(Minghui.org) Un uomo di settantacinque anni è stato condannato a una seconda pena detentiva per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 9 marzo dell’anno scorso il signor Xia Zhongzhi, della contea dell’Huaiyang, provincia dello Henan, è stato arrestato per aver dato delle informazioni sul Falun Gong a Cheng Weifeng, un ufficiale dell'Ufficio di sicurezza interna, e per averlo esortato a non partecipare alla persecuzione istigata dal governo verso i praticanti del Falun Gong. L’ufficiale di Polizia si è rifiutato di ascoltare e ha comunque arrestato l’uomo. Cheng e gli altri ufficiali prima di ammanettarlo lo hanno torturato calpestandolo con i piedi.

Più tardi, durante la giornata, si sono recati presso la sua abitazione, saccheggiandola, alla ricerca di materiali inerenti alla pratica. Sono stati confiscati libri e altri materiali sul Falun Gong.

Xia è stato condannato a tre anni e mezzo ed ora è incarcerato nella prigione di Xinmi. La sua famiglia non può fargli visita.

Questa è la seconda volta che viene condannato per la sua fede. In precedenza era stato arrestato il 26 giugno 2014, insieme ad altri dieci praticanti dallo stesso ufficiale Cheng.

Il praticante è stato condannato a tre anni nella prigione di Xinmi. Ha subito varie torture, sia nel centro di detenzione che nella prigione, per essersi rifiutato di abbandonare la sua fede.