Hebei: Madre separata condannata a tre anni e mezzo di carcere per la sua fede

(Minghui.org) Zhang Xuemei, madre separata di quasi cinquant’anni residente a Nanpi nell’Hebei, è stata recentemente condannata a tre anni e mezzo di carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La donna ha iniziato a praticare il Falun Gong intorno al 2012 ed attribuisce alla pratica il merito del miglioramento della sua salute e del suo carattere.

Temendo la pressione della persecuzione, suo marito ha chiesto il divorzio ed alla praticante è stata affidata la custodia della figlia.

Dopo che Zhang è stata arrestata il 28 marzo scorso, sua figlia, una studentessa del liceo, è rimasta traumatizzata ed il suo rendimento scolastico ha subito un calo significativo. Attualmente la sorella della praticante e suo marito si stanno prendendo cura della ragazza, tuttavia anche loro sono sottoposti ad un forte stress dovuto alla persecuzione.

È stato riferito che Zhang è stata presa di mira dopo essere stata sospettata di aver affisso dei manifesti con le informazioni sul Falun Gong in una zona residenziale di Nanpi.

L’udienza in tribunale era stata fissata per il 22 ottobre ma, visto che un membro del tribunale era malato, il processo è stato annullato e Zhang è stata avvisata soltanto tredici minuti prima del suo inizio.

Il 7 novembre, il suo avvocato si è recato al centro di detenzione di Cangzhou per consultarsi con la sua cliente, ma non gli è stato permesso di vederla. Le guardie hanno affermato che Zhang era sotto stretta sorveglianza e che le avevano negato qualsiasi visita poiché non rinunciava alla sua fede.

L'avvocato ha contestato la disposizione con il capo del centro di detenzione, ma senza risultati.

Il 24 dicembre Zhang è stata processata presso il Tribunale di Yunhe. L’udienza è durata soltanto quaranta minuti e, nei primi giorni di gennaio, il giudice ha emesso la sentenza a tre anni e mezzo di prigione. La donna ha fatto appello alla Corte Intermedia della città di Cangzhou.

A causa delle condizioni deplorevoli del centro di detenzione, Zhang ha sviluppato la scabbia in tutto il suo corpo. Il suo avvocato ha fatto domanda in tribunale per ottenere la libertà vigilata, ma il giudice, Liu Zhongcheng, ha detto all'avvocato che non poteva prendere una tale decisione in piena autonomia e che doveva chiedere istruzioni ai suoi superiori.

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