(Minghui.org) Dal luglio 1999, quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare la Falun Dafa, il negozio di abbigliamento che possiedo e gestisco è stato un luogo in cui condividere le esperienze di coltivazione e distribuire materiali di chiarimento della verità della Dafa.

Dire alla gente la verità sulla Dafa

Ogni volta che qualcuno entra nel mio negozio gli parlo sempre dei fatti sulla persecuzione. Gli altri negozianti del mio quartiere sono diventati tutti miei amici, al punto che ogni volta che incontro dei problemi cercano sempre di aiutarmi.

Una volta un uomo della Cina del Nord-Est è venuto nel mio negozio e abbiamo parlato della Falun Dafa, nondimeno mio marito, preoccupato dall'idea che venissi denunciata, mi ha detto che avevo già parlato abbastanza. Sentendo le sue parole l'uomo gli ha chiesto: “Di cosa hai paura?”. Poi mi ha indicata e ha affermato: “Guarda lei quanto è coraggiosa! Puoi paragonarti a lei? La Falun Dafa è veramente buona e il PCC è malvagio. Anche i miei vicini praticano la Dafa... sono brave persone!”.

Un giorno è entrata nel negozio una donna sulla quarantina e le ho parlato della corruzione del governo, della storia delle varie campagne attuate dal PCC, della messa in scena dell'auto-immolazione di Piazza Tiananmen e della ragione per dare le dimissioni dal PCC.

Alla fine si è dimessa dal Partito, e le ho anche lasciato alcuni opuscoli con informazioni sulla persecuzione nella speranza che li avrebbe portati ai suoi familiari. Più tardi è tornata al mio negozio e mi ha fornito sette nomi, tra cui quelli di suo marito, di suo figlio, dei suoi fratelli e di sua cognata, e mi ha chiesto di aiutarli a farli dimettere online dal PCC.

Cooperazione tra praticanti

Diversi praticanti, compresi alcuni da fuori città, sono venuti nel mio negozio per condividere le loro esperienze di coltivazione. Era normale che tre o cinque praticanti si incontrassero nel mio negozio, e spesso ho aiutato molti di loro a contattarne altri che stavano nelle loro vicinanze.

Un ufficiale militare in pensione di Pechino viene ogni anno in quella che è la sua città natale per fare visita ai suoi parenti, e ogni volta che arriva si trattiene nel mio negozio per mezza giornata a condividere con i praticanti.

Anche i praticanti delle aree urbane e rurali sono venuti nel mio negozio per prendere gli opuscoli informativi, e ho persino dato a qualcuno di loro la chiave del mio magazzino nel caso in cui fossi impegnata. Tuttavia ciò ha creato un problema: quando alcuni di questi praticanti sono stati arrestati, e poi interrogati e torturati, hanno parlato del mio negozio alla polizia.

Rifiutare di cooperare con le autorità

Quando la mattina del 3 maggio 2012 ho aperto il negozio più di una dozzina di agenti di polizia hanno fatto irruzione e mi hanno trascinata in una volante. Alla centrale un ufficiale ha affermato: “Ieri uno dei tuoi amici praticanti è stato arrestato alla fiera mentre stava distribuendo del materiale della Falun Dafa, e ha poi confessato di averlo preso nel tuo negozio. Come ti sei procurata quelle cose? Dicci la verità e ti lascerò andare a casa questo pomeriggio”.

Hanno fatto molte domande e poi mi hanno ordinato di firmare e di apporre le impronte digitali sul rapporto, ma io ho rifiutato di collaborare e ho parlato invece della Falun Dafa. Loro hanno indicato la grande pila di materiali che avevano confiscato dal mio negozio e hanno detto: “Il tuo negozio è una base per i praticanti della Falun Dafa di questa città, e perciò sarai certamente condannata per alcuni anni alla prigione”. Ho risposto: “Quello che dici non ha importanza, l'ultima parola spetta solo al mio Maestro”.

Nel pomeriggio diversi agenti mi hanno portata al centro di detenzione, ma io non ho collaborato e ho chiesto al Maestro di aiutarmi a tornare a casa. All'ingresso della struttura mi sono sdraiata a terra e rifiutata di entrare; hanno cercato di portarmi dentro, ma ho lottato e non sono riusciti a spostarmi.

Mentre gli altri agenti discutevano sul da farsi, il poliziotto che mi sorvegliava mi ha sussurrato: “Stai facendo la cosa giusta!”. Alla fine hanno deciso di lasciare che mio figlio mi riportasse a casa, tuttavia prima di partire mi hanno detto di presentarmi alla stazione di polizia alle otto del mattino successivo; e di conseguenza, per evitare di essere arrestata, sono andata via di casa.

Due mesi dopo, pensando che fintantoché avessi mantenuto i pensieri retti il Maestro avrebbe predisposto il mio percorso, ho deciso di tornare al negozio nonostante l'opinione contrastante del nostro coordinatore locale della Dafa. Sono perciò tornata e ho continuato a fare quello che facevo prima dell'arresto.

Negare la persecuzione

Nell'estate del 2015 ho visto la praticante Liang camminare vicino all'entrata del mio negozio. Volevo parlarle, ma lei mi ha ignorata, e dopo alcuni passi mi ha persino fatto cenno con la mano di andarmene. Ho allora dato un'occhiata più da vicino e ho visto che indossava le ciabatte, e che aveva il viso giallognolo e pallido; accanto a lei c'era una poliziotta in abiti civili e davanti a loro c'era anche un uomo che la riprendeva con la telecamera.

La proprietaria del negozio di fronte al mio ha capito cosa stava succedendo e ha trasferito il materiale per chiarire la verità dal mio negozio al suo.

Più tardi ho appreso che Liang era stata arrestata mentre stava distribuendo gli opuscoli informativi, e che dopo essere stata torturata aveva detto alla polizia di aver preso i volantini nella zona dei negozi di abbigliamento. Tuttavia non aveva fatto il mio nome, né dato ulteriori informazioni.

In un'altra circostanza la praticante Shen mi ha detto che la coordinatrice Chen era stata arrestata mentre distribuiva materiali della Dafa e portata in una stazione di polizia, dove era stata ammanettata a una sedia. Quando poi gli agenti erano andati a cena, lei aveva sfilato le mani dalle manette ed era fuggita. Ho contattato allora il marito di Chen e ho chiesto a Shen di dire agli altri praticanti di inviare pensieri retti, poi ho nascosto i materiali della Dafa nel mio negozio e sono andata a casa della coordinatrice, dove ho però assistito al suo secondo arresto e a quello di un'altra praticante di nome Fan.

La casa di Fan era un sito per la produzione di materiale per chiarire la verità, quindi era stipata di attrezzature per la stampa e di una grande quantità di materiali. Ho avvisato la sua famiglia di spostare immediatamente tutto ciò che riguardava la Dafa così, quando la polizia si è recata nell'appartamento per perquisirlo, non ha trovato niente. E quindi siamo riusciti a evitare ulteriori perdite.

Quel giorno sono stati arrestati anche il marito di Chen e altri sei praticanti, nondimeno i praticanti hanno inviato pensieri retti e sono stati tutti rilasciati nel giro di ventiquattro ore.

Sbarazzarsi di attaccamenti e nozioni

Un giorno mia nuora mi ha accusata di aver rubato un assortimento di vestiti nuovi mentre facevo le pulizie nel loro appartamento, ed era molto arrabbiata.

Mio figlio, mia nuora e la nipote di quest'ultima hanno affermato di aver consultato diversi indovini che all'unisono avevano puntato il dito contro di me, e perciò sia mio marito che mio figlio mi hanno consigliato di ammettere se avevo commesso il furto. Tutta la mia famiglia sa che non ho mai dato molta importanza al denaro e che seguo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza della Dafa. Perché dovrei prendere i vestiti di qualcuno, soprattutto considerando il fatto che non sarei tentata nemmeno dai lingotti d'oro?”.

Mia nuora si è precipitata urlando e imprecando nell'area comune della comunità residenziale, e ha chiamato la polizia per denunciarmi, esclamando: “Qui c'è una praticante della Falun Dafa che scrive messaggi inerenti alla Falun Dafa sulle banconote!”. Per tre giorni si è comportata come una pazza e alla fine ha persino divorziato da mio figlio, riuscendo a ottenere entrambe le nostre case e tutte le nostre altre proprietà. Si è appropriata di tre negozi dei quattro che avevamo, e solo uno è rimasto a mio figlio. Mio marito e io siamo rimasti completamente senza niente.

Siamo entrambi sulla sessantina e avevamo perso tutto. Mi sono allora calmata e guardata dentro, e ho compreso che non avevo lasciato andare i miei attaccamenti alla fama, all'interesse personale e al sentimentalismo. Tuttavia ho anche pensato che dovesse esserci una ragione più profonda.

Ho pensato: “Considerando che il mio negozio è una base e un punto di riferimento per i praticanti locali, le vecchie forze hanno sempre voluto mandarlo in rovina, ma nonostante i praticanti arrestati lo abbiano più volte indicato alla polizia, questa cosa non è mai accaduta. Nondimeno non ho mai nutrito rancore nei loro confronti e ho continuato a fornire loro il materiale come al solito”.

“Nel tempo questa base ha assunto un maggior numero di compiti e rivestito un ruolo sempre più importante, tanto che quasi ogni praticante di quest'area vi fa affidamento. Alla fine di ogni anno i praticanti producono sempre molti materiali della Dafa, inclusi calendari, amuleti e opuscoli”.

“Il mio negozio è un posto importante per distribuire quei materiali ai praticanti di quest'area. Le entità malvagie nelle altre dimensioni erano evidentemente talmente desiderose di distruggere il mio negozio da usare mia nuora per crearmi così tanti problemi”.

Sapevo che dovevo rimuovere completamente i miei attaccamenti alla fama, all'interesse personale e al sentimentalismo, così che il male non sarebbe più stato in grado di interferire.

Ho detto a mio marito: “Diamole tutto. Ricominceremo da zero!”; poi ho affittato una casa e mi sono preparata a trasferirmi. Quando mio figlio è venuto a saperlo ha affermato: “Mamma, lei non prenderà più la tua casa. Per favore, non trasferirti”.

Quattro settimane dopo ho chiesto a mio nipote se sua madre avesse ritrovato i vestiti mancanti, e lui ha risposto che li aveva trovati alcuni giorni prima. In breve l'enorme tempesta si è improvvisamente placata, e mio figlio e mia nuora si sono risposati.

Adesso i praticanti continuano a condividere tra loro nel mio negozio come se nulla fosse accaduto; dopo l'incidente il mio ambiente è persino migliorato.

Sento che indipendentemente da quale tipo di difficoltà incontriamo, dobbiamo affrontarla con pensieri retti. Non importa in quale forma di persecuzione ci imbattiamo, dobbiamo assolutamente negarla.

Non dobbiamo aver paura di alcuna forma di malvagità a prescindere da quanto potente possa sembrare, perché sono tutte illusioni. Indipendentemente dalla situazione in cui ci troviamo, fintantoché seguiamo il Maestro, alla fine tutto si trasformerà in una cosa buona.