(Minghui.org) Il 9 novembre i praticanti della Falun Dafa di Amburgo e del territorio circostante hanno organizzato un altro evento informativo nelle vie centrali della città. Hanno esposto dei grandi striscioni, manifesti e una postazione sul marciapiede adiacente il“Spitalerstraße”, per firmare la petizione contro la persecuzione.

Dimostrazione dell'esercizio della Falun Dafa

Molti passanti hanno letto gli striscioni e osservato l’esecuzione degli esercizi. Una donna è rimasta impressionata quando ha saputo che il Partito Comunista Cinese (PCC) stava attuando prelievi forzati di organi da prigionieri di coscienza a scopo di lucro, così da ottenere loschi guadagni da pazienti trapiantati. Poi ha esclamato: «Tutto questo è vero? Perché stanno facendo una cosa così crudele? È inammissibile che si faccia tutto questo per soldi?».

Insieme alla donna ,molte altre persone hanno conosciuto la drammatica verità e senza esitazione hanno firmato la petizione. Alcune persone hanno chiesto se fosse presente un luogo di pratica accanto alla loro residenza per partecipare agli incontri del Falun Gong.

Conoscere la verità sul Falun Gong

La gente firma una petizione contro la persecuzione del Falun Gong in Cina

Jutta, una residente locale, ha precisato che in questi ultimi anni ha sentito parlare della pratica del Falun Gong attraverso un libro scritto da suo figlio, inerente all’arte cinese e ai suoi rappresentanti, infine ha dichiarato: «È inammissibile che i praticanti del Falun Gong possano essere arrestati mentre camminano per strada…ma la cosa più disumana e quando le autorità cinesi autorizzano il prelievo degli organi da persone ancora vive…tutto questo è orribile!».

Un'altra donna tedesca ha affermato che sua nuora è di origine cinese e gli ha parlato della persecuzione del Falun Gong in Cina; ha mostrato interesse quando ha letto gli opuscoli informativi, conseguentemente ha espresso il suo sostegno e impegno per aiutare a diffondere la verità attraverso i siti online.

Un uomo ha affermato che in Cina alcuni suoi colleghi gli hanno parlato segretamente del Falun Gong, evitando una qualunque dimostrazione di interesse o simpatia per questa disciplina, ha aggiunto: «Possiamo affermare che i cinesi vorrebbero far conoscere a più persone la pratica del Falun Gong e la terribile persecuzione contro i suoi praticanti, ma non osano parlarne per paura di essere a loro volta perseguitati».

Infine, ha firmato la petizione e ha augurato la fine di queste atrocità.