(Minghui.org) Dopo aver scontato oltre un anno di carcere, una donna di Wuhan è stata nuovamente condannata a tre anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 30 luglio dello scorso anno, la cinquantaseienne Liang Xiangjiao stava studiando gli insegnamenti del Falun Gong assieme ad altri praticanti nell'appartamento in affitto della cognata di Ai Xiaojiao. Verso le 19:00 diversi agenti in borghese, pedinando il nipote quindicenne di Ai (figlio di sua cognata) fino alla porta, hanno fatto irruzione in casa. La polizia ha perquisito l'appartamento, confiscando tutti gli oggetti legati al Falun Gong, quindi ha arrestato tutti i praticanti, tra cui Liang, Ai, Tian Taojiao e Zheng Youqiao.

La sera stessa sul tardi anche la cognata di Ai, che non pratica il Falun Gong, è stata arrestata appena rientrata a casa dal lavoro.

Zheng, una delle persone arrestate e parente di Liang, ha iniziato a praticare non molto tempo fa. Aveva una disabilità alle gambe, ma le sue condizioni sono migliorate dopo aver imparato il Falun Gong ed è stato in grado di prendersi nuovamente cura di sé.

Il giorno dopo il loro arresto, tutte e cinque le persone, residenti a Wuhan, sono state condotte al ‘primo centro di detenzione di Dongxihu. La cognata di Ai ed altri tre praticanti sono stati rilasciati rispettivamente dopo cinque e quindici giorni, mentre Liang è rimasta in custodia.

Il 30 settembre scorso il tribunale distrettuale di Hanyang, che aveva inizialmente previsto di ascoltare il suo caso alle ore 18.00, lo ha in seguito spostato alle ore 15.00. Quando i suoi familiari si sono recati in tribunale, è stato detto loro che alcune attrezzature dell'aula erano guaste e l'udienza è stata annullata.

Il tribunale ha poi riprogrammato l'udienza alle 14:30 del 19 ottobre. Liang è stata condannata a tre anni.

Questa è la seconda volta che la donna viene condannata dallo stesso tribunale per via della sua fede. In precedenza aveva già scontato un anno in un campo di lavoro forzato e cinque anni di prigione.

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