(Minghui.org) Il magnifico titolo “Discepolo della Falun Dafa” è come una corona splendente.

Il Maestro Li ha detto:

“Siete discepoli della Dafa, ci sono innumerevoli esseri nei Cieli, innumerevoli vite che vi invidiano”. (Che cos'è un discepolo della Dafa, Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2011 Vol. XI)

Ai praticanti che hanno superato le prove e le tribolazioni durante questi 20 anni di persecuzioni, ognuno di noi lo merita veramente il titolo di “discepolo della Dafa?”.

Per quelli di noi che ancora hanno la dipendenza dal fumo, dall'alcool o dal giocare a carte, potrete pure coltivare ma siete lontani dall'essere diligenti. Questi praticanti non vogliono ammettere i propri errori o pensano di avere ragione su tutto. Possono essere chiamati discepoli della Dafa? La Dafa ha dei principi ai quali attenersi e la coltivazione è molto seria.

Mi sono accorto che, come praticanti, dobbiamo attenerci ai principi della Fa e seguire gli insegnamenti del Maestro. Mi sono chiesto spesso: “Tu, hai ammesso i tuoi errori? Hai affrontato gli altripraticanti, i familiari, colleghi, amici e hai chiesto loro scusa?”.

Chi è stato offeso può essere ancora nervoso, molto sdegnato o può persino trattarti male, ma non importa. Con la Dafa qui, finché correggiamo i nostri errori, dovremmo essere a posto.

Sono praticante da molto tempo, ho sbagliato numerose volte nel corso degli anni. Ad esempio: una volta ho avuto un'incomprensione con una collega di lavoro, e dopo aver appurato che aveva torto, sono andato a cercarla. Di fronte al suo capo e ad altri colleghi ho detto: “Mi dispiace proprio tanto, adesso ho capito che è stata tutta colpa mia. Mi scuso sinceramente”.

Lei ha risposto: “Non preoccuparti. Mi hai fatto piacere sentire le tue scuse”.

Ho avuto un'esperienza simile con mio figlio. La sua calligrafia era pessima e una volta mi sono adirato così tanto che gli ho strappato i compiti; anche lui si è offeso con me e non mi ha parlato per due settimane. Poi gli ho detto: “Figlio, non avrei dovuto comportarmi così; ti chiedo scusa. È stata tutta colpa mia”. Lui ha sorriso e ha detto: “ Papà, rilassati!”, e il nostro rapporto è tornato rapidamente alla normalità.

Mi sono anche scusato con mia moglie, mia figlia e altri colleghi in passato.

Il Maestro ha detto:

“Solo chi ha il coraggio di ammettere i propri errori è visto dagli altri in una luce positiva ed è ammirato dagli altri. Persino le Divinità li ammirano”. ( Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)

Allo stesso modo l'ho ammesso con i miei amici: io e il signor Chen abbiamo un'amicizia di lunga data e conflitti ne abbiamo avuto tanti; quando capitano, ogni volta, vado da lui e gli dico: “Sig. Chen, ero in torto: chiedo scusa. Siamo amici da molti anni, per favore non prendertela”.

Personalmente credo che attualmente il Maestro abbia stabilito dei requisiti molto severi, quindi non possiamo permetterci di lasciare vagare i nostri pensieri. Mi sono ricordato di questo particolare in un sogno in cui guidavo un'auto che procedeva in retromarcia; anche se frenavo, non si fermava. Poi ho visto una persona furiosa che gesticolava indicandomi e mi imprecava contro. Sebbene non sentissi quello che diceva, intuivo che si trattava della serietà della coltivazione.

Una volta che avevo sbagliato in qualcosa, ho sognato che mi stavano inseguendo più di 200 parenti. Correvo molto velocemente però mi hanno raggiunto e mentre mi picchiavano ridevano; ero terrorizzato. Se i pensieri e le azioni di un coltivatore non sono in linea con la Fa, bisogna sopportarne le conseguenze.

Spero che potremo considerarci veri praticanti e sfruttare il tempo per fare bene. Se hai un conflitto con qualcuno; di tua iniziativa, ammetti il tuo errore e vai a dirglielo di persona.

Il nostro obiettivo finale è migliorare nella coltivazione e tornare alla nostra vera casa con il Maestro. Quindi, per coloro che coltivano ma non sono molto diligenti, per favore dedicatevici di nuovo con sollecitudine. Il tempo rimasto per la coltivazione è molto limitato. Non lasciamo rimpianti!