(Minghui.org) Nel settembre 2009 Lu Yougen, un praticante del Falun Gong della provincia di Hubei, è stato testimone di indicibili violenze subite ad un altro praticante detenuto nel centro per il lavaggio del cervello della città di Wuhan. L’uomo, che aveva protestato per essere stato alimentato forzatamente, è stato assalito da tre guardie che lo hanno afferrato, e mentre uno gli teneva indietro la testa, l’altro lo tratteneva per le spalle e il terzo lo ha colpito con forza alla mascella inferiore.
"Dopo un brutto rumore, la mascella inferiore del praticante è rimasta appesa, dislocata, con una strana angolazione. Mentre le guardie lo alimentavano forzatamente, il praticante era immobile, come se fosse morto", ricorda Lu.
Ciò è accaduto nel settembre del 2009 nel centro per il lavaggio del cervello della città di Wuhan, provincia dell'Hubei. Nominato "Centro per l'educazione alla legge di Hubei", questa struttura è essenzialmente un campo di concentramento in cui il trattamento dei praticanti non è meno brutale che nelle prigioni, nei campi di lavoro o in altri luoghi in cui i praticanti del Falun Gong sono detenuti e torturati.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di automiglioramento basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Da quando il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitarne i praticanti nel luglio 1999, un numero incalcolabile di persone sono state detenute e torturate, con almeno 4.200 morti confermati a causa delle torture subite sotto la custodia della polizia.
Dal febbraio 2002, a causa degli ordini dell'Ufficio 610 della Provincia di Hubei, almeno 1.200 praticanti del Falun Gong sono stati detenuti e torturati, fisicamente e mentalmente, in questa struttura per il lavaggio del cervello. Per essersi rifiutati di rinunciare alla loro fede, sono stati sottoposti all'isolamento, all'inganno, al lavaggio del cervello, ad umiliazioni, a minacce e torture.
Quando Zhang Sifeng, un residente del distretto di Hanyang, è stato confinato lì, ha sottolineato che era detenuto illegalmente, così un ufficiale ha risposto che gli importava solo del lavaggio del cervello, e non delle leggi. "Quello che dico io è legge!", ha urlato l'ufficiale. "Se non ci credi, posso rimuovere uno dei tuoi reni adesso!"
Detenzioni e torture arbitrarie
Come altri centri per il lavaggio del cervello, il Centro per l'educazione alla legge di Hubei è dedicato a costringere i praticanti a rinunciare al loro credo. La struttura è stata elogiata numerose volte dalla Commissione degli affari politici e legali, un'agenzia governativa che sovrintende la persecuzione del Falun Gong.
Senza seguire procedure ufficiali o documenti, i funzionari possono arrestare qualsiasi praticante nella provincia di Hubei e trattenerlo in questa struttura. Ciò include anche coloro che hanno appena finito il carcere ed è persino successo ad un chirurgo mentre stava operando un paziente in ospedale. Tenuti in celle dietro le sbarre di metallo, i praticanti vengono sorvegliati 24 ore su 24 e sottoposti ogni giorno al lavaggio del cervello dalle 7:00 del mattino alle 22:00 della sera o persino oltre. I funzionari confiscano gli orologi in modo che i detenuti perdano la cognizione del tempo e bloccano i segnali dei cellulari per isolarli dal mondo esterno. Non sono autorizzati a scrivere a casa o ricevere visite dai familiari. Le luci inoltre, rimangono sempre accese, anche di notte.
Cui Hai, che lavorava alla Wuhan Chemical Import & Export Co, è stata detenuta per 70 giorninella struttura dopo il suo arresto avvenuto nell'ottobre 2012. "A causa della tortura sono diventata gravemente emaciata, e diverse volte, la mia mascella inferiore è quasi caduta." I capelli le sono diventati grigi, ha sofferto di perdita di memoria e aveva tutto il corpo tremante e gli arti gonfi.
Cui è stata successivamente condannata a cinque anni di carcere per la sua fede. Durante la sua incarcerazione è sopravvissuta alla tortura e agli abusi ma è morta il 1 gennaio 2018, meno di tre settimane dopo essere stata rilasciata.
Una vera "prigione nera"
Contrariamente alle carceri e ai campi di lavoro forzato, i centri di lavaggio del cervello come il Centro per l'educazione alla legge di Hubei sono organizzazioni extragiudiziali che operano segretamente e vietano le visite ai familiari.
Dalla creazione al funzionamento, questi centri di lavaggio del cervello sono al di fuori della legge, in quanto non esiste una politica governativa che li autorizzi. Alcuni funzionari affermano che la detenzione in uno di questi centri equivale ad un tipo di arresti domiciliari. Un tribunale dovrebbe approvare gli arresti domiciliari, mentre non è necessaria alcuna procedura legale o documentazione per detenere qualcuno in un centro di lavaggio del cervello.
Inoltre gli ufficiali e le guardie di queste strutture hanno più autorità delle normali forze dell'ordine. Possono arrestare, detenere e rilasciare i praticanti a seconda della propria volontà, non esiste neppure un limite di tempo riguardo la detenzione di una persona. I responsabili controllano da vicino i bisogni umani fondamentali: parlare, mangiare, dormire e accesso al bagno, e possono privare i detenuti di questi ultimi a loro piacimento. Possono picchiare, nutrire forzatamente e colpire con manganelli elettrici senza ripercussioni.
Operando come strutture extragiudiziali, sono ubicate in tutta la Cina e in quasi tutte le città, distretti e in molte comunità. In effetti, gli Uffici 610 esistono a tutti i livelli e tutti possono organizzare sessioni di lavaggio del cervello come meglio credono.
Ding Xingqiao, un delinquente che ha torturato molte detenuti presso il Centro per l'educazione alla legge di Hubei, una volta ha ricevuto una telefonata da alcuni praticanti fuori dalla Cina che gli chiedevano di non maltrattare i praticanti del Falun Gong detenuti. A quel tempo Ding stava torturando e cercando di fare il lavaggio del cervello al praticante Zhang Sifeng, e senza esitazione, ha negato tutte le brutalità, sostenendo che nella struttura potessero solo “discutere” con i praticanti.
Zhang Su: picchiato e drogato
Zhang Su, un allenatore di tennis di Wuhan, ha raccontato dei maltrattamenti subiti nella struttura di Hubei. "Nel maggio 2011, mentre mi trovavo nei pressi di una biglietteria del treno vicino a casa mia, sono stato avvicinato da alcuni agenti in borghese che mi hanno spruzzato qualcosa in faccia che mi ha impedito di respirare, poi sono stato spinto a terra e mi hanno ammanettato. Nessuno mi ha mai mostrato i propri documenti d'identità o spiegato perché ero stato arrestato", ha scritto.
Più tardi quel giorno, Zhang è stato portato al Centro per l'educazione alla legge di Hubei, e non appena ha iniziato a protestare per il lavaggio del cervello subito, le guardie lo hanno picchiato, lo hanno schiaffeggiato e minacciato di colpirlo con manganelli elettrici. Tutto questo è andato avanti per circa due mesi e la sua pressione sanguigna era spesso di 120/230 mmHg.
Dopo tre mesi Zhang ha notato che quello che mangiava gli provocava diarrea, palpitazioni e oppressione al petto. I sintomi sono durati tre mesi, durante i quali è svenuto due volte. Quando è stato esaminato, il medico ha trovato danni al cuore, calcoli biliari e altri sintomi simili a malattie cardiache, così gli ha riferito che doveva essere ricoverato in ospedale, e insieme a Zhang, hanno fatto richiesta.
Tuttavia i funzionari hanno respinto le loro preoccupazioni e hanno continuato le sessioni di lavaggio del cervello. Jiang Lili, uno dei membri dello staff, ha affermato che non fosse necessario discutere di "leggi" dal momento che tutti i rami del sistema giudiziario, come la polizia, la Procura e le corti, lavorano a stretto contatto con la Commissione affari politici e legali, che supervisiona gli uffici 610.
"Il Partito può schiacciarti come una formica. Potresti essere giustiziato domani e sarebbe considerato un suicidio. La tua famiglia riceverà solo una scatola di cenere", ghignò Jiang. "Oppure potrebbero portarti in ospedale e rimuovere i tuoi organi per salvare altre persone, proprio come a Sujiatun. Sarai quindi cremato e la tua famiglia potrebbe non ricevere le tue ceneri. Non c'è nulla che tu possa fare al riguardo".
Centri di lavaggio del cervello: storia, finanziamento e operazione
“Centro di educazione alla legge di Hubei” a Wuhan, provincia di Hubei
Il format dei "centri di educazione alla legge" è radicato nella rivoluzione culturale, da quando la società è essenzialmente diventata senza legge. Sebbene sia stato abolito nel 1979 dalla Procura Suprema, l'ex leader del Partito Comunista Jiang Zemin ha riesumato questo formato, insieme all'espansione delle prigioni, dei campi di lavoro forzato e dei centri di detenzione, per perseguitare i praticanti del Falun Gong. L'ufficio 610 di Pechino ha creato tali centri nel 2001 e tutti gli uffici 610 subordinati in tutta la Cina hanno seguito l'esempio.
Il Centro di Educazione alla Legge di Hubei, noto anche come Centro di lavaggio del cervello di Banqiao, è stato istituito nel febbraio 2002 dall'ufficio 610 di Hubei. Il primo elenco di arrestati si trova nel documento dell'ufficio 2002-No 6, pubblicato dall'allora direttore Huang Zhaolin, poi trasferito nella sua posizione attuale nel villaggio di Mahu.
I finanziamenti per il centro provengono sia dal bilancio del governo nazionale sia dall'estorsione ai residenti, in particolare dai datori di lavoro, dai villaggi o dai gruppi di vicinato. Si dice che l'allocazione governativa sia di tre milioni di yuan all'anno (circa 400.000 euro), e che dalle estorsioni dalla popolazione locale arrivino circa 20.000 yuan (circa 2.700 euro) a persona per sessione, della durata di circa quaranta giorni. Oltre a questa "spesa" di base, gli agenti dell'Ufficio 610 estorcono altri soldi anche dagli stipendi della gente del posto, per darli a due "badanti" che accompagnano il praticante a fare il lavaggio del cervello. Con circa venti stanze nel centro, i costi ammontano a circa tre milioni di yuan all'anno, un lucroso incentivo per i funzionari.
Come accennato in precedenza, nonostante le strutture sono etichettate come "educazione alla legge", questi centri si concentrano principalmente sul lavaggio del cervello con diversi scopi: il primo è "trasformare" un praticante, che comporta bonus per i membri dello staff. Secondo, i funzionari possono riferire i loro "successi" agli uffici 610, che sponsorizzano, per giustificare il proseguimento o l'espansione del centro. Terzo, con più praticanti "trasformati", e fornendo informazioni dettagliate sulle loro attività, più praticanti possono essere arrestati per sostenere l'operato dei centri di lavaggio del cervello.
Peggiori dei campi di concentramento
I Centri per il lavaggio del cervello che colpiscono i praticanti del Falun Gong condividono molte somiglianze con i campi di concentramento nella Germania nazista e Unione Sovietica nel XXsecolo.
Stato all'interno di uno Stato. I centri per il lavaggio del cervello sono entità extragiudiziali sotto la direzione degli Uffici 610. I funzionari non sono vincolati dalla legge e nessun altro ente governativo è autorizzato ad intervenire.
Perdita della dignità. Come nelle carceri e nei campi di lavoro forzato, i praticanti sono spesso abusati fisicamente e mentalmente. Sono alimentati forzatamente, gli vengono somministrati farmaci sconosciuti contro la loro volontà, sono privati del sonno, privati dell'accesso a un bagno e umiliati.
La segretezza. I centri di lavaggio del cervello operano esclusivamente nell'ambito dell'Ufficio 610. I membri della famiglia non sono autorizzati a fare visite, e gli edifici spesso non sono contrassegnati, specialmente dopo che il sistema del campo di lavoro è stato abolito nel 2013.
Funzionari. Una volta che i funzionari riescono a costringere alcuni praticanti a rinunciare al loro credo, costringono questi praticanti a "trasformare" altri praticanti, usando la forza, le minacce o incentivi finanziari.
L'intensità del lavaggio del cervello, d'altra parte, supera quella dei campi di concentramento del passato. I detenuti sono spesso costretti a cantare canzoni che elogiano il Partito Comunista. Ad esempio quando il praticante Lu Songming, residente della città di Huangshi, ha rifiutato di cedere, è stato costretto a dire: "Signore, voglio mangiare il cibo fornito dal Partito" prima di ottenere qualcosa da mangiare oppure, "Signore, voglio usare il bagno fornito dal Partito" prima di poter usare il bagno. Questo è accaduto anche ad altri praticanti.
Abuso sistematico di corpo e anima
Un altro centro per il lavaggio del cervello nella provincia di Hubei è il centro di lavaggio del cervello Haikou a Wuhan. Tutte le stanze di Haikou hanno telecamere per monitorare i praticanti in ogni momento. Altoparlanti diffondono, ad alto volume e per tutto il giorno, la propaganda di diffamazione del Falun Gong e del suo fondatore. Le frasi che diffamano il Falun Gong sono scritte su tavoli, pavimenti e sedie. Dai Juzhen del distretto di Dongxihu è stata portata lì il 9 agosto 2017. Nel giro di tre giorni era in pericolo di vita a causa della pressione alta e dell’alto livello di glicemia. La sua famiglia sospetta che nella struttura sia stata drogata.
Zhang Weijie è stato arrestato al lavoro il 5 maggio 2011 e portato al Centro di Educazione alla Legge di Hubei; un detenuto, Deng Qun, gli ha detto il programma del centro di lavaggio del cervello: rimanere immobili per molto tempo, essere picchiati, essere privati del cibo, essere alimentati forzatamente, essere privati del sonno, venire appesi in aria, essere drogati e venire elettrizzati dai manganelli elettrici. L'alimentazione forzata avveniva due volte al giorno, durante la quale i detenuti più teppisti continuavano a inserire e tirare fuori i tubi per aumentare il dolore. I praticanti venivano nutriti con due secchi alla volta, il doppio di quanto uno stomaco possa contenere. "Mentre il cibo liquido risaliva e si rovesciava su tutto il pavimento, i detenuti teppisti lo raccoglievano con il giornale e me lo spalmavano sul viso e sulla testa mentre mi picchiavano. A quel punto, tutti ridevano per lo spettacolo", ha ricordato Zhang.
Quando l'11 marzo 2011 la condanna al campo di lavoro di Wang Yujie scadde, l'ufficio 610 di Xintao la portò al Centro di Educazione alla Legge di Hubei. Nel giro di due mesi era spesso in trance e con problemi mentali. È morta diversi mesi dopo, il 3 settembre, all'età di ventiquattro anni.
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