da due praticanti del Falun Gong, la signora Huixia Chen e il cittadino canadese Qian Sun: “I loro esempi possono farci vedere la brutale persecuzione subita dai praticanti del Falun Gong negli ultimi due decenni. Lo scopo della persecuzione è quello di costringere i praticanti a rinunciare alle loro credenze spirituali".

Lisa Mazzone ha continuato dicendo: "Dobbiamo essere consapevoli che sono solo due delle decine di migliaia di vittime che sono state oggetto di violenze e persecuzioni.

Esistono differenti mezzi di persecuzione: esperimenti forzati medici e psichiatrici, detenzione arbitraria, revoca di permessi commerciali o legali, divieto di ritorno nel proprio Paese d'origine, violenza sessuale, torture, prelievo forzato d’organi, ecc".

Lisa Mazzone, membro del Consiglio Nazionale della Svizzera

Alla fine del suo discorso Lisa ha detto: "Gli appelli di oggi, dovrebbero continuare a promuovere le iniziative sulla tutela dei diritti umani del Consiglio Federale Svizzero, che devono essere osservate nelle relazioni commerciali con la Cina e devono affrontare la questione della persecuzione dei gruppi minoritari in Cina, in particolare l'orribile massacro subito dai praticanti del Falun Gong".

Henry Rappaz, ex consigliere del Gran Consiglio di Ginevra, ha affermato nel suo discorso: "Come ex membro del Gran Consiglio a Ginevra e persona di coscenza, continuerò a esporre e condannare con forza e fermezza tutti questi terribili atti disumani e tutti i sinistri atti commessi dal regime comunista cinese".

"Voglio parlare con le vittime, con le loro famiglie e i loro amici per sostenerli. Spero che un giorno la reputazione del Falun Gong venga ripristinata. Verità, Compassione e Tolleranza sono valori positivi universali del nostro mondo".

Henry Rappaz, ex consigliere del Gran Consiglio a Ginevra

Alla manifestazione hanno poi parlato anche il consigliere Pierre Eckert e Marc Falquet del Gran Consiglio a Ginevra.

Pierre Eckert e consigliere del Gran Consiglio a Ginevra

Marc Falquet, consigliere del Gran Consiglio a Ginevra

I praticanti presentano ai passanti il Falun Gong e la sua persecuzione in atto in Cina