(Minghui.org) Il 29 febbraio di quest'anno, Shang Guimin residente della città di Harbin è morto dopo aver scontato una pena di setta anni più un'altra di undici anni, per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica pratica spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Shang ha iniziato a praticare il Falun Gong all'inizio del 1999, è stato arrestato cinque volte e la polizia gli ha estorto più di 10.000 yuan (circa 1300 euro).

Il suo ultimo arresto risale al 26 aprile 2002 quando la polizia ha anche arrestato e interrogato sua moglie e suo figlio mentre era a scuola, nonostante nessuno dei due praticasse il Falun Gong. In più il cellulare di Shang è stato confiscato.

Mentre il praticante era imprigionato nel centro di detenzione n. 1 della contea di Mulan la polizia lo ha torturato e ha cercato di scoprire dove avesse preso il materiale del Falun Gong per la distribuzione e chi lo avesse prodotto, ma Shang si è rifiutato di rispondere.

A fine settembre 2002 Shang è stato segretamente condannato a 14 anni nella prigione di Jiamusi, dove è stato spesso picchiato e rinchiuso in una cella d'isolamento per essersi rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong. Le guardie a volte gli hanno tolto i vestiti e lo hanno costretto a dormire sul pavimento di cemento quando fuori c'erano -28° C.

Shang aveva problemi di salute dopo il rilascio anticipato, avvenuto nel novembre 2013. L’uomo non si è mai ripreso del tutto ed è morto il 29 febbraio di quest'anno, all’età di 55 anni.