(Minghui.org) Il 24 dicembre 2014 Yang Fenglian di Jidong è morta all'età di cinquantanove anni. Il suo decesso è stato la tragica fine delle sue sofferenze dopo che per anni aveva mantenuto salda la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Yang era stata arrestata per la prima volta nel dicembre 1999, mentre era a Pechino in Piazza Tiananmen ad appellarsi in favore del Falun Gong. In quella circostanza la Polizia l'aveva colpita così forte da farla svenire e in seguito era stata condannata ai lavori forzati in una provincia del Sud della Cina. Quando poi era stata riportata nell'Heilongjiang, la Polizia della sua città natale aveva costretto la sua famiglia a pagare una multa di 5.300 yuan (circa 675 euro).

Negli anni che seguirono Yang aveva persistito nei suoi sforzi di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla persecuzione del Falun Gong e nell'agosto 2011, dopo una segnalazione, era stata nuovamente arrestata per aver distribuito del materiale informativo sulla pratica. In prigione aveva iniziato a protestare contro la cattura, attraverso uno sciopero della fame, e come conseguenza delle sue azioni le guardie del carcere gli avevano iniettato delle sostanze sconosciute nel braccio.

Nei giorni successivi all'iniezione, nel punto dove era stato inserito l'ago, era emersa una grossa protuberanza che in breve tempo aveva iniziato a marcire. Poco dopo la donna era divenuta incapace di camminare, e solo allora era stata rilasciata. Quando suo figlio era arrivato al centro di detenzione locale, nel vederla lasciata a terra e incustodita, gli si era spezzato il cuore. Aveva poi chiamato un taxi per condurla all'ospedale della miniera di carbone di Jixi, che purtroppo aveva rifiutato di ricoverarla a causa delle sue condizioni critiche di salute.

Yang Fenglian

Il giovane aveva allora portato sua madre all'ospedale Jixi Weixiao, dove le era stata diagnosticata un'emorragia cerebrale. Tuttavia dopo venti giorni, non vedendo in lei alcun miglioramento, i medici avevano detto che soffriva di depressione e l'avevano indirizzata in un ospedale psichiatrico.

Non appena Yang era stata portata all'ospedale psichiatrico era stata legata a un letto, ma non avendo precedenti di problemi mentali, due giorni dopo il marito l'aveva fatta dimettere dall'ospedale. Da allora la sua famiglia aveva speso più di 20.000 yuan (circa 2.550 euro) per le sue cure, fino a quando non l'aveva più potuta sottoporre ai trattamenti perché aveva finito i soldi.

La donna aveva manifestato problemi a mantenere nello stomaco sia il cibo sia l'acqua, e l'area in cui era stata fatta l'iniezione aveva continuato a imputridirsi e a trasudare fluidi fino a quando, dopo aver vissuto gli ultimi tre anni della sua vita in estremo dolore, è deceduta.