(Minghui.org) Yang Jun, un quarantasettenne di Changsha, nello Hunan, è detenuto da dieci mesi dopo essere stato incriminato per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di coltivazione per corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Yang è stato arrestato per la prima volta il 2 febbraio dello scorso anno, dopo che la polizia lo aveva accusato di aver scritto in un'area pubblica “La Falun Dafa è buona". Gli agenti avevano fatto irruzione nella sua abitazione senza un mandato, e avevano confiscato i libri del Falun Gong, il computer, la stampante ed altri effetti personali collegati alla pratica.

Yang aveva però negato di aver scritto il messaggio, affermando di non esserne a conoscenza.

Il 13 marzo 2018 la polizia ha presentato il suo caso alla Procura distrettuale di Kaifu, ma il pubblico ministero ha rifiutato di approvare il suo arresto. Lo stesso giorno è stato quindi rilasciato su cauzione, con sua sorella come garante, dopo essere stato trattenuto per trentotto giorni nel centro di detenzione n.2 di Changsha.

Nonostante il rilascio tuttavia, la polizia non ha rinunciato a perseguitarlo.

Infatti He Qing, un ufficiale della stazione di polizia di Xiangyalu, ha costantemente contattato la sorella del praticante, chiedendole di fare pressione al fratello affinché si dichiarasse colpevole, minacciandola che se non lo avesse fatto, Yang avrebbe dovuto scontare da otto mesi a tre anni di prigione. Inoltre le ha chiesto di consegnare l’atto di proprietà della sua abitazione, come garanzia nel caso Yang sarebbe fuggito. La donna non ha ceduto alle richieste, tuttavia ha iniziato a lamentarsi dei problemi che il fratello le ha procurato.

Il 21 novembre 2018, gli agenti He e Min Feng hanno portato Yang alla stazione di polizia e lo hanno costretto a firmare una lista di oggetti confiscati da casa sua. Quel pomeriggio inoltre, hannopresentato il suo caso alla Procura del distretto di Furong.

Mentre riportavano Yang a casa, un agente ha chiamato la sorella del praticante per sapere quando avrebbe consegnato una copia del documento di proprietà della sua abitazione.

Il praticante ha presentato una denuncia contro la polizia presso il centro della procura di Changsha, prima di essere rimesso in custodia alla fine di febbraio di quest'anno.

Negli ultimi vent’anni, Yang è stato ripetutamente arrestato e detenuto per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede. A causa di questo è stato anche licenziato dal suo lavoro.