(Minghui.org) La task force sulla Cina della Camera dei rappresentanti statunitense (CTF) ha pubblicato un rapporto con le raccomandazioni per contrastare gli attacchi della Cina agli Stati Uniti. Il rapporto raccomanda che “il governo degli Stati Uniti dovrebbe annunciare al pubblico che mira a sconfiggere il Partito Comunista Cinese (PCC)” e che “l'obiettivo dell'America non deve essere la convivenza indefinita con uno Stato comunista ostile, ma piuttosto la fine del monopolio del Partito sul potere”.

Il rappresentante Michael T. McCaul, presidente della task force sulla Cina, presenta il nuovo rapporto durante una conferenza stampa (Fonte foto: The Epoch Times)

Il 30 settembre 2020 i membri della task force sulla Cina hanno tenuto una conferenza stampa e annunciato il loro rapporto di 141 pagine. Il rappresentante repubblicano Michael McCaul, presidente del gruppo di esperti, ha dichiarato: “La più grande sfida generazionale che dobbiamo affrontare oggi è la minaccia del Partito Comunista Cinese (PCC). Come risultato della pandemia di COVID che finora ha ucciso un milione di persone in tutto il mondo e decimato l'economia mondiale, l'America si è resa conto di ciò di cui molti di noi parlano da tempo, ovvero che il PCC è un nostro avversario strategico e che sta facendo di tutto per diffondere il suo inganno e la sua influenza maligna in tutto il mondo”.

“Questo rapporto è il pieno per l'azione bipartisan che il Congresso e l'amministrazione possono intraprendere adesso per affrontare la più grande sfida alla sicurezza nazionale ed economica di questa generazione”.

Nel maggio 2020 quindici rappresentanti della Camera degli Stati Uniti hanno formato la CTF per valutare le minacce poste dal PCC. Le minacce derivano principalmente da sei aspetti: concorrenza ideologica, sicurezza della catena di approvvigionamento, sicurezza nazionale, tecnologia, economia ed energia e competitività. Il rapporto espone 83 risultati chiave e 430 raccomandazioni politiche su come gli Stati Uniti possono combattere meglio la minaccia del PCC.

La CTF ha condotto un ampio sondaggio sugli interessi degli Stati Uniti relativi alla Cina per chiarire la portata e l'urgenza della minaccia del comportamento globale del PCC e sviluppare un piano di risposta specifico e attuabile.

Quanto segue sono alcuni estratti dal rapporto.

“Dall'instaurazione di relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare Cinese (RPC) più di quarant'anni fa, gli Stati Uniti hanno cercato di attirare la RPC nella comunità delle nazioni come un responsabile stakeholder. I leader statunitensi hanno perseguito una strategia di impegno basata sul presupposto che l'espansione delle relazioni economiche bilaterali con la RPC avrebbe fatto progredire l'interesse nazionale degli Stati Uniti e portato il Partito Comunista Cinese (PCC) a cambiare. Questa strategia di impegno ha spesso chiuso un occhio di fronte alle violazioni dei diritti umani, alla cattiva condotta economica, all'aggressione espansionista e alle promesse vuote del PCC, nonché alla profonda dedizione del Partito per un'ideologia comunista ostile che guida questo comportamento maligno. Questa strategia, in poche parole, ha fallito”.

“Solo nell'ultimo anno il PCC ha violato un trattato internazionale e smantellato le libertà civili di Hong Kong; ha continuato la sua repressione delle minoranze etniche, tra cui uiguri e tibetani; ha rafforzato la propria capacità militare, condotto sempre più provocazioni bellicose e violato la sovranità di altre nazioni in mare; si è impegnato in schermaglie mortali per appropriarsi del territorio indiano al confine con la Cina; e ha rivendicato nuovi territori nel Bhutan. Inoltre, mettendo a tacere i medici e reprimendo le informazioni mediche provenienti dal mondo, il PCC ha permesso che un'epidemia locale di un virus si trasformasse in una pandemia globale, uccidendo, ad oggi, quasi un milione di persone e devastando l'economia globale. Questa pandemia ha messo in luce varie vulnerabilità della catena di approvvigionamento degli Stati Uniti, i pericoli dell'eccessiva dipendenza degli Stati Uniti dalla RPC e la necessità di una capacità di produzione medica e tecnologica più solida”.

“Questa serie di segnali di risveglio ha rivelato come l'ideologia del PCC stia minando i principi fondamentali del sistema internazionale e mettendo a rischio la sicurezza e la prosperità degli americani. L'indulgenza e la conformità del PCC e il suo programma oppressivo non sono più un'opzione. Per preservare la democrazia e la libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti devono agire con decisione con i suoi alleati per riprendere l'iniziativa”.

Una raccomandazione chiave della CTF è quella di “valutare se i crimini commessi dal PCC contro gli uiguri equivalgono a genocidio, implementare pienamente le leggi sulle sanzioni emanate in risposta all'azione repressiva di Hong Kong da parte del PCC e intraprendere ulteriori azioni specifiche per rispondere all'intera serie di violazioni dei diritti umani commesse dal Partito, dalla violazione della libertà religiosa al prelievo forzato di organi”.

Raccomanda inoltre di “coordinare una campagna informativa offensiva dell'intero governo per contrastare la macchina di propaganda del PCC utilizzando la verità e i nostri valori per minare le bugie e l'ideologia malefica del Partito”.

Altri estratti sono:

“Garantire che i nostri cittadini siano consapevoli quando guardano o ascoltano media e contenuti di intrattenimento promossi e censurati dal PCC”.

“Gli Stati Uniti e il mondo libero devono comprendere e accettare la realtà della lealtà del PCC all'ideologia comunista, in quanto rivela che il PCC non potrà mai essere un partner affidabile”.

“L'ossessione del PCC per il controllo assoluto significa che le persone libere e le società libere saranno sempre il nemico del Partito”.