(Minghui.org) A fine di gennaio, Li Yanqiu, una residente di Jinzhou nello Liaoning, dopo un processo svoltosi in segreto è stata condannata alla prigione per aver diffuso informazioni sulla sua fede.

Prima che si svolgesse l'udienza il giudice non ha informato l'avvocato della praticante, ma ne ha nominato illegittimamente uno che presentasse una dichiarazione di colpevolezza per lei. Nonostante la cinquantaduenne ha negato tutte le accuse a suo carico, il giudice l'ha comunque condannata a cinque anni che ha iniziato a scontare nella prigione femminile di Liaoning dal 19 febbraio, giorno del Festival della Lanterna, l'ultimo giorno delle celebrazioni del Capodanno cinese tradizionale.

La condanna è arrivata a meno di due mesi dal suo arresto, avvenuto il 14 dicembre scorso, per aver distribuito calendari con informazioni sul Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese. In quella circostanza, dopo averle saccheggiato la casa, confiscato il suo computer e i libri del Falun Gong, la polizia l'aveva rinchiusa nel centro di detenzione femminile della di Jinzhou dove, dopo che la donna per protestare contro la persecuzione aveva iniziato uno sciopero della fame, è stata alimentata forzatamente causandole enormi danni al corpo. Inoltre, né l'avvocato né i familiari hanno potuto farle visita.

Il capo della Divisione di sicurezza interna di Taihe, Li Lei (nessuna relazione con la praticante), ha presentato il suo caso alla Procura di Taihe. Anche il precedente arresto del 21 dicembre 2017 per aver praticato gli esercizi del Falun Gong all'aperto, è poi stato citato come prova aggiuntiva contro di lei.

In seguito il Pubblico Ministero ha trasferito il caso alla Corte distrettuale di Taihe, che il 21 gennaio l'ha segretamente processata all'interno del centro di detenzione. Secondo dei testimoni che hanno assistito, la donna è sembrata estremamente debole, non in grado di camminare da sola e di esprimersi chiaramente.

La sua famiglia ha saputo del suo processo e della sentenza solo quando il 28 gennaio sono andati in tribunale.

Essendo già stata negli ultimi vent'anni arrestata e detenuta diverse volte per aver praticato il Falun Gong, questa ennesima condanna è stato un devastante shock per suo padre di ottant'anni. L'anziano che di solito è molto estroverso, si è chiuso in se stesso, la notte fatica a dormire, soffre di frequenti perdite di sangue dal naso, disagio al cuore e vertigini causate dall'ipertensione arteriosa.