(Minghui.org) Gli occhi sono spenti, le reazioni lente, il corpo continua a tremare e la memoria peggiora. Tang Tianmin, una volta donna agile e allegra, è cambiata completamente da quando è stata rilasciata dal carcere lo scorso 3 ottobre, dopo aver scontato due anni e mezzo per la sua fede nel Falun Gong.

Non è la prima volta che la sessantaquattrenne residente nella città di Luzhou, nello Sichuan, viene presa di mira per la sua fede. In passato, infatti, era stata imprigionata per tre anni e detenuta due volte in campi di lavoro forzato per un totale di tre anni e mezzo.

Tang attribuisce al Falun Gong, una pratica per il corpo e per la mente conosciuta anche come Falun Dafa, il merito di averla riportata in salute. Nel 1999 si sentì costretta a condividere la sua storia dopo che il Partito Comunista Cinese (PCC) iniziò la persecuzione del Falun Gong e per questo venne ripetutamente arrestata.

Benefici della pratica del Falun Gong

Nonostante i numerosi tentativi del regime comunista e le torture per "trasformare" i praticanti del Falun Gong e per indurli a rinunciare alla loro fede, Tang si è rifiutata di cedere poiché il Falun Gong l'ha salvata.

Fin dall’infanzia era stata malata e soffriva di una lunga lista di malattie, tra cui malattie cardiache congenite, diabete, artrite reumatoide, tumore uterino, infiammazione allo stomaco e all'intestino.

Le cure mediche non le erano state di alcun aiuto, ma fortunatamente nel 1998, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, tutte le sue malattie erano scomparse. «Non solo ho un corpo sano, mail mio carattere è migliorato e si è elevata anche la mia morale», ha detto la donna.

AI tempi la praticante lavorava in un ristorante e aveva sottratto circa 2.000 yuan (circa 257 euro) gonfiando le fatture, ma dopo aver iniziato la pratica del Falun Gong aveva restituito al ristorante 4.000 yuan (circa 515 euro). Nonostante i suoi problemi economici, nel 1999 aveva donato 1.000 yuan (circa 128 euro) alle persone colpite da una grande alluvione e come nome del donatore aveva scritto "discepolo del Falun Gong". Quando nel 2009 era stata trattenuta in un campo di lavoro forzato, nello Sichuan si era verificato un grande terremoto e, nonostante la detenzione, aveva fatto un’ulteriore donazione.

Condannata senza un giusto processo

Nell’aprile del 2017, dopo essere arrestata, Tang ha fatto uno sciopero della fame per protesta, ma le guardie l'hanno picchiata così tanto da farle perdere due denti.

Dopo essere stata trattenuta per oltre un mese, un giorno è stata condotta nell'aula del centro di detenzione dove si è svolto il suo processo, nonostante non avesse ricevuto alcuna notifica o informazione riguardo ai suoi diritti di rappresentanza legale.

Durante il processo Tang ha detto al giudice che praticando il Falun Gong e seguendo i suoi principi di Verità-Compassione-Tolleranza non aveva fatto nulla di male.

Pochi giorni dopo, è stata comunque condannata a due anni e mezzo di detenzione. Le sono stati concessi dieci giorni per presentare ricorso, ma non le è stato dato alcun foglio o penna per scrivere il suo appello. Subito dopo la scadenza del ricorso è stata trasferita nella prigione femminile di Longquan a Chengdu nello Sichuan e non le è stata consentita alcuna visita familiare.

Quest’anno, quando è stata poi rilasciata, la prigione le ha confiscato i documenti d'accusa ed il verdetto e non le hanno dato neanche il certificato di rilascio.

Torturata in prigione

La prigione ha fatto in modo che diverse detenute la torturassero. L'hanno portata in una stanza speciale per il lavaggio del cervello dove l'hanno costretta a guardare e ascoltare programmi video e audio di offendevano del Falun Gong oltre a leggere articoli calunniosi: quando si rifiutava di farlo, li leggevano loro e le scrivevano parole di insulti sul suo letto. Hanno anche preparato una dichiarazione di garanzianella quale dichiarava che avrebbe smesso di praticare e le hanno ordinato di firmarla. Siccome lei ha rifiutato, le hanno spinto la testa verso il basso e, tenendole il braccio, le hanno afferrato il dito per mettere le sue impronte digitali sulla dichiarazione.

Dopo quattro mesi Tang non si era ancora arresa, così le guardie hanno ordinato alle detenute di insultare il fondatore del Falun Gong per farla cedere, hanno messo la sua immagine per terra e hanno costretto Tang a salirvici sopra, poi hanno anche messo l'immagine in una toilette.

Per svegliarla la notte, Le detenute le versavano sul viso dell’acqua freddae nella stagione fredda le davano una coperta molto sottile e la minacciavano: «Se ti rifiuti di “trasformarti”, metteremo la foto del tuo maestro nella toilette».

Costretta ad assumere sostanze sconosciute

Il brutale lavaggio del cervello e le torture hanno causato anomalie al corpo di Tang. La donna ha infatti iniziato a soffrire di tremori, vertigini e problemi di cuore, ma la clinica della prigione diceva di non averle rilevato nulla di anomalo se non l'uretrite, sostenendo che le era stata causata dalla pressione sanguigna alta, ma in realtà la donna non ne aveva mai sofferto prima della prigionia.

La prigione inoltre le ha dato tre tipi di pillole e l'ha costretta a prenderle ogni giorno nonostante Tang non sapesse a cosa servissero. Le detenute addette al monitoraggio gliele portavano e controllavano che le prendesse ogni giorno. Dopo aver assunto quelle pillole però, la praticante ha cominciato ad essere rallentata e a perdere la memoria.

Sua figlia si è arrabbiata nel vedere la madre, un tempo attiva ed allegra, diventare così debilitata in pochi mesi. Si è recata più volte dalla direzione del carcere chiedendo di prescrivere alla madre cure mediche migliori, ma la prigione ha completamente ignorato la sua richiesta.

Arresti e torture precedenti

Nell’ottobre del 2004 Tang è stata arrestata e torturata in un campo di lavoro forzatoper due anni.

Nel luglio del 2011 è stata arrestata e detenuta in un centro di lavaggio del cervello, ma avendo tenuto uno sciopero della fame per otto giorni, è stata rilasciata quasi in punto di morte.

Ad aprile 2012, dopo essere stata nuovamente arrestata e condannata senza un giusto processo, è stata imprigionata e torturata nella prigione femminile di Chengduper tre anni.

A settembre 2016 è stata nuovamente arrestata ed incarceratain un centro di detenzione. Ha tenuto uno sciopero della fame al quale il centro di detenzione ha risposto con l'alimentazione forzata e l'iniezione di sostanze sconosciute attraverso il dorso della mano. Ha perso conoscenza dopo la seconda iniezione e la terza iniezione l'ha resa completamente incosciente per molto tempo; non era nemmeno consapevole di essere stata alimentata forzatamente ed in seguito di essersi cambiata d’abito.

Successivamente ha incominciato a vomitare ed orinare sangue, ma la prigione l’ha rilasciata soltanto quando era in punto di morte dopo averla trattenuta per nove giorni.

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