(Minghui.org) Domenica 24 marzo, i praticanti della Sardegna si sono incontrati a Cagliari per svolgere l'attività di informazione sulla persecuzione ancora in atto in Cina e per incontrare le persone che durante l'attività precedente svolta a gennaio, si erano interessate alla pratica; anche in quest'occasione altre persone si sono avvicinate per informazioni al riguardo.

Lo stand

Praticanti eseguono gli esercizi

I praticanti, durante la calda giornata primaverile, hanno eseguito la dimostrazione degli esercizi, risposto alle domande dei numerosi passanti che attratti dai manifesti e dalla musica, si fermavano incuriositi, distribuito i fiori di loto eseguiti con la tecnica dell'origami e regalato i libri "Falun Gong" e "Zhuan Falun" alle persone che hanno mostrato un profondo interesse verso la pratica.

Un praticante insegna gli esercizi ai bambini molto interessati

Un passante chiede informazioni sulla pratica

Una signora, molto interessata alla pratica, dopo aver appreso i fatti sulla persecuzione, ha firmato la petizione per fermare il crimine del prelievo forzato di organi dai praticanti vivi; ha poi chiamato anche la sorella per informarla e per invitarla a firmare; a lei è stato donato il libro "Falun Gong".

Una coppia bresciana, tornati da poco dopo un viaggio in Cina, erano contenti di vedere la postazione del Falun Gong in Sardegna; hanno ascoltato attentamente la spiegazione dei fatti sulla persecuzione e hanno conservato il volantino.

Una famiglia, padre, madre e un figlio di nove anni, erano in Cina da diverso tempo e conoscevano la situazione politica e della persecuzione illegale tutt'ora in corso dei praticanti della Falun Dafa in Cina; hanno ascoltato le ulteriori informazioni sul prelievo forzato di organi, rimanendo increduli sull’efferatezza di questo crimine.

Un'altra signora, praticava il Taiji ed era molto interessata al Falun Gong; ha guardato per molto tempo i praticanti mentre eseguivano gli esercizi.

Tre turisti tedeschi, due donne ed un uomo, si sono fermati per avere informazioni sulla persecuzione e sulla pratica. Una delle due donne, la più giovane, italo-tedesca, conosceva la Falun Dafa perché il padre era un praticante e, visibilmente emozionata, ha detto di voler iniziare la coltivazione. Sul banco ha visto lo Zhuan Falun, il libro principale della Falun Dafa e ancor prima di riceverlo in regalo, l'emozione si è tramutata in commozione; ha abbracciato il praticante ed ha raggiunto i suoi amici che nel frattempo avevano firmato anche la petizione.

Paola, insegnante in una classe composta da cinesi, era molto interessata all'aspetto spirituale della Falun Dafa e ha detto di voler leggere lo Zhuan Falun; inoltre voleva proporre la pratica per lo studio in classe e svolgere alcune lezioni con argomenti spirituali vicini alla cultura degli studenti.