(Minghui.org) Il 27 settembre, un residente della contea di Qishan, nella provincia dello Shaanxi è stato arrestato e messo in isolamento per aver praticato il Falun Gong, una disciplina che coltiva mente e corpo che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

I genitori di Liu Hongshu, entrambi ottantenni e conviventi, durante la retata in casa, sono stati terrorizzati dalla polizia, che gli ha confiscato anche numerosi libri del Falun Gong e materiale correlato.

Poiché Liu si è sempre preso cura dei suoi genitori e del fratello minore, che ha una malattia cronica, negli ultimi anni il suo arresto e la sua detenzione, hanno lasciato la sua famiglia in grande difficoltà. Sua madre sta rapidamente perdendo la vista e suo padre è in cattive condizioni di salute, poiché si sta ancora riprendendo da un recente intervento chirurgico.

L’uomo cinquantenne, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1999. Non molto tempo dopo aver conosciuto questa via di coltivazione, le sue lesioni cerebrali e le altre condizioni che si sono verificate dopo l'incidente d'auto che ha subito il 31 marzo 1989 sono guarite.

Nel luglio 1999 data di inizio della persecuzione del Falun Gong, lavorava presso una casa editrice nella provincia dello Xinjiang. In quel periodo, dopo che la polizia locale lo trovò a diffondere informazioni sul Falun Gong, è stato arrestato, licenziato e indirizzato in un campo di lavoro forzato.

Nel luglio 2013, ha presentato una denuncia contro le autorità dello Xinjiang per averlo perseguitato, per poi essere stato arrestato e inviato nel Centro per il lavaggio del cervello di Zaoshu nella città di Hanzhong, provincia dello Shaanxi. Nel centro rieducativo le guardie hanno tentato di fargli pressione affinché rinunciasse alla sua fede, ma lui per protestare contro la persecuzione subita, ha iniziato uno sciopero della fame. In seguito poi è stato rilasciato.

Il 25 marzo 2014, si è trasferito fuori città per trovare un lavoro. Durante il periodo in cui non era a casa, la polizia locale ha molestato i suoi genitori costringendoli a firmare un’autorizzazione che gli permetteva di confiscare gli effetti personali del figlio. Entrambi i genitori erano terrorizzati e congelati dalla paura. Uno di loro a causa di ciò si è ammalato gravemente per un lungo periodo di tempo. Liu dopo aver sentito dell’incidente ha presentato una denuncia contro gli agenti, ma le autorità si sono rifiutate di accettarla.

Il 23 ottobre 2017, mentre si recava nella provincia del Zhejiang per un'opportunità di lavoro, l'autobus su cui si trovava è stato fermato nella contea di Xixia, provincia dell’Henan. La polizia ha controllato i documenti di identità di oltre cento passeggeri. Dopo aver scannerizzato il suo documento d'identità, risultava essere già segnalato perché praticante del Falun Gong. Gli agenti hanno così perquisito il suo bagaglio, lo hanno ammanettato e durante la notte lo hanno portato al Dipartimento di polizia. Durante il tragitto, non gli è stato permesso neanche di usare il bagno.

All’arrivo al Dipartimento, la polizia lo ha perquisito di nuovo e lo ha picchiato. È stato chiuso a chiave e costretto a restare a terra per tutta la notte. Due agenti sono stati assegnati per sorvegliarlo. Il giorno dopo è stato interrogato e gli sono state raccolte con forza le impronte digitali e un campione di sangue. Nel pomeriggio dopo essere stato costretto a sottoporsi a un esame fisico, è stato mandato in un centro di detenzione.

Il giorno del suo arresto ha iniziato uno sciopero della fame, ma tre giorni dopo è stato nutrito con la forza. La sua bocca era gravemente ferita e continuava a sanguinare. Solo allora gli agenti hanno interrotto l'alimentazione forzata.

Il 28 ottobre, la polizia della sua città natale, dopo essere stata informata del suo arresto dalla polizia dell’Henan, si è recata sul posto. Lo ha preso in custodia, confiscandogli anche i suoi tre libri del Falun Gong, tre schede di memoria per cellulari e 1.000 yuan (circa 130 euro) in contanti che aveva con sé.