(Minghui.org) Il 20 giugno di quest’anno, nella città di Shuangyashan, due donne sono state arrestate mentre appendevano manifesti informativi sul Falun Gong. Wu Yuexia di sessantadue anni e Wang Yuping di sessantatré anni, sono attualmente detenute nel Centro di detenzione Shuangyashan.

Wu Yuexia, sessantadue anni, residente a Shuangyashan, nello Heilongjiang, è di nuovo in carcere per la sua fede

Questa è la sesta volta che Wu viene imprigionata per la sua fede nel Falun Gong. Anche suo fratello minore, Wu Yueqing, era un praticante ed era stato più volte arrestato e perfino condannato a dodici anni di prigione. A seguito delle torture subite nel carcere di Mudanjiang, i polmoni si erano danneggiati formando all’interno una grande cavità, così il praticante era arrivato a pesare appena 35 chilogrammi circa. È morto a soli trent'anni il 23 dicembre 2007.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica di meditazione che si basa sui principi di Verità,Compassione,Tolleranza e comprende una serie di esercizi lenti e morbidi. Dopo che il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare i praticanti, numerose persone sono state arrestate, detenute e torturate.

Un’insegnante rispettata

Wu Yuexia, insegnante di lingua nel liceo di Shuangyashan, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel dicembre 1998. All’epoca soffriva di mal di testa cronici e dolori alle gambe, per risolvere i quali aveva provato tutti i tipi di farmaci, la medicina popolare e vari sistemi di qigong, ma senza alcun risultato. Appena iniziata la pratica del Falun Gong invece, in meno di venti giorni le malattie sono scomparse.

Seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, è anche diventata più genuina e gentile, sia nella vita familiare che nel lavoro, smettendo di lamentarsi del marito e svolgendo maggiori faccende domestiche. A scuola il suo carico di lavoro era quasi il doppio di quello dei suoi colleghi: insegnava sia nelle classi superiori che in quelle inferiori, senza ricevere alcuna retribuzione extra, ma le sue classi superiori erano classificate tra le migliori della città. Piaceva agli studenti, agli altri insegnanti e ai funzionari scolastici e tutti erano impressionati dai suoi cambiamenti. Molti di loro hanno aderito alla pratica e, con il sostegno della scuola, nelle fredde giornate invernali, facevano gli esercizi al chiuso.

Arrestata e detenuta nei campi di lavoro

Dopo l’inizio della persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, la polizia, i funzionari scolastici e i leader della comunità hanno iniziato a molestare Wu, ed è stata licenziata perché andava a Pechino per fare appello.

Dopo la terza volta che si recava a Pechino per fare appello, la polizia ha cominciato a molestarla così spesso che la praticante si è vista costretta a stare lontano da casa per oltre sei mesi. Nel marzo 2000 è stata arrestata e tenuta al Centro di detenzione di Shuangyashan, dove è stata infetta da scabbia per quattro mesi. Dopo aver fatto uno sciopero della fame per sette giorni, l'ufficiale Zhu Yaru ha ordinato ai detenuti maschi di trascinarla ogni giorno nel corridoio per alimentarla forzatamente.

Il secondo arresto di Wu è avvenuto nel dicembre 2006, durante il quale Chen Zhen dell’ufficio 610 di Baoshan l'ha tenuta nello stesso centro di detenzione per otto giorni. Quando la praticante, per protesta, ha iniziato uno sciopero della fame, i suoi familiari ne hanno chiesto il rilascio e i funzionari hanno estorto denaro alla famiglia in cambio della sua scarcerazione.

Il 28 settembre 2017, alle 6 del mattino, gli agenti dell'ufficio 610 di Baoshan sono però tornati a casa della donna, l'hanno portata via e, senza passare attraverso alcuna procedura legale, l'hanno mandata al campo di lavoro di Xigemu nella città di Jiamusi, dove le guardie le hanno subito ordinato di firmare i documenti di rinuncia al Falun Gong. Wu si è rifiutata e per questo un gruppo di ufficiali si è avventato su di lei e le ha afferrato con forza le mani per obbligarla a firmare i documenti. Un ufficiale l'ha anche colpita alla testa causandole un'emorragia nella parte posteriore del collo, ed è stata poi costretta a fare lavori forzati.

Mentre Wu era nel campo di lavoro, suo fratello Wu Yueqing è stato rilasciato dalla prigione di Mudanjiang con la condizionale medica. L’uomo era stato condannato a dodici anni di reclusione e le sue condizioni di salute hanno continuato a peggiorare, fino alla sua morte avvenuta il 23 dicembre 2007.

Lavaggio del cervello e pene detentive aggiuntive

Nel luglio 2011 Wu è stata arrestata per la quarta volta per aver distribuito materiale relativo al Falun Gong, ed è stata detenuta per quindici giorni nel carcere di Jixian. Siccome si rifiutava di rinunciare alla sua fede, Du Zhanyi e altri funzionari dell’ufficio 610 di Shuangyashan l'hanno segretamente inviata al Centro di lavaggio del cervello di Wuchang.

Illustrazione della tortura: Ammanettata a tubi del riscaldamento

All'interno del centro di lavaggio del cervello, Wu ha subito gravi abusi fisici e mentali. Una volta arrivata lì, infatti, le hanno ordinato di scrivere cinque dichiarazioni di rinuncia alla pratica del Falun Gong, ma poiché si rifiutava, le guardie l’hanno ammanettata a dei tubi del riscaldamento, in una posizione talmente scomoda, che non poteva né sedersi né stare in piedi.

Dopo ventiquattro ore la gamba destra era completamente intorpidita e difficile da muovere. Poiché Wu continuava a rifiutarsi di rinunciare alla sua fede, sei detenuti maschi l’hanno legata, coperto la bocca e spinto la testa verso il basso. Poi qualcuno le ha afferrato la mano per farle firmare i documenti e un detenuto ha letto ad alta voce le dichiarazioni nella cella.

A tutto ciò è seguito un lavaggio del cervello quotidiano, con la visione di video e la lettura di materiale diffamatorio del Falun Gong. Wu ha continuato a rifiutarsi di scrivere articoli per diffamare la sua fede, allora i detenuti le hanno preso la mano con la forza per scrivere tali frasi. Un mese dopo la donna è stata finalmente rilasciata.

Il 14 ottobre 2014, mentre faceva visita ad un altro praticante, Wu è stata nuovamente arrestata da oltre dieci agenti della stazione di polizia di Xiangyang e il giorno successivo l’hanno mandata al Centro di detenzione Shuangyashan e la sera le hanno saccheggiato la casa, sequestrandole i libri del Falun Gong, un ritratto del fondatore, una stampante e il computer.

Il sesto e ultimo arresto della praticante è avvenuto il 20 giugno 2019 e la polizia le ha saccheggiato l’abitazione e ha confiscato il computer del marito.

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