(Minghui.org) Il 12 settembre scorso Zhang Tieshan è improvvisamente caduto in coma dopo aver tossito sangue mentre era al lavoro; l’uomo, sessantaquattrenne, è deceduto la sera stessa.

Zhang ha accusato problemi di salute da quando è stato preso di mira, sei mesi prima, per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per la mente ed il corpo perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 13 marzo di quest’anno il praticante, residente nella città di Cangzhou, è stato arrestato nei pressi di una scuola elementare della contea di Qing mentre parlava con alcune persone del Falun Gong.

Il capo dell'ufficio di sicurezza interna della contea di Qing, Wang Zhenfeng, l’ha condotto alla stazione di polizia locale e gli ha sequestrato la moto elettrica; la polizia, inoltre, ha preso le chiavi di casa sua e l’ha messa a soqquadro in sua assenza. Gli sono stati confiscati i libri del Falun Gong, la foto del fondatore del Falun Gong, un computer, una stampante e 7.000 yuan(circa 880 euro) in contanti; finora non è stato fornito alla famiglia un elenco degli oggetti confiscati.

Il 14 marzo, dopo il suo rilascio, Zhang era di cattivo umore, piangeva spesso, parlava raramente, non riusciva a mangiare e a volte tossiva sangue. Ha perso rapidamente peso ed ha cominciato ad avere difficoltà a camminare.

Sebbene si fosse parzialmente ripreso facendo gli esercizi del Falun Gong, alla fine di luglio sentiva nuovamente il peso di un'enorme pressione mentale, infatti Wang, dopo essersi rifiutato di restituirgli i suoi effetti personali confiscati, lo ha minacciato dicendogli: «Il suo caso non è ancora concluso, non abbiamo ancora finito». Zhang è deceduto due mesi dopo.

Non era la prima volta che il praticante veniva perseguitato da Wang.

Il 25 agosto 2010 intorno alle 22:00 Wang guidò un gruppo di agenti e lo arrestò mentre faceva il turno di notte in un supermercato di proprietà di un altro praticante, Li Xueming. Anche Li ed altri tre praticanti, tra cui Ma Qingling, Yao Wei e Bai Suqin, vennero arrestati più o meno nello stesso periodo ed il computer che usava Li nel suo supermercato gli fu confiscato.

La mattina dopo la polizia interrogò Zhang ma, siccome rifiutava di fornire le sue informazioni personali, la polizia ordinò ad un detenuto di prenderlo a schiaffi ripetutamente.

In seguito tutti e cinque i praticanti vennero condannati ai lavori forzati; mentre si trovava nel campo di lavoro di Cangzhou, Zhang tenne uno sciopero della fame e venne sottoposto ad alimentazione forzata. Venne rilasciato per motivi di salute all'inizio di febbraio 2011.