(Minghui.org) Poco dopo l’udienza del 4 marzo una residente della città di Yangquan, provincia dello Shanxi, è stata condannata ad un anno per aver praticato il Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La signora Li Xiulian, cinquantanove anni, a metà ottobre dell’anno scorso è stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong in una zona residenziale. La polizia ha identificato la donna attraverso le telecamere di sorveglianza. Il 16 novembre un gruppo di agenti ha fatto irruzione nella sua casa e l'ha arrestata. La sua abitazione è stata anche saccheggiata.

Li, è stata inizialmente trattenuta presso il centro di detenzione della contea di Meng, e poi trasferita al centro di detenzione della città di Yangquan.

Dopo essere stata incriminata un membro dello staff del tribunale della contea di Pingding ha chiamato suo marito e gli ha chiesto di fare una registrazione audio per convincerla a rinunciare al Falun Gong. Questa persona ha detto che avrebbe potuto ridurre di un anno la pena detentiva della donna se lei avesse acconsentito, altrimenti l'avrebbe condannata ad un anno e mezzo.

Il marito di Li ha confutato che la moglie non ha violato alcuna legge nel praticare il Falun Gong, ma che è grazie ad essa che hanno una famiglia felice e armoniosa.

La famiglia della donna, è stata informata il 1° marzo che il suo processo era stato fissato tre giorni dopo. Li ha assistito all'udienza virtuale dal centro di detenzione, mentre i suoi due figli e la sorella hanno assistito al processo presso il tribunale di Pingding. Poco dopo è stata condannata ad un anno.

Per aver sostenuto la sua fede, la donna è stata condannata a due anni di lavori forzati nel 2001. È stata molestata rispettivamente il 10 aprile 2017, il 3 dicembre 2019 e il 24 luglio dello scorso anno, prima del suo ultimo arresto.