(Minghui.org) Il 2 ottobre scorso Yang Chuanhou, residente della città di Suihua, provincia dell’Heilongjiang, è stato rilasciato dopo aver scontato un periodo di due anni per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Recentemente ha raccontato il suo calvario in un articolo presentato a Minghui.org.

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Nel pomeriggio del 3 ottobre 2018 sono stato arrestato insieme ad altri quattro praticanti, la signora Wang Fang, la signora Bai Xia, la signora Zhao Tingting e la signora Wang Fuhua, siamo stati denunciati dopo aver parlato del Falun Gong con delle persone. Poi ci hanno portati alla stazione di polizia di Beianxiang, dove gli agenti ci hanno interrogato e chiesto di conoscere i nostri indirizzi e le fonti del nostro materiale per la distribuzione. Nessuno di noi ha risposto alle loro domande.

In seguito hanno comunicato i nostri casi all'Ufficio di Sicurezza Nazionale della Contea del Lanxi. Mentre ci stavano trasferendo al Dipartimento di Polizia, ho cercato di chiarire i fatti sul Falun Gong a Zhang Tao, il direttore dell'Ufficio di Sicurezza Interna, e l'ho esortato a non partecipare alla persecuzione. In risposta ho ricevuto uno schiaffo, facendomi sanguinare le orecchie e in seguito mi hanno anche strappato un dente.

Al dipartimento, ci hanno rinchiusi e fatto sedere su delle sedie di ferro per l’interrogatorio, durato tutta la notte sino all'alba. Dopo averci dato quindici giorni di detenzione, siamo stati portati nel carcere del Lanxi, dove gli agenti mi hanno interrogato di nuovo, e mi sono rifiutato di obbedire e di firmare i documenti.

Dopo quattordici giorni sono stato trasferito al carcere penale, e la sera sono stato portato in un altro centro di detenzione, dove i detenuti mi hanno versato dell’acqua fredda sui vestiti per quasi un'ora, prima di iniziare a picchiarmi e ad abusare di me verbalmente. Mi hanno anche detto di maledire il fondatore del Falun Gong e di lodare il Partito comunista cinese. Ho gridato: «La Falun Dafa è buona» e «il Partito comunista cinese è cattivo». I detenuti mi hanno torturato per circa un'ora, ma non mi sono arreso. Le botte mi hanno causato ferite dappertutto, soprattutto nella cassa toracica. Non sono riuscito a dormire su un fianco per due mesi.

Il giorno dopo, Zhang Tao e un altro ufficiale, Liu Tong, sono venuti a interrogarmi di nuovo. Hanno cercato di costringermi a fornire informazioni false per incastrare altri praticanti. Mi sono rifiutato di firmare i documenti che avevano preparato.

Ho tenuto uno sciopero della fame per più di venti giorni per protestare contro la persecuzione. In seguito ho avuto problemi di bassa pressione sanguigna e il mio corpo ha avuto le convulsioni e sono entrato in coma e portato in ospedale per la rianimazione. Dopo dieci giorni sono stato riportato al centro di detenzione, dove Yang Bo il capo della Divisione di sicurezza interna della provincia dell’Heilongjiang, mi ha chiesto se ero un coordinatore e se conoscevo praticanti di altre città. Dopo che mi sono rifiutato di rispondere alla sua domanda, è tornato altre quattro volte per interrogarmi. Ogni volta che veniva, ero costretto a sedermi su una sedia di ferro.

Durante l'interrogatorio ho avuto diversi episodi simili ad un infarto e ho perso la capacità di parlare in modo razionale. Solo allora gli agenti se ne sono andati.

Un detenuto di nome Zhang Jinfeng mi ha picchiato, ferendomi alle ginocchia e ai polpacci, non ho potuto camminare per due mesi. Un altro detenuto, Mou Lixin mi ha detto di pulire il bagno, ma io mi sono rifiutato. Un assassino ha cercato di picchiarmi, mi sono lamentato con le guardie e l'hanno trasferito.

Tre mesi dopo sono stato trasferito al centro di detenzione di Anda, e trattenuto lì per dieci mesi. I detenuti spesso mi picchiavano e abusavano di me verbalmente, una volta mi fecero sanguinare la testa. Sono stato costretto anche a sedermi su un piccolo sgabello senza muovermi e per più di otto mesi ho avuto la febbre, la tosse e vomitato sangue. Il mio peso è sceso da quasi 200 libbre (circa 91 chilogrammi) a 120 libbre (circa 55 chilogrammi). Durante la mia detenzione nonostante la mia grave miopia, le guardie mi hanno tolto gli occhiali, e questo ha causato molti disagi alla mia vita quotidiana.

Durante questo periodo, la polizia ha sottoposto i nostri casi alla Procura. Quando il procuratore è venuto a farmi delle domande, gli ho detto come la polizia aveva costruito delle prove contro di noi.

Il tribunale ci ha poi condannati tutti e cinque a due anni di prigione con una multa di 10.000 yuan (circa 1.260 euro). A mia moglie Song Hongwei, che è stata arrestata il 10 ottobre 2018 le è stato dato un anno e mezzo di pena per aver chiesto il mio rilascio. La signora Gao Jinshu arrestata insieme a mia moglie, è stata condannata ad un anno. Sono state anche multate di 5.000 yuan (circa 630 euro) ciascuna. Sette di noi si sono appellati al Tribunale Intermedio della città di Suihua, che ha comunque deciso di confermare tutte le sentenze.

In seguito sono stato portato nella prigione di Hulan, mentre le praticanti sono state portate nella prigione femminile della provincia dell’Heilongjiang. Sono stato costretto a sedermi su un piccolo sgabello senza muovermi, e per andare al bagno avevo un permesso molto limitato.

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