(Minghui.org) Ho 49 anni, e ho iniziato a praticare la Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) nel 2005. In realtà nel maggio 1999 mia sorella mi aveva dato una copia dello Zhuan Falun ma non l’ho finito di leggere perché ero troppo impegnata a prendermi cura della mia bambina. Nel luglio 1999, quando è iniziata la persecuzione, ho nascosto il libro e ho pensato: “Un giorno lo riprenderò e imparerò la Dafa”.

Nel 2005 io e mio marito siamo stati licenziati. Abbiamo avuto molti problemi per trovare un lavoro e quando tornavamo a casa scaricavamo le nostre frustrazioni l’uno sull’altro. Le nostre vite erano infelici e stavamo quasi per divorziare.

A questo punto mia sorella ha esclamato: “La Falun Dafa è la Fa di Buddha. La Dafa è la scala per il paradiso che il Maestro Li Hongzhi ha dato ai praticanti. È ora o mai più!”. Finalmente mi sono svegliata. Mi ha portato le lezioni del Maestro e mi ha insegnato i cinque esercizi.

La prima volta che ho meditato sono riuscita a stare nella posizione a sedere per mezz’ora. Un giorno il Maestro ha aggiustato il mio corpo: ho vomitato continuamente e ho avuto la diarrea. Ma sono andata comunque a lavorare, e durante il mio turno di lavoro sono stata bene.

Sin dall’infanzia soffrivo di vertigini e problemi di stomaco. Dopo che ho iniziato a praticare gli esercizi della Falun Dafa, sono tutti spariti. Il mio corpo era stato purificato e niente al mondo mi avrebbe resa più felice di aver trovato la Dafa.

All’inizio mio marito ha fatto di tutto per impedirmi di praticare la Dafa perché aveva paura della persecuzione. Sapevo che non c’era nulla di sbagliato in Verità, Compassione e Tolleranza, quindi ho rafforzato la mia determinazione e ho deciso di non arrendermi.

Non potendo praticare nella nostra camera, facevo gli esercizi in un corridoio stretto. Un giorno io e mio marito abbiamo avuto la febbre. Non ho preso le medicine perché sapevo che mi stavo liberando dal karma. Anche lui non le ha prese.

Il giorno dopo io stavo completamente bene, ma lui invece è peggiorato ed è dovuto andare all’ospedale per una iniezione. Da quel momento non ha più interferito con la mia pratica.

Mio marito era solito fare tutta la spesa, il bucato, le pulizie di casa e cucinare. Non mi importava se tornava a casa tardi, mi sedevo qua e là e lo aspettavo per la cena.

Dopo essere diventata una praticante, mi sono comportata secondo gli standard della Dafa. A poco a poco ho imparato a fare le faccende domestiche facendo molti progressi. Lui è rimasto molto colpito e ha elogiato la mia cucina. Anche mia suocera ha detto che non si era resa conto delle mie capacità.

Mio marito piano piano ha sviluppato pensieri positivi verso la Dafa. Qualche volta, mentre ero occupata nelle faccende di casa, mi ha ricordato che era giunta l’ora di inviare i pensieri retti. Non mi creava più difficoltà se andavo allo studio di gruppo della Fa, a volte mi ha chiesto i materiali di chiarimento della verità per leggerli.

Gli ho dato un ciondolo con la scritta: “La Falun Dafa è buona!” e lo ha appeso volentieri in macchina. Un giorno mi ha confidato: “Se ci sarà un’altra vita, voglio far parte di nuovo della tua famiglia”.

Ho lavorato onestamente come addetta alle vendite in un centro commerciale. Potevo vendere cose che altri trovavano molto difficili da vendere.

Una volta la mia dirigente mi ha chiamato per fare l’inventario. Ero in ritardo e lei era molto arrabbiata e mi ha detto bruscamente: “Non puoi venire in ritardo quando hai questo incarico!”. Mi sono offesa e le ho risposto: “Mi dimetto”. Più tardi, lei si è scusata e mi ha chiesto di restare, così sono rimasta.

Ora, come praticante, mi sforzo di essere gentile con le persone e quando sorgono dei conflitti, mi guardo dentro. In una occasione un collega del reparto spedizioni mi ha parlato in molto sgarbatamente. Ero scioccata e mi sono chiesta cosa gli avessi fatto di male per reagire in quel modo. Tuttavia non ho discusso e sono rimasta estremamente calma, anche se intorno c’erano molte persone che guardavano.

Un giorno un uomo di mezza età gironzolava intorno al mio bancone. Appena se n’è andato mi sono accorta che mancava un articolo. Era troppo tardi per corrergli dietro, per non parlare del fatto che non potevo lasciare il chiosco incustodito. Così ho pagato l’oggetto rubato.

Un mio collega mi ha detto: “Come sei scema! Perché non fai una registrazione falsa? Non lo saprebbe nessuno”. Ho scosso la testa. Sono una praticante della Dafa, devo essere onesta!

Il rendimento delle mie vendite era sempre il migliore e i clienti mi apprezzavano. Ho fatto lo stesso mestiere per 13 anni, fino al 2016, quando la titolare ha chiuso l’attività. Tutti i colleghi mi ammiravano per aver mantenuto il lavoro così a lungo.

Mia figlia, fin da quando era piccola, veniva saltuariamente con me al gruppo di studio della Fa. Ma era troppo giovane per proseguire. Un giorno nel 2015, è scoppiata improvvisamente a piangere; erano lacrime che venivano dal cuore. Mi ha detto che era pentita di non aver amato la Dafa e di aver sprecato così tanti anni senza praticare la coltivazione.

Da quel momento in poi ha programmato di studiare regolarmente la Fa. Non ha più smesso, anche quando nel 2016 si stava preparando l’esame per l’ammissione al college; il giorno dell’esame era tranquilla. Come risultato è stata ammessa al college che sognava e ha realizzato il suo più grande desiderio.

Immersi nella grazia sconfinata del Maestro, tutta la mia famiglia è benedetta e felice!