(Minghui.org) Il 21 giugno scorso un cinquantaquattrenne della città di Kunming è stato mandato nella prigione numero uno della provincia dello Yunnan, dopo che il suo appello contro una condanna di sei anni, subita per la sua fede nel Falun Gong, è stato respinto dal tribunale intermedio di Kunming.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione, perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 23 agosto dello scorso anno il signor Li Wenbo è stato arrestato in seguito alla denuncia subita per aver eseguito gli esercizi del Falun Gong in pubblico. La polizia ha perquisito la sua casa, oltre a quella di sua madre, confiscando molti dei loro averi. Quando la polizia ha portato Li davanti casa di sua madre per la perquisizionel’ha ammanettato, trascinato fuori dall'auto della polizia e gettato a terra. Dopo il suo arresto è stato portato nel centro di detenzione della contea di Jinning.

Il 18 dicembre dello scorso anno, Li è stato processato dal tribunale distrettuale di Xishan. Quattro dei suoi familiari sono stati autorizzati a partecipare all'udienza. Poco dopo il giudice lo ha condannato a sei anni di reclusione. La condanna a sei anni è stata raggiunta dopo aver considerato una precedente condanna a cinque anni emessa nel 2019, per la quale Li doveva ancora affrontare il processo di appello e scontare la sua pena.

Condannato a cinque anni nel 2019

Li ha scritto due lettere alle autorità, rispettivamente a gennaio e febbraio 2018, chiedendo la rimozione dei manifesti di propaganda contro il Falun Gong esposti nel suo quartiere e la restituzione della multa di 10.000 yuan (circa € 1280) pagata per via della sua fede.

Il 17 maggio 2018, invece di prendere in considerazione le sue richieste, l’hanno arrestato ed inviato al centro di detenzione di Jinning. Li, durante la detenzione, ha sviluppato un'emorragia gastrointestinale con la perforazione di organi cavi, ostruzione intestinale e grave anemia. Il 2 novembre 2018, dopo quasi sei mesi di detenzione, è stato rilasciato su cauzione.

Il 23 maggio dello scorso anno, Li è comparso davanti il tribunale distrettuale di Xishan. Il giudice che ha presieduto l’udienza, Deng Rui, prima di incominciare ha comunicato all’avvocato di Li che solo cinque membri della sua famiglia erano autorizzati a partecipare alla sessione. Il giudice Deng ha ordinato al pubblico ministero Kuang Judan di leggere le lettere dell’imputato durante l'udienza. Kuang, nonostante la richiesta del giudice, ha letto solo metà di una lettera rifiutando di continuare.

A luglioil giudice Deng ha condannato Li a cinque anni. Nel verdetto non ha menzionato il contenuto delle lettere, ma ha spiegato in dettaglio come l’imputato avesse presentato le lettere alle autorità.

Li dopo la sentenza è rimasto libero su cauzione. Il 23 agosto dello scorso anno, quando è stato nuovamente arrestato, ha presentato ricorso, ma era ancora in attesa di verdetto.

Dopo il suo ultimo arresto il tribunale distrettuale di Xishan lo ha condannato a sei anni, includendo anche la condanna precedente di cinque anni, che non aveva ancora scontato. Successivamente Li ha presentato ricorso al tribunale intermedio della città di Kunming, che ha presto deciso di respingerlo.

Lavoro forzato e prima pena detentiva

Nel 2005, prima del suo ultimo mandato, Li è stato condannato a tre anni di lavori forzati. Durante questo periodo ha avuto problemi di vista, ha perso sei denti e, a causa degli abusi subiti nel centro di detenzione dello Yunnan, ha riportato una cicatrice lunga otto pollici sulla gamba sinistra. Nel campo di lavoro forzato numero due della provincia il suo mandato è stato prorogato di tre mesi a causa della sua fede incrollabile.

Nel 2009, è stato nuovamente arrestato, solo un anno dopo essere stato rilasciato e condannato a cinque anni di prigione. Le guardie l’hanno picchiato, insultato verbalmente e appeso per le manette. A causa delle torture subite ha sviluppato un’infiammazione ed un’ulcera nell'esofago, oltre ad un grave problema allo stomaco.

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