(Minghui.org) Il 10 ottobre, nella piazza del municipio di Sydney, i volontari del Global Service Center per le dimissioni dal Partito Comunista Cinese, hanno organizzato una raccolta firme per “porre fine al PCC”.

In George Street, nonostante l’assenza dei turisti con i loro bagagli a causa del blocco per il virus del PCC, c'erano ancora molti residenti locali che passavano davanti allo stand dei praticanti. Hanno letto gli striscioni, in cui c’era scritto: "Eliminate il demone del Partito Comunista Cinese", "L’insabbiamento del Partito Comunista Cinese sta danneggiando la Cina e il mondo", "Dite no al PCC, per essere al sicuro dal virus del PCC".

I passanti leggono gli striscioni dell’evento "Fine del PCC" a Sydney

Firma della petizione per chiedere la fine del PCC

Studente cosmopolita: «Il mondo dovrebbe unirsi per opporsi all'influenza del PCC»

Emina, una studentessa internazionale, originaria dell'India, ha detto di conoscere quanto è cattivo il PCC, e che il mondo deve affrontare questo importante problema. Aveva programmato di tornare in India, ma la pandemia l’ha costretta a non viaggiare.

Ha aggiunto: «La diffusione del virus colpisce il mondo intero, quindi dobbiamo costringere il PCC a fermare ciò che sta realizzando nel mondo. Tutte le persone dell’intero pianeta dovrebbero unirsi e resistere alla sua influenza. Voi oggi state sostenendo una buona e importante verità, in quanto consente a più persone di riconoscere la natura malvagia del PCC».

Residente a Sydney: «Mi piace chiamarlo "il virus del PCC!"»

David, un residente di Sydney, ha detto che il PCC ha comprato l'OMS per favorire l’occultamento della pandemia

David ha firmato la petizione proprio nei primi minuti in cui è iniziato l'evento informativo. Ha subito capito i motivi che hanno spinto i praticanti a diffondere la verità sulle malvagità perpetrate al popolo degli uiguri, da parte del regime comunista.

Inoltre ha affermato che guarda spesso "Focus on China"; si tratta di un canale YouTube ospitato dalla New Tang Dynasty TV. È venuto a sapere che il PCC pratica il prelievo degli organi da prigionieri di coscienza ancora in vita, e in particolare dai praticanti del Falun Gong, in quanto sono il gruppo più numeroso.

Ha aggiunto: «Mi piace che la pandemia venga definita “il 'virus del PCC”».

Peter è un altro residente locale, e ha confessato che ingenuamente pensava che la provenienza degli organi fosse da attribuire a donatori volontari, ma alcuni amici cinesi gli hanno riferito che non erano su base volontaria, ma da prelievi forzati da prigionieri di coscienza.

Ha, quindi incoraggiato i praticanti: «Dobbiamo condannare questo comportamento malvagio. State facendo una grande cosa oggi! Sono felice di vedervi!».

«I miei amici cinesi seguono, con molta attenzione, il disumano prelievo di organi da persone ancora in vita»

“I miei amici cinesi seguono, con molta attenzione, il disumano prelievo di organi da persone ancora in vita”

Un uomo, che all’apparenza sembrava di etnia cinese, si è avvicinato sul banco in cui era riposto il materiale informativo e ha chiesto alcuni volantini per i suoi amici cinesi. Ha affermato di essere nato fuori dalla Cina e di parlare poco la lingua madre, ma nonostante ciò ha molti amici cinesi che seguono, con molta attenzione, il disumano prelievo di organi da persone ancora in vita.