(Minghui.org) L’armonia e la pace sono molto apprezzate nella cultura tradizionale cinese. Ciò include la relazione tra gli esseri umani e il divino, gli uomini e la terra e le relazioni interpersonali.

Nei tempi antichi tra la gente esisteva l’odio. Tuttavia, invece di rafforzarlo, le persone venivano incoraggiate a superarlo e a trattare gli altri con compassione. Ne è un esempio Xuanzang, un monaco della dinastia Tang che andò in India alla ricerca di una scrittura di Buddha. Come il prototipo del monaco Tang nel “Viaggio in Occidente”, anche lui nella vita reale incontrò molti ostacoli lungo la strada dell’illuminazione spirituale. Una volta dei banditi lo catturarono. Poiché i ladri progettavano di bruciarlo durante la loro cerimonia di adorazione, Xuanzang, invece di provare odio per loro pregò sinceramente di poter ritornare nella prossima vita per salvarli.

La compassione di Xuanzang commosse le divinità. All’improvviso un forte vento sradicò gli alberi, lasciando i ladri a bocca aperta. Ispirati dalla sua compassione e determinazione smisero di commettere cattive azioni e divenirono delle brave persone.

Questa tradizione di essere compassionevoli verso gli altri è scomparsa da quando la Cina continentale è stata occupata dal Partito Comunista Cinese PCC, la cui cultura centrale si basa sulla violenza e sulle bugie. Per distruggere la tradizione provocando l’odio nel pubblico in generale, il regime ha istigato i contadini a rivoltarsi contro i proprietari terrieri, gli studenti contro gli insegnanti, i figli contro i genitori e i cinesi contro i paesi occidentali come gli Stati Uniti. È stato un completo lavaggio del cervello, dall’istruzione ai media, all’intrattenimento e alle attività quotidiane.

Dopo generazioni di bugie e brutalità da parte del PCC, la Cina è diventata ciò che vediamo oggi.

Pro-America o anti-America

Nel gennaio 1979, durante la sua visita negli Stati Uniti, Deng Xiaoping ha detto: “Guardando indietro agli ultimi decenni, possiamo vedere che qualsiasi Paese che va d’accordo con gli Stati Uniti, ora è ricco”. Questa osservazione era in netto contrasto con la lunga propaganda anti-americana del PCC risalente alla guerra di Corea.

Nel giugno 1950, con l’approvazione dell’Unione Sovietica, la Corea del Nord ha invaso la Corea del Sud per promuovere i suoi programmi comunisti. Sebbene Joseph Stalin avesse ordinato a Mao Zedong e all’esercito del PCC di unirsi alle truppe nord coreane per contrastare i soldati americani in Corea del Sud, il pubblico in Cina non ha sostenuto questa idea per diversi motivi.

Prima di tutto, a differenza di altri Paesi occidentali, gli Stati Uniti non avevano concessioni in Cina, né erano scoppiate guerre tra questi due Paesi. In effetti i piloti americani delle Tigri Volanti hanno aiutato i cinesi a combattere l’invasione dell’esercito giapponese. Oltre a lanciare il Peking Union Medical College Hospital e la Yenching University, gli Stati Uniti hanno anche sponsorizzato le migliori scuole, college e ospedali in Cina. Per cercarne il sostegno, nel 1943 Mao Zedong scriveva: “Lunga vita al 4 luglio! Lunga vita all’America democratica!”.

In secondo luogo molte persone non hanno capito perché la Cina avrebbe dovuto aiutare la Corea del Nord, che dopo tutto, una volta aveva aiutato il Giappone durante l‘invasione della Cina.

Per aprire la strada dell’invio di soldati cinesi e seguire le istruzioni di Stalin il PCC, a partire dal 1951, aveva lanciato una massiccia campagna diffamatoria contro gli Stati Uniti. In un opuscolo pubblicato dal Dipartimento di propaganda cinese intitolato: “Come vedere gli Stati Uniti (schema della propaganda)”, che elencava i seguenti tre punti: 1) I cinesi dovrebbero odiare gli Stati Uniti, perché sono il nemico mortale della Cina; 2) I cinesi dovrebbero disprezzare gli Stati Uniti perché è un Paese corrotto e imperialista; 3) I cinesi dovrebbero disdegnare gli Stati Uniti perché è come una tigre di carta che può essere facilmente sconfitta.

I mezzi di informazione in Cina hanno seguito da vicino le linee guida della propaganda. Tra il 1951 e il 1954, il ‘People Daily” ogni mese pubblicava fino a 20.000 parole di propaganda sulla guerra in Corea. Altre forme comprendevano la letteratura, i cartoni animati, l’arte e le canzoni che calunniavano completamente gli Stati Uniti. Inoltre, sebbene il PCC oggigiorno proibisca essenzialmente tutte le forme di dimostrazione, allora aveva mobilitato più di 186 milioni di persone per partecipare a manifestazioni su larga scala a livello nazionale, come ad esempio il 1° maggio 1951. Se in quel periodo includessimo altre attività precedenti a quella data, più della metà della popolazione cinese avrebbe partecipato ai raduni contro gli Stati Uniti.

Simile alla disinformazione di altre campagne politiche, il PCC ha incorporato strategicamente il patriottismo con le campagne anti-americane. All’epoca uno slogan popolare recitava: “Amare il nostro Paese significa contrastare gli Stati Uniti, solo contrastando gli Stati Uniti si può davvero amare il nostro Paese”.

Andiamo avanti di 20 anni. Nel 1972, quando i giornali hanno pubblicato la foto di Mao che stringeva la mano a Richard Nixon, noto ai cinesi come “capo dell’imperialismo americano”, molte persone sono rimaste sbalordite e non riuscivano a capire come, durante il periodo della guerra in Corea, Mao avesse potuto stringere la mano a un nostro nemico. Tutti hanno pensato che la foto fosse una bufala.

Il consigliere dell’amministrazione statunitense Miles-Yu ha spiegato che a differenza dei Paesi occidentali che seguono dei principi, il PCC non ha veri alleati. Anche se gli Stati Uniti hanno aiutato la Cina a entrare nel WTO e a diventare la seconda entità economica del mondo, ogni volta che la loro relazione devia dalla traiettoria del PCC, il Partito lancia campagne di propaganda sostenendo che: “Gli Stati Uniti sono il nemico numero uno della Cina”.

È chiaro che il PCC fa il doppio gioco e a seconda delle sue esigenze diventa “Pro-America o anti-America”.

Lotte di classe contro proprietari terrieri, intellettuali e familiari

Il PCC, da quando è salito al potere, ha lanciato numerose campagne politiche mettendo gruppi di cittadini gli uni contro gli altri.

In particolare i movimenti politici che includevano la riforma agraria (1948 - 1950), la campagna (Tre-contro e anti-cinque, che prendeva di mira i capitalisti nelle aree urbane, dal 1951 al 1952), la campagna Anti-Rights, (contro gli intellettuali, 1957-1959), la Socialist Education (Siqing, in campagna, spesso considerata una prova per la Rivoluzione Culturale, 1963 - 1965), la Rivoluzione Culturale (lo sradicamento della cultura tradizionale, 1966 - 1976), il massacro di Piazza Tienanmen (1989) e la persecuzione del Falun Gong (1999 - fino ad oggi).

Circa 80 milioni di persone hanno perso la vita a causa di queste campagne. Lanciandole a ondate dall’alto verso il basso, il PCC ha fatto il lavaggio del cervello alle persone affinché diventassero dei servi autodisciplinati che a causa della paura per la propria incolumità seguivano la linea del Partito. Il PCC ha così installato con successo nei pensieri delle persone i suoi elementi di odio che spesso si manifestano in violenza e inganno.

Odio verso i proprietari terrieri

Prima del 1949 i proprietari terrieri svolgevano un ruolo fondamentale per l’economia e l’istruzione locale. Assumevano braccianti agricoli e li pagavano equamente, stabilendo così tra di loro un rapporto di reciproco vantaggio.

Il PCC, per crescere, espandersi e prendere il potere, ha etichettato questo rapporto come “lotta di classe”, descrivendo i braccianti agricoli come persone oppresse dai proprietari terrieri. Nel 1949, dopo essere salito al potere, il PCC ha mobilitato i lavatori per attaccare i proprietari e rubare loro le terre e liberarle.

Negli anni successivi il PCC le ha sequestrate e le ha distribuite tra i lavoratori, poi ha chiesto alla gente di ringraziare il Partito e di arruolarsi come soldati per consolidare il successo. Di conseguenza molte persone si sono unite alla guerra di Corea (1950 - 1953) sia di propria volontà che involontariamente, diventando carne da macello per il comunismo.

Tuttavia questa situazione non è durata troppo a lungo. Nel 1953 è stato adottato il sistema delle cooperative contadine e quando nel 1958 la Comune Popolare è stata implementata, tutte le terre distribuite in precedenza sono state ritirate dal PCC.

Odio verso gli intellettuali

Il PCC, sopravvivendo con la violenza e le bugie, non può tollerare i pensieri indipendenti degli intellettuali. Nel 1956 Mao incoraggiava gli intellettuali a parlare come piaceva loro, affermando che il Partito avrebbe ascoltato umilmente anche opinioni diverse. Nel 1957, tuttavia, ha cambiato idea e ha iniziato a perseguitare chiunque avesse fatto osservazioni contro il Partito.

Nel 1966 Chen Boda, segretario di lunga data di Mao e quarta persona più potente del PCC, aveva scritto una serie di articoli rivolti agli intellettuali, che a quel punto erano stati formalmente attaccati insieme ai proprietari terrieri e ad altre categorie come nemici dello Stato.

Odio verso i membri della propria famiglia

L’obbedienza familiare e filiale sono parti cruciali della cultura tradizionale cinese. Tuttavia il PCC sostiene che “il Partito si prende cura di te più che i tuoi genitori” e che “dovremmo trattare i nemici senza pietà con freddezza come se fosse inverno”.

Tali racconti hanno ulteriormente spinto l’odio a un nuovo livello. Nel 1970, dopo che Fang Zhongmou aveva fatto dei commenti criticando Mao, sostenendo Liu Shaoqi un altro leader del PCC, suo figlio di 16 anni Zhang Hongbing l’ha denunciata alle autorità e nella sua lettera ha scritto: “Abbasso la controrivoluzionaria Fang Zhongmou! Fang dovrebbe essere giustiziata!”

Come previsto, Fang è stata giustiziata e Zhang considerato un eroe. Solo nel 1979, quando è finita la Rivoluzione Culturale, sono stati resi noti molti di questi assurdi incidenti. Zhang, rendendosi conto del suo peccato, ha scritto: “In questo mondo, l’amore di una madre è la cosa più grande, l’umanità è la più importante”.

Zhang Hongbing si è rammaricato di aver causato a 16 anni la morte di sua madre

Le bugie e l’odio continuano

Quando la Rivoluzione Culturale è passata, per alleviare la rabbia pubblica il PCC ha ammesso che era stato un errore, ma senza mai identificare la causa principale e le bugie e l’odio sono continuate.

Nel 1989, per mobilitare i soldati e sopprimere il movimento democratico degli studenti, il PCC ha realizzato dei video che ritraevano gli studenti come criminali che bruciavano i mezzi militari e i soldati. Tale inganno ha innescato un odio intenso da parte dei soldati che hanno messo in atto il massacro di Piazza Tienanmen che gli era stato ordinato.

Tra tutte le campagne politiche del PCC, una delle peggiori e più grandi è la persecuzione del Falun Gong, una pratica di meditazione basata su principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Dopo aver sofferto innumerevoli dolori, sia fisicamente che mentalmente, tante persone sono rimaste molto toccate dai profondi insegnamenti del Falun Gong. La loro ritrovata salute e la rinnovata speranza di vita, li ha ulteriormente convinti che il Falun Gong fosse il modo migliore per aiutarli a riconnettersi con la cultura tradizionale cinese e vivere una vita pacifica e appagante.

Anche i media della Cina continentale avevano numerosi rapporti positivi sul Falun Gong, prima che il PCC nel 1999 lanciasse la persecuzione della pratica. Nel 1998 un sondaggio con quasi 35.000 partecipanti ha concluso che il 98% dei praticanti intervistati aveva sperimentato benefici per la propria salute. Tuttavia, nel luglio 1999, per mantenere l’ideologia comunista dell’odio e delle bugie, l’ex leader del PCC, Jiang Zemin ha ordinato la persecuzione della pratica.

Simile alle campagne precedenti, il PCC ha inventato innumerevoli menzogne e prodotto numerosi materiali di propaganda per calunniare il Falun Gong. Tra questi, la sua messa in scena dell’incidente dell’autoimmolazione di piazza Tienanmen e i cosiddetti “1.400 morti” che hanno ingannato innumerevoli cinesi.

I casi sono stati inventati in vari modi. Ad esempio, Zhang Haiqing una volta è andato all’ospedale dell’università medica di Pechino per curare la sua spondilite anchilosante. In quel momento c’erano molte persone in fila che stavano aspettando di essere curate. Un giornalista della televisione centrale cinese di proprietà dello stato si è presentato dicendo che chiunque fosse stato disposto a testimoniare contro il Falun Gong avrebbe avuto la priorità sugli altri e la metà delle loro spese mediche sarebbe stata coperta dal governo. Zhang è caduto nella trappola e ha affermato che la sua gobba era stata causata dalla pratica del Falun Gong.

Sebbene questa fosse un’affermazione fraudolenta e che anche le persone intorno a Zhang sapessero che non era un praticante, la sua storia è stata largamente diffusa attraverso i media e usata per diffamare il Falun Gong. D’altra parte, in seguito, sua moglie si è lamentata del fatto che la CCTV non l’avesse aiutato a coprire le spese mediche come aveva promesso.

She Zengshan, residente nella contea di Mengyin, nella provincia di Shandong, aveva una figlia con una cardiopatia congenita, in seguito alla quale è morta. Nel suo quartiere lo sapevano tutti. Ma i funzionari di Mengyin, per compiacere ai loro superiori, hanno preparato dei documenti falsi, affermando che sua figlia era una praticante del Falun Gong e che era morta dopo aver rifiutato di prendere le medicine.

Quando i funzionari hanno chiesto a She di testimoniare davanti ad una telecamera leggendo i materiali che avevano preparato, egli si è rifiutato di farlo perché non voleva mentire. I funzionari del municipio hanno assunto delle persone e per tre giorni lo hanno picchiato e torturato. Alla fine ha ceduto e ha seguito le istruzioni.

Questi sono solo alcuni esempi delle innumerevoli bugie fabbricate dal PCC e propagate da un gran numero di organi di stampa che hanno ingannato generazioni di cinesi. Con il globale aumento dell’influenza del PCC, queste menzogne si sono diffuse a livello globale, ingannando il mondo intero.