(Minghui.org)Un abitante di Jingzhou di sessantasette anniè morto recentemente mentre stava scontando una pena per via del suo credo nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Li Dayao è stato arrestato il 20 settembre 2017 e condannato a quattro anni il 9 aprile 2018.

Per un anno è stato incarcerato presso il centro di detenzione della contea di Jianli, noto anche come centro di detenzione di Zengmiao, prima di essere inviato, il 5 settembre 2018, alla prigione di Fanjiatai. Le guardie lo hanno costretto ad assumere farmaci per l’ipertensione anche se non ne presentava alcun sintomo e di conseguenza il praticante ha perso 22 chili.

Nella prigione di Fanjiatai veniva costretto ai lavori forzati anche quando non riusciva più a muovere le mani.

Li è stato ricoverato in ospedale tra dicembre 2018 e gennaio di quest'anno:, l’ospedale gli ha riscontrato molti calcoli alla cistifellea, ma la prigione non gli ha permesso di sottoporsi ad un intervento chirurgico per rimuoverli. Così, gli sono stati somministrati solo alcuni antidolorifici ed antibiotici.

Ad agosto le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate e il 29 dello stesso mese, quando la sua famiglia gli ha fatto visita, faticava a parlare. I suoi familiari sono tornati il 12 settembre ed hanno scoperto che l’uomo era stato ricoverato all'ospedale carcerario di Changlin dopo essere rimasto paralizzato e totalmente incapace di parlare.

Ai suoi familiari non è stato permesso di fargli visita in ospedale e la loro richiesta di rilasciarlo in libertà vigilata è stata respinta.

Nei mesi successivi la sua salute ha continuato a peggiorare e recentemente è scomparso. Restano da indagare la data esattae le cause della sua morte.

Articoli correlati:

Hubei: Li Dayao e altri quattro praticanti del Falun Gong arrestati e detenuti

Hubei Man in Serious Condition, Denied Visitation and Medical Parole