(Minghui.org) Dopo aver trascorso quindici anni di detenzione, il signor Jiang Yunjing, un residente della città di Hegang, provincia dell’Heilongjiang, a metà dicembre scorso, è stato nuovamente arrestato durante una retata della polizia per la sua fede nel Falun Gong.

Quando gli agenti hanno saccheggiato la casa, hanno trovato un'antenna parabolica per vedere canali al di fuori di quelli in linea con le direttive del PCC, poi l’hanno portato in ospedale per un controllo fisico e gli hanno raccolto un campione di sangue. In seguito è stato imprigionato nel centro di detenzione di Hegang minacciandolo di condannarlo nuovamente.

Jiang, ha iniziato nel 1998 a praticare il Falun Gong, una pratica spirituale per il benessere di mente e corpo basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. All'epoca, stava combattendo contro un grave problema intestinale ed era davvero in pessime condizioni, ma dopo tre mesi di pratica, ha subito un drastico cambiamento, diventando una persona completamente sana. Il suo carattere si è elevato seguendo i principi della pratica e non ha più combattuto o gareggiato con gli altri, lavorando diligentemente. I suoi colleghi sono rimasti sorpresi di vedere dei cambiamenti così drastici.

Tuttavia, da quando il Partito Comunista Cinese ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, l’uomo ha subito una brutale persecuzione per aver sostenuto il suo credo.

Prima del suo ultimo arresto, Jiang, cinquantadue anni, è stato condannato a due anni di lavori forzati e a tredici di carcere per aver sostenuto il Falun Gong. Suo padre ha avuto un ictus a causa dell'ansia e della paura della persecuzione, ed è morto nel 2001.

Quando nel 2003 è stato condannato al carcere, aveva trentacinque anni e suo figlio ne aveva solo sette. La sua detenzione ha portato un dolore senza fine alla sua famiglia. Ha trascorso gli anni d'oro della sua vita in prigione e suo figlio è cresciuto senza le cure del padre.

Tre detenzioni e un periodo di lavoro forzato

Il 23 luglio 1999, Jiang, si è recato a Pechino per fare appello per il Falun Gong, ma è stato arrestato in piazza Tiananmen e riaccompagnato in treno a Hegang.

Durante il ritorno, la polizia l’ha ammanettato davanti agli altri passeggeri per umiliarlo. Dopo quindici giorni di detenzione è stato rilasciato.

Poco dopo, è stato nuovamente arrestato e portato al secondo centro di detenzione di Hegang,poiché si rifiutava di rinunciare alla sua fede, è stato costretto a sedersi sul freddo pavimento di cemento e privato del sonno per nove giorni. Nonostante le torture, ha trattato i suoi compagni di cella con gentilezza guadagnandosi il loro rispetto.

L’uomo, è stato anche sottoposto a due anni di lavori forzati e portato presso il campo di lavoro di Hegang. Ai detenuti è stato ordinato di torturarlo perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong. Una volta è stato costretto a sdraiarsi a terra con i suoi quattro arti distesi per poi essere picchiato con dei blocchi di legno.

È stato obbligato a fare lavori pesanti, come trasportare legna e lavori di muratura non dandogli cibo a sufficienza. A volte, in inverno, come pasto gli veniva data solo zuppa di cavolo congelata, e solo durante i "giorni lavorativi" riceveva tre pasti al giorno, altrimenti solo due.

A pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, Jiang è stato trasferito presso il campo di lavoro forzato di Suihua, dove ogni giorno gli facevano il lavaggio del cervello. La sua detenzione dopo la scadenza del suo mandato è stata prolungata di altri due mesi.

Tuttavia, appena un giorno dopo il suo rilascio, la polizia l’ha di nuovo portato via. Ha fatto lo sciopero della fame ed è stato rilasciato quindici giorni dopo, quando la sua vita era in pericolo.

Nel marzo 2002, il dipartimento di polizia di Hegang e del distretto dello Xingshan l’hanno arrestato sul posto di lavoro. Mentre veniva trasportato, è riuscito a fuggire e a nascondersi. Nel mese di settembre però è stato rintracciato e portato presso il dipartimento di polizia dello Xingshan con le mani legate dietro la schiena. È stato spinto a terra, picchiato e preso a calci fino a quasi lo soffocamento.

Più tardi, è stato mandato al primo centro di detenzione di Hegang, ammanettato con un bastone di metallo tra i piedi e interrogato in sala conferenze. A volte, durante l'interrogatorio, è stato appeso per i polsi con altri strumenti di tortura. Le manette gli hanno tagliava la pelle causandogli forti dolori. Una guardia gli ha dato un pugno nelle costole e gli ha causato un dolore tremendo. Questo tipo di interrogatorio è durato sei giorni prima di essere portato in cella.

Illustrazione della tortura: manette con un bastone di metallo tra i piedi

Le guardie gli hanno tenuto le manette per altri tre mesi fino a quando ha fatto uno sciopero della fame per sette giorni dove è stato brutalmente nutrito con del porridge di mais salato, che gli ha bruciato lo stomaco.

Per quanto le guardie lo torturassero, Jiang rispondeva sempre con compassione e non si opponeva mai. I suoi compagni di cella hanno appreso da lui la bontà del Falun Gong e un paio di loro hanno persino iniziato la pratica.

Per aver praticato gli esercizi del Falun Gong, un detenuto è stato punito metterndogli delle manette e catene con un bastone di metallo per quindici giorni. Una volta ha detto:« Ero una persona cattiva che commetteva crimini, ma ora perché vengo perseguitato per essere diventato una persona migliore? Dopo aver scoperto che l’uomo era determinato a imparare il Falun Gong, le guardie gli hanno prolungato la tortura per altri quindici giorni.

Tredici anni di reclusione

All'inizio del 2003, Jiang, è stato condannato a tredici anni e successivamente portato presso il carcere di Mudanjiang. Durante la sua permanenza, si è rifiutato di lavorare, rispondere all'appello, indossare la targhetta con il nome del detenuto e di collaborare durante le sessioni di lavaggio del cervello. Per questo motivo è stato punito con quattro periodi di reclusione in piccole celle buie e umide con una cattiva circolazione dell'aria e senza lettiera. Due delle quattro volte, le sue mani erano ammanettate e fissate ad un anello nel pavimento in modo che si sedesse non potendo raddrizzare la schiena. Ogni punizione è durata quindici giorni.

Il giorno del suo rilascio, previsto nel luglio 2015, invece di permettergli di tornare a casa, le autorità hanno ingannato i suoi fratelli minori facendogli firmare un accordo che dava loro il diritto di portarlo direttamente dalla prigione in una struttura per il lavaggio del cervello. È stato costretto a guardare video diffamatori sul Falun Gong e a scrivere ogni giorno rapporti di pentimento. Una guardia l’ha anche colpito con bastoni elettrici sul viso e sul petto. È stato rilasciato un mese e mezzo dopo.