(Minghui.org) Non rinunciando alla sua fede nel Falun Gong, il praticante Zhang Xinhong è stato condannato per la terza volta alla pena detentiva, dopo aver già scontato due condanne precedenti per un totale di quattordici anni e mezzo.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Zhang è un uomo di sessantaquattro anni residente nella città di Hefei, provincia dell’Anhui, e l'8 maggio 2018 è stato arrestato dopo essere stato denunciato per aver parlato con una persona riguardo al Falun Gong. Il 30 maggio di quest’anno è comparso dinanzi al tribunale distrettuale dello Shushan dove, nonostante due avvocati abbiano presentato una richiesta di non colpevolezza, il giudice lo ha condannato a tre anni e quattro mesi alla fine di luglio.

Condanne precedenti

Poiché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong nonostante le persecuzioni, Zhang era stato arrestato alla fine di novembre del 2000 mentre viveva nella città di Wenzhou, provincia dello Zhejiang. È stato quindi incarcerato nel centro di detenzione di Lucheng per quasi un anno prima di essere condannato a dieci anni di prigione alla fine del 2001 e aver scontato un periodo di detenzione nel carcere n. 4 di Zhejiang.

Anche suo padre, un veterano, praticava il Falun Gong, ma fu costretto a rinunciare alla sua fede a causa delle forti pressioni. L'anziano è morto pochi giorni prima che il figlio fosse condannato.

A maggio 2010 Zhang è stato nuovamente arrestato. Allora si era appena trasferito nella città di Hefei, nell’Anhui, e la polizia ha saccheggiato la sua abitazione e l’ha trattenuto nel centro di detenzione n. 1 della città di Hefei ed in un altro centro di lavaggio del cervello per più di un mese.

A dicembre dello stesso anno Zhang è stato processato, ma nessun avvocato lo ha rappresentato: il giudice gli ha semplicemente posto diverse domande e poi ha rinviato il procedimento.

Il 18 febbraio 2011, un agente di polizia ha informato i suoi familiari che il 23 gennaio l’uomo era stato condannato a quattro anni e mezzo e condotto alla prigione n. 4 di Suzhou. Il giudice infatti, non ha mai informato la famiglia riguardo alla condanna o al luogo di detenzione. Inoltre, le autorità carcerarie gli hanno negato le visite dei familiari.

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