(Minghui.org) Nel luglio 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha lanciato una campagna nazionale contro il Falun Gong, una pratica per la coltivazione del corpo e della mente conosciuta anche come Falun Dafa. Sono passati venti anni e i praticanti del Falun Gong non hanno mai cessato i loro sforzi per informare il pubblico della mancanza di basi legali che giustifichino la persecuzione.

In Cina, sempre più persone hanno capito che i praticanti del Falun Gong non avrebbero mai dovuto essere perseguitati per aver esercitato il loro diritto costituzionale alla libertà di credo. Molti si sono schierati per sostenere i praticanti e condannare il PCC per i suoi crimini contro la disciplina spirituale. Di seguito sono riportati i racconti di prima mano di due praticanti del Falun Gong.

Capo dell'istruzione politica: “Siamo tutti bugiardi politici”

All'inizio di aprile alcuni amici e io abbiamo cenato insieme. Tutti sanno che sono un praticante del Falun Gong e che sono disgustato dal PCC per l'uso che fa del suo potere politico per opprimere il popolo cinese, in particolare i praticanti del Falun Gong. Alcuni di loro si sono dimessi dal Partito.

Presente al tavolo c'era un vice capo dell'istruzione politica, che è anche direttore della Sezione di educazione e ricerca politica presso un istituto superiore. Durante il pasto è diventato un po' brillo. Ha detto a un altro amico, che è direttore della Sezione di educazione politica in una scuola media, accanto a lui: “Siamo tutti bugiardi politici. Insegniamo agli studenti la propaganda che glorifica la repressione del PCC nei confronti del proprio popolo e i ragazzi devono studiarla come parte dei requisiti accademici”.

Un terzo amico, dirigente finanziario, ha detto scherzando: “Allora, voi due siete dei grossi bugiardi?”.

L'ultimo del nostro gruppo, un farmacista, ha alzato il bicchiere e detto: “Nessuno dovrebbe credere a quello che insegnate sulla politica!”.

Tutti hanno riso ad alta voce e in seguito mi hanno elogiato per il fatto di essere una persona onesta e integra.

Poliziotto: “I praticanti del Falun Gong sono brave persone”

Un giorno, dopo il lavoro, sono andato a trovare un amico praticante. Per risparmiare tempo, mio figlio e io ci siamo fermati in un fast food per mangiare qualcosa al volo.

Mentre aspettavo il cibo ho dato due copie del libretto intitolato Nove Commentari sul Partito Comunista ad altrettante persone accanto a me. Dopo aver letto semplicemente il titolo, i due uomini hanno commentato all'unisono che il PCC è davvero corrotto.

Ho detto loro: “Questo libro racconta la storia del regime comunista e le sue brutali campagne politiche. Per favore leggetelo”.

Anche un uomo sulla cinquantina si è avvicinato per guardare il libro e mi ha chiesto in quale religione credessi.

Ha detto: “Non dirmi che credi nel Falun Gong. Sono un poliziotto della squadra speciale. Potrei fare arrivare qui agenti e macchine di pattuglia per arrestare la gente, facendo una semplice telefonata”.

Ha continuato: “Ma adesso non lo faccio più. I praticanti del Falun Gong sono brave persone. Coloro che hanno perseguitato i praticanti non faranno una bella fine”.

Ho detto: “È mirabile che tu capisca i fatti e conosca la bontà del Falun Gong. Sarai benedetto se tratti gentilmente i praticanti e li proteggi”.

Ha affermato felicemente: “Quindi sarò benedetto se non ti arresterò?”.

Ho replicato: “Sarai certamente benedetto!”.

A quel punto ha ripetuto di nuovo: “I praticanti del Falun Gong sono brave persone”.

Sono davvero felice per lui.