(Minghui.org) Un giudice della provincia dell’Hebei, dopo aver espresso la sua riluttanza a trattare i casi del Falun Gong durante una recente udienza di tre praticanti locali, ha restituito i casi alla Procura alla fine della sessione, per via di prove insufficienti.

Bian Yanjuan (conosciuta anche come Bian Xiujuan), Zheng Yanmei e Li Yuemian sono apparse alla Corte di Anping l'8 novembre, accusate per la loro fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Tre avvocati, tra cui quello nominato da Zheng, hanno presentato delle dichiarazioni di innocenza per i praticanti. Di solito agli avvocati nominati dalla corte viene chiesto di dichiarare colpevoli i praticanti del Falun Gong, quindi Zheng era grata che il suo legale si fosse alzato per difendere la sua innocenza.

Gli avvocati hanno sostenuto che rientrava nella libertà di espressione dei loro clienti trasmettere informazioni sul Falun Gong, e che quindi non avevano violato alcuna legge. Poco dopo anche i praticanti hanno testimoniato in loro difesa.

Inoltre nessuno dei testimoni elencati nell'accusa è apparso in tribunale per accettare un esame incrociato.

Così alla fine dell'udienza il giudice ha detto : «Perché hanno inviato qui tutti i casi del Falun Gong? Non voglio prendere casi di questo genere.»

Arresti e accuse

Le tre residenti della città di Xinji, nella provincia dell’Hebei, erano state arrestate il 12 aprile di quest’anno dopo essere state denunciate per aver distribuito informazioni sul Falun Gong. Da allora sono state recluse nel centro di detenzione della città di Hengshui.

Quando le famiglie delle praticanti erano andate alla Procura il 9 maggio per presentare delle domande in difesa dei loro cari in tribunale, gli èerastato detto che il pubblico ministero aveva già rinviato i casi dei praticanti alla polizia.

Il 13 maggio la figlia, il genero e un altro membro della famiglia di Bian erano andati alla stazione di polizia di Datunxiang per chiedere la sua liberazione; tuttavia erano stati respinti e trattenuti lì dalle 10:00 alle 16:30. Inoltre la polizia aveva continuato a molestarli per mesi dopo il loro rilascio, ed il 30 maggio, aveva inviato nuovamente i casi dei praticanti alla Procura.

La mattina del 30 luglio l'avvocato di Bian era andato alla Procura per rivedere i documenti del suo caso, e nel pomeriggio le aveva fatto visita nel centro di detenzione.

Bian aveva detto all'avvocato di aver avuto ipertensione, vertigini e problemi cardiaci nel centro di detenzione.

Il procuratore aveva poi incriminato i praticanti e presentato i loro casi al tribunale di Anping intorno al 6 ottobre.