(Minghui.org) Il 25 marzo 2019 i praticanti del Falun Gong si sono radunati davanti all'ambasciata cinese mentre il leader cinese Xi Jinping era in visita a Parigi, manifestando contro la persecuzione del Falun Gong in Cina, che si protrae da 20 anni, e il regime cinese che appoggia il prelievo forzato e sistematico di organi dai praticanti vivi del Falun Gong, incarcerati per la loro fede.

I praticanti hanno invitato Xi a fermare immediatamente i crimini efferati contro l'umanità e ad arrestare il colpevole, l'ex leader cinese Jiang Zemin, che ha iniziato la persecuzione nel 1999; hanno chiesto inoltre al presidente francese Emmanuel Macron di denunciare le violazioni dei diritti umani in Cina nell’incontro con Xi, chiedendo la fine immediata della persecuzione.

Esporre il crimine del regime comunista cinese

Il presidente dell'Associazione Falun Dafa in Francia, il signor Tang Hanlong interviene alla manifestazione davanti all'ambasciata cinese a Parigi, il 25 marzo 2019

Il signor Tang Hanlong, presidente dell'Associazione Falun Dafa in Francia, nel suo discorso alla manifestazione davanti all'ambasciata cinese, ha condannato il Partito Comunista Cinese (PCC) per diverse violazioni dei diritti umani, elencandone alcune: incarcerazione illegale, torture fisiche e psicologiche come il ‘lavaggio del cervello’ e il prelievo forzato di organi dai praticanti vivi del Falun Gong; ha affermato: "La portata di queste brutalità non ha eguali nella storia".

Il signor Tang ha affrontato anche il tema dell'efferatezza del prelievo di organi da praticanti vivi in Cina. Secondo il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) e di un relatore speciale delle Nazioni Unite, non molto tempo fa due terzi dei prigionieri nei campi di lavoro forzato della Cina erano praticanti del Falun Gong. Oggi il numero dei detenuti è di centinaia di migliaia. Il relatore ha stimato che, ogni anno in Cina, a decine di migliaia di prigionieri di coscienza, inclusi i praticanti del Falun Gong, hanno prelevato gli organi contro la loro volontà. Il sig. Tang ha esortato la comunità Internazionale a fare indagini più approfondite su queste problematiche.

I praticanti del Falun Gong si radunano davanti all'Ambasciata Cinese il 25 marzo 2019

Il Dott. Harold King, componente del gruppo dei Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) in Francia, ha condannato il PCC per aver prelevato organi oltre che da praticanti del Falun Gong, anche da uiguri, tibetani e cristiani. La denuncia, condanna il PCC per i crimini contro l'umanità, ma, ha anche lo scopo di far conoscere alle persone l'atrocità del prelievo forzato di organi e del turismo dei trapianti di organi in Cina che scredita l'etica medica e va contro i trattati internazionali.

Il Dott. King è preoccupato anche dall'aspetto legale poiché i pazienti che vanno in Cina per un trapianto di organi correranno il rischio di violare la legge internazionale acquistando organi per il trapianto: "Siamo preoccupati che i medici in Cina siano vittime di abusi e siano costretti ad operare. Vogliamo che Xi interrompa rapidamente la persecuzione e il turismo dei trapianti di organi".

Il Dr. Harold King, membro di Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) in Francia, oratore al raduno

Alexandre Gabard, avvocato della Falun Dafa Association, ha detto che la polizia di Parigi ha negato, per tre volte negli ultimi anni, le richieste dei praticanti per il permesso di protesta di fronte all'ambasciata cinese, probabilmente a causa delle pressioni dei funzionari cinesi. Per tre volte i praticanti hanno portato la questione in tribunale alla Corte d'Appello Amministrativa di Parigi, la quale ha stabilito che i praticanti non avevano intenzione di creare disordine sociale e ha revocato la decisione del dipartimento di polizia. Gabard ha sottolineato: "Le leggi in Francia proteggono categoricamente la libertà di parola, di riunione e di manifestazione, incluso questo evento".

Per il raduno del 25 marzo, la posizione che il dipartimento di polizia aveva approvato originariamente, era lontana dall'ambasciata, ma quando i praticanti hanno fatto appello, la polizia ha approvato la posizione corrente del raduno. Garbad, evidenziando la caparbietà dei praticanti, ha detto: "Vedo in loro perseveranza e altruismo… non si arrendono difronte a questa lotta ed è una buona cosa".

Alexandre Gabard, avvocato dell'Associazione Falun Dafa

I parigini sostengono il cammino intrapreso dai praticanti del Falun Gong per porre fine alla persecuzione

Anita Richard, praticante da quasi 20 anni, ha lavorato nel settore giudiziario prima di andare in pensione; parlando con la polizia e i militari presenti per garantire l'ordine pubblico, ha elencato loro i benefici della pratica. Molti ufficiali hanno preso i volantini e il materiale informativo della Falun Dafa offerto dai praticanti e qualcuno ha mostrato interesse ad apprendere la pratica.

Anita Richard una praticante del Falun Gong

Paralegal Jeanne è rimasta scioccata dopo aver appreso della persecuzione e della brutalità delle torture subite dai praticanti in Cina: "Penso che il prelievo forzato di organi da praticanti vivi sia assolutamente inaccettabile e spaventoso. È un crimine contro l'umanità. Mi rifiuto di credere che qualcuno possa fare una cosa del genere soltanto per interesse economico!"

Jeanne

Anne Marie Jiat, prima di andare in pensione era un’ostetrica; quando ha sentito dire che i praticanti vengono arrestati e uccisi per i loro organi perché credono in Verità, Compassione e Tolleranza, è stata sopraffatta dall'emozione.

"È un messaggio molto importante che tutti dovrebbero ascoltare. Lo riporterò alle persone che conosco. Spero che Macron abbia parlato con il leader cinese Xi riguardo a questo problema. Come si può continuare così?"

Anne Marie Jiat sostiene gli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione

Sandrine che lavora per un'agenzia governativa, ha detto di essersi commossa davanti ai praticanti e agli sforzi persistenti della loro protesta pacifica negli ultimi 20 anni; con sgomento ha commentato: "Sono incredula… come può essere che un gruppo di persone così pacifiche sia soppresso? Tutte le persone devono saperlo e io sostengo moralmente le loro proteste. Sono commossa dai loro sforzi alla lotta per la pace".

Sandrine