(Minghui.org) Un giorno del 2016, mentre stavo leggendo lo Zhuan Falun insieme a sei praticanti anziani del Falun Gong, sono arrivati una dozzina di poliziotti su un grosso furgone e ci hanno arrestati. I passanti sono rimasti davvero confusi perché non avevamo certamente l’aspetto di criminali. Abbiamo chiarito la verità sul Falun Gong alla polizia, e loro hanno cercato di consolarci, dicendo: “Non abbiamo altra scelta che eseguire gli ordini”. Era chiaro che non volevano veramente arrestarci.

Oltre un decennio fa, la persecuzione era davvero violenta. Una volta un'agente di polizia del nostro vicinato è venuta a casa mia per un'ispezione mentre stavo leggendo lo Zhuan Falun, e poiché non ho fatto in tempo a mettere via il libro, l’ho lasciato sul letto. Tuttavia lei si è seduta sul letto, ha preso uno dei miei vestiti e l'ha coperto per impedire che venisse notato.

Nel 2016, una sera sono stata arrestata da quattro agenti di polizia che erano venuti a perquisire la mia casa. Stavano tirando fuori dai cassetti il materiale per chiarire la verità quando uno degli agenti ha detto: “Va bene, basta così. Non createvi problemi”. Poi ha girato a faccia in giù una copia dei Nove Commentari sul Partito Comunista che era sulla scrivania, in modo che gli altri poliziotti non la vedessero. Alla fine, non mi hanno saccheggiato la casa e hanno portato via solo alcune copie del Minghui Weekly. Il loro capo ha detto: “Non torneremo più”, e se ne sono andati tutti.

I membri del comitato di quartiere e gli agenti della polizia locale sapevano tutti che praticavo il Falun Gong. Un giorno il capo del comitato è venuto a casa mia con tre dei suoi sottoposti. Non li ho lasciati entrare e ho detto loro che potevamo parlare fuori. Uno di loro allora ha provato a filmarmi, ma io ho esclamato: “Mi riprendete ancora!”. Il capo ha poi detto: “Dai andiamo via... muoviamoci”. In conclusione, non sono entrati in casa e se ne sono andati subito.

Una volta sono passata da una stazione di polizia mentre tornavo a casa dal mercato dei contadini. Un gruppo di agenti era in piedi vicino all'ingresso. Uno di loro mi ha salutato, si è avvicinato e ha continuato a seguirmi fino a casa. Poi ha detto: “Non entrerò in casa. Se dovessi avere qualche problema puoi contattarmi”. Penso che stesse solo mettendosi in mostra davanti ai colleghi.