(Minghui.org) Zhang Jun residente di Chongqing,durante la detenzione nel 2001 è stato costretto a mangiare più di venti pacchetti di polvere antidolorifica pieni di colla per via della sua fede nel Falun Gong,.

Il Falun Gong è una pratica spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, perseguitata in Cina dal 1999.

Successivamente il praticante è stato condannato a cinque anni di prigione e ha subito abusi. Temendo ritorsioni da parte delle autorità, il suo datore di lavoro lo ha licenziato e suo fratello maggiore ha smesso di parlargli. Quando è stato rilasciato dalla prigione nel 2005, l'uomo ha scoperto che gli erano state negate le prestazioni pensionistiche.

Al suo ritorno a casa anche la polizia ed i funzionari locali hanno continuato a molestarlo: ha subito molti arresti di cui l'ultimo è avvenuto ad agosto del 2018.

Tre arresti in sedici mesi

Zhang, settantaquattro anni, lavorava alla Chongqing Photoelectricity Instrument. Due mesi dopo l'inizio della persecuzione nel luglio 1999, è andato a Pechino per fare appello per il suo diritto alla libertà di credo nel Falun Gong. La polizia lo ha arrestato, ma in seguito è riuscito a fuggire.

Al suo ritorno a Chongqing nell'ottobre 1999 il praticante è stato arrestato e detenuto. Durante l'inverno le guardie del centro di detenzione di Xinhuajie gli versavano addosso quotidianamente dei secchi d'acqua fredda. È stato rilasciato venti giorni dopo, ma il capo della polizia locale ha continuato a molestarlo.

Il suo terzo arresto è avvenuto nel gennaio 2001. È stato inviato in un centro di lavaggio del cervello per quattordici giorni e gli sono state negate tutte le visite. Dopo essere stato rilasciato, le autorità gli hanno fatto pagare "vitto e alloggio" nel centro di lavaggio del cervello.

Costretto a mangiare pacchetti per polvere antidolorifica

Il 23 febbraio 2001 la polizia lo ha arrestato per la quarta volta. Durante l'interrogatorio, all'interno della stazione di polizia di Xiema, gli agenti lo hanno ammanettato ad una ringhiera, aggredito e ferito agli occhi.

Il giorno successivo Zhang è stato trasferito al centro di detenzione di Beibei, dove è stato costretto a lavorare duramente. Ogni giorno doveva confezionare innumerevoli piccoli pacchetti per polveri antidolorifiche e se il pacchetto risultava difettoso, le guardie lo facevano riempire di colla e glielo facevano ingerire. Le guardie chiamavano questa punizione "mangiare gnocchi". Il praticante è stato costretto a mangiare un totale di due dozzine di questi "gnocchi" e, ogni volta che li ingeriva, poteva vederne i rimasugli nelle sue feci per giorni.

Condannato a cinque anni di prigione

Un anno dopo, Zhang è stato condannato a cinque anni di prigione e, nel marzo 2003, è stato inviato nel carcere di Yongchuan a Chongqing: è stato allora che il suo datore di lavoro l'ha licenziato.

Quattro prigionieri sorvegliavano il praticante ventiquattro ore su ventiquattro e lo costringevano a leggere libri ed a guardare video che calunniano il Falun Gong. Siccome ha rifiutato di rinunciare alla sua fede è stato costretto a rimanere fermo per molto tempo, non gli era concesso dormire ed era obbligato a lavorare duramente. L'abuso ha messo a dura prova la sua salute: ha sviluppato l'ipertensione, un forte dolore al collo ed alla colonna vertebrale e la lussazione di un disco vertebrale.

Prestazioni pensionistiche integrali negate

Zhang aveva già sessantuno anni quando è stato rilasciato dal carcere nell'ottobre 2005. Dopo aver raggiunto l'età pensionabile ha richiesto le prestazioni previdenziali, ma gli è stato detto che i contributi versati sul suo conto pensionistico dall'ex datore di lavoro erano stati confiscati a causa della sua detenzione.

Zhang aveva lavorato per trentatré anni prima di essere imprigionato e aveva diritto a prestazioni pensionistiche complete. Ha avvisato l'agente di sicurezza locale incaricato di erogare le prestazioni pensionistiche di essersi preso il diritto di intentare un'azione legale, soltanto allora hanno accettato di concedergli una piccola parte delle prestazioni pensionistiche a cui aveva diritto, ma ancora oggi, queste non sono state ripristinate del tutto.

La persecuzione continua

La persecuzione non si è fermata qui: le autorità locali hanno continuato a molestare lui e le sue sorelle e hanno saccheggiato la sua casa diverse volte. Suo fratello maggiore, temendo ritorsioni governative, non gli parla da sedici anni.

Gli agenti di polizia e gli agenti dell'Ufficio 610 hanno fatto irruzione nella casa di Zhang nell'ottobre 2013. All'epoca aveva quasi settant'anni. Mentre saccheggiavano la sua casa lo hanno bloccato, trascinato giù per le scale e costretto a salire su un'auto della polizia. È stato trattenuto e torturato in un centro di lavaggio del cervello nel villaggio di Changhe per quindici giorni.

Zhang, nel giugno 2015, ha intentato una causa contro l'ex leader cinese Jiang Zemin per aver lanciato la persecuzione e aver causato ai praticanti anni di sofferenza e perdite finanziarie. Nell'agosto 2017 funzionari e polizia locali l’hanno ripetutamente molestato a causa della denuncia. Il 9 agosto 2017 la polizia l’ha arrestato dopo che si era rifiutato di rinunciare al Falun Gong ed è stato torturato in un centro di lavaggio del cervello per ventotto giorni.

L'ultimo arresto noto di Zhang è avvenuto il 14 agosto 2018 ed è stato rilasciato il giorno stesso.