(Minghui.org) Il signor Li Zhenzhong, un uomo di cinquantotto anni, sta scontando una condanna ed è ora sottoposto ad una persecuzione intensificata che mira a costringerlo a rinunciare alla sua fede nel Falun Gong. In questo momento i suoi famigliari sono molto preoccupati per lui poiché gli sono state negate le visite e non hanno modo di andarlo a trovare.

Il Falun Gong, conosciuto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale e di meditazione che è perseguitata dal regimecomunista cinese dal 1999.

Li Zhenzhong era ex direttore di una centrale elettrica nella città di Qiqihar, nella provincia di Heilongjiang. È stato fermato dalla polizia stradale il 18 aprile dello scorso anno che ha richiesto un controllo del suo documento d’identità. Dopo aver scoperto che era un praticante del Falun Gong nel database della polizia, è stato arrestato e inizialmente trattenuto nel centro di detenzione della contea di Fuyu , poi trasferito al centro di detenzione della contea di Yian.

Il praticante è stato processato dalla Corte distrettuale di Jianhua in videoconferenza il 31 agosto dello scorso anno e in quell'occasione il suo avvocato l’ha dichiarato non colpevole, sostenendo che non aveva fatto nulla di male praticando la sua fede.

Dopo il processo Li Zhenzhong ha subito una condanna ad una pena sconosciuta ed attualmente è rinchiuso nell'ottavo braccio della prigione di Tailai. A causa del blocco delle informazioni, al momento, non conosciamo ulteriori notizie.

Persecuzione passata

Li ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. Egli attribuisce alla pratica il merito di averlo aiutato ad eliminare la sua lunga dipendenza dal fumo e anche i suoi reumatismi, la spalla congelata, la spondilosi cervicale, i crampi allo stomaco, l'ernia del disco lombare e una forte emicrania sono scomparsi.

Li ha sempre cercato di vivere secondo i principi della pratica di "Verità, Compassione e Tolleranza". Un esempio concreto riguarda le tangenti che di norma i direttori di altre centrali elettriche prendono nella selezione dei contratti progettuali, nonostante ciò, Li non si è mai permesso di farlo e per questo motivo è stato lodato più volte dai colleghi.

Dopo che il regime comunista ha ordinato la persecuzione, il praticante è stato arrestato diverse volte per non aver rinunciato alla pratica, e in queste occasioni gli è stata confiscata anche la carta d'identità. Nei quattro anni di prigione che ha scontato, è stato sottoposto a vari metodi di tortura e per evitare ulteriori persecuzioni, è stato costretto a vivere lontano da casa, senza prendersi cura dei genitori, che sono morti prima che potesse rivederli.

Arresti e torture

Li è stato arrestato per la prima volta nell'ottobre 1999. La polizia lo ha legato ad una sedia di ferro e torturato tramite alimentazione forzata utilizzando due bacinelle d’acqua fredda: questa tortura è chiamata “lavaggio dello stomaco". Inoltre è stato detenuto nel centro di detenzione della città di Qiqihar per due mesi.

L’uomo è stato nuovamente arrestato il 20 febbraio 2001, con la confisca di 100 yuan (13 euro) in contanti e il suo cellulare. Alla stazione di polizia di Wenhualu, più di dieci agenti lo hanno torturato appendendolo con le mani dietro la schiena e quando è stato liberato non poteva muoversi o alzare le braccia; ci sono voluti più di sei mesi perché le sue braccia guarissero.

A tarda notte è stato trasferito al centro di detenzione numero due della città di Qiqihar. In quella struttura le guardie lo hanno costretto a stare in piedi durante il giorno e memorizzare le regole della prigione. Gli concedevano solo poche ore di sonno ogni giorno, le torture gli causano vertigini e sentiva la sua testa ovattata.

Circa quattro giorni dopo, la polizia lo ha portato al dipartimento per interrogarlo in piena notte e lo hanno nuovamente legato ad una sedia di ferro, questa volta per tre giorni. Sapendo che non fumava più la polizia gli ha infilato in bocca una sigaretta accesa e dopo tutte le torture subite ha iniziato ad avere i tremori e sentire il suo corpo molto freddo.

Rievocazione della tortura: legato su una sedia

Quattro anni di prigione

Li è stato condannato a quattro anni dal tribunale del distretto di Longsha nell'ottobre 2002 e portato alla prigione di Tailai.

Nel marzo 2003, una guardia lo ha portato nel suo ufficio e lo ha picchiato dopo aver sospettato che avesse condiviso una lezione di Falun Gong con un altro praticante.

Li ha iniziato uno sciopero della fame nell'ottobre 2003 per protestare contro la persecuzione del praticante Li Shunjiang e per punizione è stato messo in isolamento. Nella cella le guardie hanno bloccato i suoi arti ad una struttura metallica a forma di "H", lasciandolo immobilizzato, poi hanno bloccato la struttura ad un anello sul pavimento e gli hanno impedito di sdraiarsi.

Per costringere ogni praticante del Falun Gong imprigionato ad abbandonare la propria fede, il 20 luglio 2004 la prigione ha lanciato una campagna di persecuzione al suo interno. Li è stato prima costretto a fare lavori non retribuiti mentre era incatenato. In seguito le guardie lo hanno legato alla solita struttura ad H, disteso a faccia in su, in una fossa appena scavata profonda circa un metro.

Quando un procuratore lo ha visto in quelle condizioni, invece di punire le guardie, ha sostenuto la sevizia. Lo stesso giorno, hanno sistemato un palo di metallo largo 10 centimetri per appendere il praticante e lo hanno lasciato sotto il sole cocente, con temperature che superavano i 40 gradi. Anche quel giorno è rimasto senza cibo né acqua e la sera alcuni detenuti lo hanno sorvegliato per impedirgli di dormire. Questa tortura è durata due giorni.

Un altro arresto

Li Zhenzhong è stato arrestato un'altra volta nell'ottobre 2008. La polizia lo ha costretto su una sedia di ferro e lo ha sottoposto a stretching estremo. È stato rilasciato dopo un giorno di torture.

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