(Minghui.org) Lo scorso 3 novembre il Dottor Torsten Trey, Direttore Esecutivo della ONG Dottori contro il prelievo forzato di organi (DAFOH), ha ricevuto il prestigioso premio per la giustizia sociale in Memoria di Madre Teresa ad un evento ospitato dalla Fondazione Harmony a Taj Land's End, a Mumbai.

Vincitori del Mother Teresa Memorial Award (Foto per gentile concessione di Mark Luburic)

L'evento ha visto la partecipazione di altri importanti vincitori, consoli, amministratori delegati e celebrità. Il premio ha riconosciuto gli oltre dieci anni di lavoro della DAFOH nel sensibilizzare riguardo al prelievo forzato di organi, da parte del regime cinese, dai praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza.

Dr. Torsten Trey che riceve il premio (Foto per gentile concessione di Mark Luburic)

La Fondazione Harmony ha riconosciuto la nomina di DAFOH al Premio Nobel per la pace del 2016, e i suoi continui sforzi per portare alla luce le pratiche non etiche di prelievo di organi. ”Ammirevole e degna di nota” sono stati gli aggettivi utilizzati per descrivere la capacità di DAFOH nel portare avanti la sua petizione contro questo crimine efferato, e presentarlo all'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani. La petizione in tre anni ha raccolto oltre due milioni di firme in tutto il mondo.

Dott. Torsten Trey con il premio e la targa (Foto per gentile concessione di Mark Luburic)

Quest'anno il tema del Premio Madre Teresa era la lotta contro le forme contemporanee di schiavitù. Il Dott. Trey, ritirando il premio ha dichiarato: Questo premio è un memoriale della vita e dell'eredità di Madre Teresa. Se la schiavitù è definita come lo sfruttamento di un essere umano a scopo di lucro, allora il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza viventi, è la forma ultima di schiavitù. È lo sfruttamento finale del corpo fisico.

Titoli dei principali giornali in India

“Rifiuta la conoscenza cinese sui trapianti di organi” - The Times of India

“Collettività di dottori onorata per le scoperte sul prelievo "illegale" di organi dai prigionieri di coscienza cinesi...” The Indian Express

“Si deve alzare la voce contro il prelievo forzato di organi: il vincitore del premio per la giustizia sociale chiede al mondo di prendere una posizione...” The Hindu

Parlando dell'origine di DAFOH, il Dott.. Trey ha detto: «Nel 2006 ho scoperto per la prima volta che i praticanti del Falun Gong in Cina vengono uccisi allo scopo di prelevare loro gli organi, e che quegli organi venivano usati per profitto. Ero scioccato, e da medico sentivo il bisogno di fare qualcosa. Ma mi sono anche sentito sopraffatto: cosa può fare una persona sola? Come può la voce di un medico fermare questa tragedia? È così che ho capito che dovevo fondare un'organizzazione per amplificare la mia voce. Ciò mi ha portato a fondare DAFOH. Negli ultimi tredici anni, molti medici hanno aderito ed offerto il loro supporto. La crescita di DAFOH dimostra che la voce di una sola persona è importante e può cambiare il mondo».

Tracciando un parallelo con le recenti celebrazioni del Diwali in India, il Dott. Trey ha affermato: «Diwali, il festival delle luci, è un trionfo di luce sull'oscurità. Una sola candela può portare la luce in una stanza buia. Nel nostro caso, la nostra missione è come quella candela. Sensibilizzare il pubblico al prelievo forzato di organi informando le persone, è come portare la luce nel buio degli abusi e porvi fine».

Il Dott. Trey ha sottolineato che il riconoscimento di questi crimini non deve dipendere dal numero di vittime. «Non dovrebbe esserci una soglia minima di vittime necessaria, affinchè la comunità internazionale agisca. Anche se una sola persona venisse uccisa per i suoi organi, sarebbe comunque un crimine da svelare».