(Minghui.org) (Continua dalla Parte 3)

Il Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) è una grande via di coltivazione di livello elevato della scuola buddista, fondata dal Signor Li Hongzhi. A seguito della sua introduzione al pubblico nel 1992, si è diffuso in oltre 100 paesi e molte persone hanno riscontrato un miglioramento significativo della salute dopo aver iniziato a praticarlo.

Il governo cinese l'ha ufficialmente bandito dal 1999, con la conseguenza che molti praticanti in Cina sono stati perseguitati per non aver abbandonato la propria fede. Tra di loro ci sono stati artisti, musicisti e poeti molto talentuosi.

Alcuni praticanti sono morti a causa della persecuzione e alcuni sono stati condannati a molti anni di carcere. Altri hanno contratto disabilità a causa delle torture subite in custodia dalla polizia e alcuni sono stati costretti a lasciare la loro patria ed emigrare in altri paesi.

Secondo le informazioni pubblicate sul sito web Minghui, almeno nove artisti sono morti, settantacinque sono stati arrestati, tra cui cinquanta condannati ai campi di lavoro forzato o al carcere. Il seguente rapporto rappresenta un piccolo numero dei casi che sono stati pubblicati.

Gao Zongzhen, calligrafo, ripetutamente arrestato

Gao Zongzhen, residente a Shunyi, nel distretto di Pechino, era membro dell'associazione di calligrafia e pittura e membro del comitato artistico cinese. Ha partecipato a diversi concorsi nazionali di calligrafia, e ha vinto numerosi premi. Uno fra questi, una medaglia d'oro consegnatagli per il suo articolo "I ricchi sono contenti" un’opera giudicata meritevole di essere inserita nell’enciclopedia dell’Arte Contemporanea cinese. Nel 2006 Gao ha donato dieci delle sue opere di calligrafia e 100.000 yuan (circa 13.000 euro) alla Fondazione Benefica per la Pace nel Mondo. In seguito gli è stato conferito il titolo di Ambasciatore della Compassione e gli è stata donata una medaglia d’oro.

Il praticante Gao Zongzhen

Nel 1997 ha iniziato a praticare il Falun Gong e da quando è iniziata la persecuzione, è stato arrestato più volte. Suo padre è deceduto nel 2001 per non essere riuscito a sopportare le costanti molestie da parte della polizia, e sua figlia Gao Yang, a scuola, ha subito pesanti discriminazioni.

Il 15 dicembre 2006 la polizia lo ha arrestato nuovamente, sostenendo che era stato denunciato per aver distribuito del materiale informativo del Falun Gong. Per evitare ulteriori molestie, Gao e sua figlia sono espatriati in Australia.

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Marito e moglie musicisti perseguitati per la loro fede nella Falun Dafa

Chen Rutang era un violoncellista e primo violino dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Cinese. Sua moglie Chen Ningfang, era una flautista. Entrambi, musicisti affermati, prima di andare in pensione si sono esibiti in tutto il mondo con l’Orchestra Sinfonica Cinese.

Chen ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1995. All'epoca era un fumatore accanito da oltre trent’anni e per i suoi problemi di salute causati dal fumo, la sua famiglia ha cercato in tutti i modi di farlo smettere, ma senza riuscirci.

Una volta ha visto uno dei video delle conferenze tenute dal Maestro Li Hongzhi, sul Falun Gong. Le parole del Maestro hanno toccato il suo cuore e ha deciso di iniziare a praticare. Quella stessa notte Chen non ha pensato minimamente al fumo e il giorno successivo, dopo aver acceso una sigaretta, ha percepito in bocca un sapore sgradevole. Stranito per quanto gli era accaduto, ha provato a fumare diverse marche di sigarette, ma tutte gli lasciavano un cattivo sapore. Da allora non ha più avuto il desiderio di fumare e ha riacquistato la sua salute.

Nel 1999 con l’inizio della persecuzione Chen e sua moglie hanno presentato una petizione al governo per il diritto di praticare il Falun Gong, ma entrambi sono stati arrestati. Loro figlio, anche lui praticante, è stato arrestato e imprigionato per tre anni. La famiglia attualmente vive in America.

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Yue Changzhi, ingegnere aereospaziale e pittrice, arrestata otto volte per aver praticato il Falun Gong

Yue Changzhi, settantaduenne, era un ingegnere aerospaziale presso l'Aeronautica cinese. Non solo era un'eccellente ingegnere, ma anche una rinomata pittrice. Per i suoi meravigliosi dipinti, il suo nome è stato incluso nell’elenco dei cinquecento migliori pittori cinesi. È anche una persona sensibile e generosa; ha donato al fondo per le alluvioni 30.000 yuan (circa 4.000 euro).

Yue Changzhi (a sinistra) e Chen Jinxiao (a destra) con in mano la denuncia presentata contro Zhou Yongkang del Comitato politico e giuridico centrale della Cina

Yue Changzhi sin dalla nascita ha avuto problemi di salute e una vita difficile. Nel 1996 ha iniziato a praticare il Falun Gong e poco dopo ha riacquistato la sua salute. Per la sua fede è stata arrestata otto volte e portata due volte in un centro per il lavaggio del cervello.

Al lavoro è stata spesso attaccata perché praticava la Dafa, e la sua pensione è stata ridotta da 1.300 (circa 168 euro) a 200 yuan (circa 25 euro) al mese.

Nel luglio 2003 è stata condannata a quattro anni da scontare nel carcere femminile di Pechino. Durante la detenzione è stata brutalmente picchiata, privata del sonno e dell’uso del bagno. Un giorno nove persone l’hanno bloccata a terra e l’hanno picchiata violentemente spaccandole qualche dente, poi hanno forzatamente divaricato le sue gambe a 180 gradi e le hanno spinto il collo in avanti, prima di svenire ha sentito fratturarsi alcune vertebre lombari. Dopo aver recuperato i sensi, i suoi aguzzini le hanno domandato «Continuerai a praticare il Falun Gong?». Quando ha risposto che non avrebbe abbandonato la sua fede, hanno ricominciato a torturarla, e la sua colonna vertebrale si è spezzata in altri tre punti. Il suo corpo era ricoperto da enormi lividi rimasti visibili per più di un mese, e poiché non le è stato permesso di riposare e di ricevere alcun trattamento medico, le sue ossa non si sono saldate correttamente e inevitabilmente non è più riuscita a mantenere la posizione eretta. Alla fine la donna è fuggita dalla Cina e attualmente risiede in Australia.

Zhang Cuiyang, pittrice australiana, imprigionata per otto mesi per aver presentato appello per il Falun Gong

Zhang Cuiyang, una pittrice cinese di talento, è emigrata in Australia con suo marito e suo figlio. Nel 1999, quando ha saputo della persecuzione, è andata al consolato cinese di Sydney per consegnare una lettera di appello per la sua fede. Nonostante si fosse presentata nell’ufficio ogni giorno per cinque mesi, i funzionari del consolato non hanno accettato il documento. Quindi in seguito si è recata a Pechino nel tentativo di consegnare la lettera, ma è stata fermata, interrogata e picchiata prima di venire costretta a lasciare la Cina.

Il 5 marzo del 2000 è tornata nuovamente in Cina, ma appena scesa dall’aereo, è stata subito arrestata e portata in prigione, dove è stata incatenata e messa in una cella con alcuni criminali di sesso maschile, i quali sono stati incoraggiati ad abusare fisicamente della donna, e non le è stato permesso di avere alcun contatto con il mondo esterno.

Alla fine, un detenuto che era stato rilasciato, ha scritto una lettera a suo marito e al consolato australiano a Pechino, comunicando dove si trovava la praticante. Dopo diversi mesi, sono riusciti a farla scarcerare. Da quella disumana esperienza, Zhang ha iniziato a dedicare tutto il suo tempo e tutte le sue energie a sensibilizzare le persone alla persecuzione del Falun Gong in Cina.

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