(Minghui.org) Il 27 dicembre Katherine Combes, direttrice del quotidiano del Montana Flathead Beacon, ha pubblicato un articolo intitolato “Severing Ties with the Chinese Communist Party” (Eliminare i legami con il Partito Comunista Cinese).

Combes ha espresso che durante la pandemia il Partito Comunista Cinese (PCC) sta mentendo ancora di più e facendo molta disinformazione. Ma, sebbene ora molte persone sanno che il PCC ha represso le persone “che hanno cercato di avvertire il mondo sulla gravità della pandemia”, in Cina esiste un’altra repressione meno nota.

“La Cina perseguita le persone che vogliono dire la verità e ritenere i loro leader responsabili [della pandemia]. Anche i credenti come cristiani, praticanti del Falun Gong, uiguri e tibetani vengono perseguitati con il lavaggio di cervello, tortura e uccisione, come il prelievo forzato di organi a scopo di lucro, una pratica approvata dallo Stato”.

Ma la soppressione della libertà religiosa non è l’unico problema del PCC. Ruba anche la proprietà intellettuale e i posti di lavoro nel settore manifatturiero dagli Stati Uniti attraverso “la menzogna, l’inganno e lo spionaggio. Il comunismo si sta infiltrando in così tanti aspetti della nostra cultura che non ce ne rendiamo conto e gli Americani stanno rapidamente perdendo la loro indipendenza. È ora che ci risvegliamo, che prendiamo le distanze dal PCC e ci battiamo per i diritti umani e la verità”.

La Combes ha spiegato che nonostante le attuali elezioni americane sembrino un conflitto tra “destra/sinistra, liberale/conservatore e repubblicano/democratico”, in realtà si tratta di una scelta tra “valori comunisti e valori americani”.

Abbiamo goduto a lungo delle nostre libertà mentre il PCC ha strategicamente indottrinato il comunismo nelle nostre vite. Non è necessario scavare troppo a fondo per rendersene conto”, ha spiegato.

Alla fine, la direttrice del Flathead Beacon ha concluso che “il coronavirus ha portato alla luce la natura orribile del PCC. In realtà il vero virus è il PCC. È malvagio e dobbiamo ritenerlo responsabile dei suoi crimini contro l’umanità”.