(Minghui.org) Il 17 luglio di quest’anno, a Washington DC, i praticanti della Falun Dafa hanno organizzato una manifestazione ed una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese. Hanno solennemente commemorato i loro amici praticanti morti negli ultimi ventun anni a causa della persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) contro la Falun Dafa, ed hanno invitato il resto del mondo a partecipare per porvi fine.

Il 17 luglio a Washington DC i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese per commemorare gli amici praticanti che sono morti a seguito della persecuzione del PCC

Durante l'evento diversi praticanti hanno parlato delle loro esperienze personali e delle sofferenze che hanno subito.

Tre sorelle incarcerate per oltre sedici anni per la loro fede

Tre sorelle residenti a Dalian, nel Liaoning, prima dell’inizio della persecuzione, avevano una carriera di successo: Chunrong Wang era la direttrice di una società di contabilità, Chunying Wang era caposala presso l’ospedale centrale di Dalian e Chunyan Wang possedeva una società commerciale di logistica. Nella loro vita quotidiana e nel loro lavoro hanno seguito i principi guida di Verità, Compassione e Tolleranza della Falun Dafa e sono sempre state elogiate per la loro etica.

Dopo che il PCC ha iniziato la persecuzione nel 1999, le sorelle sono state arrestate e imprigionate molte volte per un totale di sedici anni e mezzo. Quando la società di Chunrong è stata chiusa oltre 70 dipendenti hanno perso il lavoro.

Nel 2001, dopo il suo arresto, anche l’azienda di Chunying è stata chiusa e ha subito un danno di 1,3 milioni di yuan (circa 160.000 euro). A seguito delle massicce torture a cui è stata sottoposta ha perso la sensibilità ad un braccio e i suoi muscoli si sono atrofizzati.

Chunyan Wang, Chunrong Wang e Chunying Wang, tre sorelle perseguitate per aver sostenuto la loro fede spirituale, la Falun Dafa

Chunrong ha ricordato di essere andata a Pechino nell'autunno del 1999 per fare appello per il loro diritto alla pratica: «Sappiamo che il Maestro è giusto e che la Falun Dafa è buona, tutte e tre abbiamo beneficiato così tanto della pratica».

A Pechino avevano incontrato gli assistenti praticanti Chen Zhenli e Sun Lianxia di Dalian. Queste due praticanti successivamente sono state torturate a morte. Sun è morta nel gennaio 2000 ed il suo corpo è stato tenuto nell'ospedale dove lavorava Chunying. Le sorelle si erano recate all'obitorio, ma l’avevano a malapena riconosciuta perché aveva tagli e contusioni su tutta la schiena.

Chunyan ha detto che in ventun’anni di persecuzione, fra i praticanti che conosce, ventuno sono morti e molti sono stati imprigionati per lunghi periodi. Gli agenti di sicurezza nazionale di Dalian hanno recentemente dato il via ad un altro giro di arresti e perquisizioni illegali nelle loro case. A Dalian diversi praticanti sono stati perseguitati a morte.

Chunying è stata incarcerata due volte nel famigerato campo di lavoro forzato di Masanjia ed è stata torturata per più di cinque anni.

«Ogni mese ciascuna detenuta nel campo di lavoro forzato a Masanjia veniva costretta a firmare un documento contenente una lista di violazioni e, firmandolo, confermava di averle commesse. Mi sono rifiutata e per questo, come punizione, il comandante Zhang Chunguang, l'istruttore Li Mingyu ed altre sei guardie mi hanno ammanettata ai letti a castello di metallo».

«La mia mano destra è stata ammanettata alla ringhiera del letto superiore e la mia mano sinistra a quella del letto inferiore. Non potevo stare in piedi e neanche accovacciarmi; dato che le manette erano strette le mie mani si sono gonfiate rapidamente e sono diventate nere e poi viola».

«Per farmi soffrire ancora di più hanno preso a calci i letti fino a stancarsi; mi sembrava che le mani dovessero staccarsi. Di tanto in tanto, quando le guardie stringevano le manette, provavo molto dolore. In quel periodo la temperatura a Shenyang era fra i 17 e i 18 gradi Celsius sotto zero ma, nonostante il freddo, io sudavo».

Rievocazione della tortura: allungata ed ammanettata

«Le guardie hanno ripetutamente cercato di farmi firmare la lista, hanno smesso di torturarmi all'una e mezza. Sono stata ammanettata ai letti per sedici ore, le mie mani erano diventate gonfie ed erano coperte di lividi e tagli. Ogni mese, quando ci rifiutavamo di firmare la loro lista, venivamo torturate».

Chunying ha detto che il 20 luglio 2009 era il suo ultimo giorno nel campo di lavoro forzato di Masanjia. Per quel momento, per due mesi, aveva preparato con cura un grande striscione da appendere su una parete del campo con una scritta che diceva: "La Falun Dafa è buona, il cielo sta disintegrando il PCC, lascia il Partito per un futuro luminoso".

Studentessa universitaria ed il marito incarcerati nei campi di lavoro per la loro fede

Il 1° gennaio 2001, la studentessa Xiaorong Tan dell'università di Lanzhou e suo marito si sono recati a Pechino portando con loro il figlio di due anni per parlare della Falun Dafa. Arrivati, diversi agenti li hanno picchiati e li hanno trascinati nell’auto della polizia.

Sono stati rilasciati e sono tornati a Lanzhou per poi essere successivamente arrestati. I parenti residenti in altre province si sono presi cura del loro figlio dopo che la coppia è stata portata nei campi di lavoro forzato, dove hanno scontato una pena di un anno e mezzo.

Xiaorong Tan è stata separata dal figlio piccolo. Durante la detenzione è stata picchiata e torturataper aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nella Falun Dafa

Tan ha detto che è stata costretta a lavorare duramente nel campo ed è stata picchiata e torturata.

Xi Wang ha affermato di essere molto orgogliosa dei suoi genitori che sono rimasti inflessibili nonostante la dura persecuzione

«La persecuzione, che dura da 21 anni, continua a causare molte sofferenze», ha detto Xi Wang, insegnante in una scuola pubblica nel Maryland. Ha detto anche che, nonostante la persecuzione abbia diviso la sua famiglia di quattro persone, tutti rimangono inflessibili nella loro fede del Falun Dafa e nei suoi principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Xi ha dichiarato di essere orgogliosa dei suoi genitori. Aveva soltanto otto anni quando sono stati arrestati ed imprigionati per aver stampato materiale informativo sulla Falun Dafa.

Suo padre è stato torturato in prigione ed è diventato estremamente debole. Nel 2015, dopo il suo rilascio, è morto improvvisamente all'età di cinquant’anni. Xi meno di un mese prima si era trasferita negli Stati Uniti.

Qingkai Zhao di Jilin

Qingkai Zhao ha assistito alla persecuzione di sua moglie e delle sue due sorelle, entrambe praticanti. Stava per sposarsi quando ha avuto inizio la persecuzione, e così la sua carriera e la sua famiglia sono state completamente sconvolte.

Per evitare ulteriori persecuzioni sua moglie ha lasciato la loro casa quando il loro figlio aveva sei anni. Sei anni dopo, quando si sono riuniti negli Stati Uniti, anche Zhao e suo figlio hanno iniziato a praticare la Falun Dafa.

Zhao ha invitato tutti i cinesi a conoscere la Falun Dafa ed a riconoscere che il PCC sta mentendo. Ha chiesto loro di lasciare il partito per un futuro sicuro.

Min Ge, portavoce dell'Associazione Falun Dafa di Washington DC

Min Ge, portavoce dell’Associazione Falun Dafa di Washington DC, ha affermato che molte persone hanno risolto i loro problemi di salute e migliorato i loro standard morali dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa. Ha sottolineato che il PCC usa menzogne e violenza. Ha poi spiegato come il PCC abbia causato deliberatamente incomprensioni sulla Falun Dafa ed ha detto che è anche il responsabile del declino morale in Cina.

Ha anche accennato al fatto che l'iniziale insabbiamento da parte del PCC dell'epidemia di coronavirus a Wuhan e la successiva campagna di disinformazione hanno portato all'attuale pandemia globale. Eppure il PCC continua a perseguitare la Falun Dafa. Nella prima metà del 2020, almeno trentanove praticanti sono morti a causa della persecuzione, circa 132 sono stati condannati al carcere e più di 5313 praticanti sono stati molestati.

Ge ha invitato i funzionari cinesi a smettere di partecipare alla persecuzione ed a ritirarsi dal partito per non essere ritenuti responsabili per i crimini commessi dal PCC.

Dal 20 luglio 1999 sono state documentate le morti di oltre 4500 praticanti della Falun Dafa. Centinaia di migliaia di praticanti sono stati incarcerati nei campi di lavoro forzato e nelle prigioni, torturati fisicamente e mentalmente e sottoposti a prelievo forzato di organi. A causa della censura delle informazioni del PCC, il numero effettivo potrebbe essere molto più elevato.