(Minghui.org) Quando il coronavirus ha iniziato a diffondersi, la figlia di un praticante della Falun Dafa stava frequentando una scuola di specializzazione nella città di Wuhan. È passata da avere chiari sintomi di polmonite a un recupero completo recitando le frasi: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”. Quella che segue è la sua storia.

Il Capodanno cinese si stava avvicinando, quindi il 17 gennaio 2020 ho deciso di rientrare a casa da Whuan. In quel momento la città non era stata ancora chiusa e nessuno ci aveva informato del virus del Partito Comunista Cinese (PCC). Pochi giorni dopo essere tornata a casa, le notizie sulla diffusione del virus da uomo a uomo ci hanno colpito come una brutta tempesta. Poiché vivevo a Wuhan, le autorità locali mi hanno ordinato di mettermi in quarantena.

Sono rimasta a casa e ogni giorno ho comunicato la mia temperatura alle autorità. Il 29 gennaio la mia temperatura era un po' alta e così ho preso dei farmaci per abbassarla. La febbre si è alzata di nuovo il 1° febbraio e misurava 37.5ºC. Non potevo essere più terrorizzata di così, soprattutto dopo aver appreso che il mio insegnante di Wuhan era risultato positivo al virus del PCC.

Pensavo a mia madre che praticava la Falun Dafa. Lei non era a casa. L'ho chiamata in lacrime raccontandole cos'era successo. Mi ha confortato dicendomi: “Recita sinceramente le frasi: ‘La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone’ e la malattia sparirà”.

Non l'ho ascoltata subito. Sono nata e cresciuta in Cina dove l'influenza dell'ateismo e dell'indottrinamento del PCC sono potenti. Credevo nella scienza e negli ospedali. Ho chiesto a mio padre di accompagnarmi in ospedale. Il test è risultato negativo, ero davvero felice!

La mia fortuna è finita una settimana dopo, quando la mia gola ha iniziato a prudere. Tossivo e avevo difficoltà a respirare. Avevo la diarrea e avevo dolori in tutto il corpo.

Ho iniziato a preoccuparmi per la mia famiglia e per tutte le persone con cui ero entrata in contatto, ero quasi certa di avere il virus. Mi sentivo talmente spaventata e malata che non riuscivo più a dormire la notte. Sapevo che si trattava di qualcosa di serio.

Ho deciso di recitare le frasi che mi aveva detto mia madre, nonché due frasi tratte dal libro Hong Yin V del Maestro Li Hongzhi. Ogni volta che recitavo queste frasi, i miei pensieri svanivano. Così ho pensato di tornare di nuovo in ospedale per trovare una cura. I miei sintomi persistevano.

Mia nonna, anche lei praticante della Falun Dafa, è venuta a trovarmi e mi ha suggerito a sua volta di recitare le frasi. Le ho detto che le recitavo da giorni, ma non stavo migliorando. “Fallo sinceramente e il Maestro Li ti aiuterà sicuramente”, ha detto. “Rifletti, vuoi che il Maestro ti salvi la vita, ma non puoi nemmeno recitare una frase con tutto il cuore. Pensi davvero che funzioni così?”.

Le parole della nonna mi hanno risvegliata. Non riuscivo a chiedere un favore sinceramente, anche quando era in gioco la mia vita. Stavo ingannando il Maestro e mentendo a me stessa di proposito. Non appena ho capito il mio errore, mi sono sentita benissimo e un flusso di energia calda mi ha attraversata.

Ho smesso di pensare alla mia salute e recitavo sinceramente le frasi ogni volta che avevo tempo. La mia salute è sostanzialmente migliorata nei due giorni successivi. Al terzo giorno avevo la febbre alta e sentivo un calore insopportabile. Non mi importava e ho deciso di non misurarmi la febbre. Ho continuato a recitare le frasi fino a quando mi sono addormentata.

Mi sono svegliata la mattina dopo e mi sono sentita più a mio agio di quanto non mi fossi mai sentita prima! Tutti i miei sintomi erano spariti. Mi sono lavata il viso e le mani e ho pregato davanti all'immagine del Maestro per esprimere il mio più alto rispetto e gratitudine.