(Minghui.org) Mentre il signor Yao Xinren era ancora in coma dopo aver subito un ictus, le autorità gli hanno tolto la ventilazione meccanica e l’hanno trasferito dall'unità di terapia intensiva dell'ospedale ad una residenza per anziani senza attrezzature mediche adeguate per la cura. Il praticante di cinquantuno anni è morto una settimana dopo, lasciando la moglie ed un figlio.
Yao, residente nella città di Longkou nello Shandong, è stato arrestato il 3luglio 2019 per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo che è perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Le autorità hanno approvato il suo arresto il 10 agosto e l’hanno recluso nel centro di detenzione di Zhangjiagou.
La famiglia di Yao ha assunto un avvocato per difenderlo, ma la polizia ha bloccato il suo tentativo di indagare sul caso.
Allo stesso tempo la famiglia di Yao, nel tentativo di ottenere il suo rilascio, è stata presa in giro dalla polizia, dalla procura e dal centro di detenzione.
Alla fine di novembre 2019 il procuratore ha restituito il caso di Yao alla polizia, citando prove insufficienti. La polizia ha ripresentato il suo caso nel dicembre dello stesso anno ed il procuratore, in seguito, l’ha incriminato.
Il tribunale di Longkou ha programmato l'udienza di Yau per il 14 febbraio dello scorso anno, ma l'ha annullata a causa dell'epidemia di coronavirus.
Soffrire di un ictus
Dopo quasi dieci mesi di detenzione, alle ore 21 del 22 aprile dello scorso anno Yao è stato colpito da un ictus cerebrale. All'inizio è stato ricoverato in un ospedale pubblico, che non ha potuto curarlo, ma gli ha praticatol’ossigenoterapia. Yao è stato poi trasferito all'ospedale di Longkou, dove la mattina presto del 23 aprile ha subito una craniotomia.
Yao dopo la craniotomia
Quando la moglie di Yao è andata all'ospedale per informarsi sulle sue condizioni, Lu Bing, (il capo della stazione di polizia di Xinjia) che era stato lì per controllare Yao, le ha detto che il medico non era disponibile. Quando l'infermiera le ha fatto segno di chiedere al medico di turno, Lu l’ha fermata e le ha chiesto di non rivelare nulla alla moglie di Yao.
Il 24 aprile la moglie ha avuto il permesso di fargli visita ed è scoppiata in lacrime nel vederlo con una benda in testa. Ha chiesto a Guo Fudui, (il vicedirettore della Divisione Sicurezza Interna di Longkou), cosa gli fosse successo, ma lui è rimasto in silenzio.
Sorveglianza e controlli continui
La moglie di Yao ha chiesto al centro di detenzione di mostrarle i filmati di sorveglianza per scoprire cosa gli fosse successo durante la reclusione. Lu Bing ha risposto che avrebbero dovuto ottenere l’autorizzazione dei superiori ma, anche dopo la morte, il centro di detenzione non ha mai fornito il filmato richiesto o qualsiasi spiegazione sulle sue condizioni.
L'ospedale ha eseguito una tracheotomia su Yao nel pomeriggio del 25 aprile e l’ha messo sotto ventilazione meccanica.
Anche se Yao dopo l'intervento era in coma, nei successivi nove mesi la polizia è rimasta fuori dal centro di terapia intensiva per controllarlo ed impedire alle persone di avvicinarsi. Non si è mai svegliato ed è diventato deperito.
Quando i passanti si incuriosivano e chiedevano cosa ci facesse la polizia in ospedale, dicevano che stavano sorvegliando un criminale. Il capo della polizia Guo ha anche diffuso notizie che Yao era stato trasferito in un reparto normale, per non attirare l'attenzione della gente.
Li Wen (il giudice che presiede il tribunale di Longkou) il 13 maggio dello scorso anno ha trovato la moglie di Yao e le ha detto che avrebbe approvato il suo rilascio di suo marito su cauzione e l’ha incitata a portarlo a casa.
La moglie di Yao gli ha detto che faceva fatica a lavorare per mantenere suo figlio e non poteva permettersi le spese mediche per il marito. Li l'ha rimproverata e le ha detto: «Tu hai la responsabilità di prenderti cura di lui». Lei ha risposto: «Mio marito stava perfettamente bene prima del suo arresto, perché è diventato così? È stato picchiato nel centro di detenzione? Ho chiesto di vedere il video di sorveglianza, ma nessuno mi ha risposto».
Dopo aver appreso che il capo della polizia aveva detto che doveva chiedere il permesso ai superiori per i video, il giudice ha rapidamente chiuso il discorso.
La moglie di Yao il primo ottobre, durante il festival di metà autunno, ha chiesto di poter vedere nuovamente suo marito, ma la sua istanza è stata rifiutata dall'ospedale con la scusa della pandemia.
Senza il suo consenso, il 4 febbraio scorso la polizia ed il personale dell'ospedale l’hanno dimesso dalla terapia intensiva e l’hanno portato alla residenza per anziani del Dongjiang, che non dispone di alcuna attrezzatura per fornirgli le cure necessarie. É deceduto all‘1,40 (circa) dell'11 febbraio.
Yao iniziò a praticare il Falun Gong alla fine del 1998 e godeva di buona salute. Per aver sostenuto la sua fede, una volta venne condannato a quattro anni da scontare nella prigione di Weibei, così perse il suo lavoro in una miniera di carbone e per mantenere la sua famiglia dovette fare lavori occasionali, compreso quello di carico e scarico delle navi al porto.
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