(Minghui.org) Nell'edizione dell'8 agosto 2020 del News Weekly Peter Westmore, ex presidente del National Civic Council (NCC) in Australia, ha scritto una recensione del libro The 20-Year Persecution of Falun Gong in China (I venti anni di persecuzione del Falun Gong in Cina), pubblicato dal Minghui Publishing Centre, e l'ha raccomandanto caldamente alle biblioteche e ai funzionari governativi.

La recensione scritta da Peter Westmore sull'edizione dell'8 agosto 2020 del News Weekly

Il Falun Gong è una disciplina spirituale incentrata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza, che viene perseguitata dal luglio 1999 dal Partito Comunista Cinese (PCC).

Nella sua recensione dal titolo 'The CCP’s War on the Chinese People' (La guerra del PCC al popolo cinese), Westmore ha scritto che la pratica “incoraggia i praticanti a eseguire, possibilmente in pubblico, una serie di cinque esercizi meditativi dai movimenti aggraziati per sviluppare queste virtù”.

Massiccia repressione

Westmore ha raccomandato: “Per coloro che sono preoccupati per l'abuso del potere cinese nel mondo, questo libro è una fonte essenziale di informazioni. Offre oltre 430 pagine della documentazione più esauriente della persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina, e dovrebbe essere in ogni biblioteca e ufficio parlamentare in Australia”.

Ci sono circa cento milioni di praticanti in più di cento Paesi. Nel luglio 1999 l'ex leader del PCC Jiang Zemin ha ordinato la persecuzione del Falun Gong e da allora è in corso un'incessante repressione di praticanti innocenti.

Il Minghui Group è stato istituito dai praticanti del Falun Gong per documentare la persecuzione.

Persecuzione e discriminazione

Sono stati stilati numerosi rapporti sulla persecuzione da parte di varie organizzazioni per i diritti umani, “ma questo libro raccoglie una documentazione completa sulla questione e spiega anche le credenze dei praticanti del Falun Gong in modo semplice e ben organizzato”.

Il libro spiega anche la causa della persecuzione. Westmore ha scritto: “La demonizzazione del Falun Gong da parte del PCC è, in parte, il risultato dell'invidia che Jiang Zemin e i suoi successori hanno avuto, e hanno tuttora, nei confronti di un'associazione interamente volontaria che richiedeva un maggior rispetto da parte del Partito Comunista e che perciò doveva essere eliminata”.

Il libro documenta come il PCC stia mobilitando l'apparato statale per reprimere il Falun Gong. Ciò include “strutture di detenzione, quali prigioni, centri di lavaggio del cervello e campi di lavoro forzato e ospedali psichiatrici, il che indica la partecipazione alla persecuzione da parte della polizia, del sistema giudiziario, del sistema penale e degli ospedali cinesi”.

La sofferenza va al di là dei praticanti, poiché anche i loro familiari sono stati e vengono maltrattati in vari modi. La recensione recita: “I praticanti e le loro famiglie sono discriminati nel sistema educativo, nel lavoro, nell'assegnazione degli alloggi e nella negazione del diritto alla pensione. I bambini vengono istigati a rivoltarsi contro i loro genitori e i genitori a rivoltarsi contro i loro figli”.

Storie più orribili si sono svolte durante le detenzioni e nelle prigioni. I metodi di tortura includono percosse, alimentazione forzata, isolamento, scosse elettriche, waterboarding, soffocamento e violenza sessuale. Il danni causati includono lesioni fisiche e mentali permanenti, nonché decessi.

Come se ciò non bastasse, i praticanti sono anche vittime del prelievo forzato di organi. I trapianti con tempi di attesa estremamente brevi “possono ovviamente essere eseguiti solo uccidendo le persone per sottrarre loro cuori, fegati, reni, cornee e altri organi”.

Con la persecuzione che si sta verificando sia all'interno che all'esterno della Cina, questo libro funge da documentazione per “ritenere il regime responsabile dei suoi crimini”. Pertanto, il libro “merita di essere trovato nelle biblioteche e negli uffici dei parlamentari di tutto il mondo, affinché la verità possa essere raccontata”.