(Minghui.org) Tre fratelli sono stati incarcerati per la loro fede condivisa nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. La sorella maggiore, Luo Qiaoli, è stata condannata a cinque anni e multata con un’ammenda di 30.000 yuan (circa 3.885 euro). Sua sorella minore, Luo Qiaoping, è stata condannata a quattro anni con un’ammenda di 20.000 yuan (circa 2.590 euro).
L’altro fratello, Luo Xiaoxing, è stato condannato a otto anni, ed al pagamento di una multa di 50.000 yuan (circa 6.475 euro).
Luo è stato portato nella prigione di Jiazhou il 16 marzo di quest’anno, Luo Qiaoping in quella femminile di Chengdu il 19 maggio e Luo Qiaoli è ancora reclusa nel centro di detenzione di Mianshawan.
Inoltre Tan Haiyan, che è stata condannata a tre anni, Yan Baoping, a quattro anni e Liu Xiuzhen, anch'essa a quattro anni, sono state recluse nella prigione femminile di Chengdu, come la signora Luo Qiaoping, il 19 maggio.
Altre due praticanti, Chen Xiangyun e Nie Rongqin, sono state entrambe condannate a quattro anni, come anche Liu Xiuzhen, da scontare nel centro di detenzione con Luo Qiaoli.
Arresti e condanne
Luo Qiaoli e sua sorella, la signora Luo Qiaoping, entrambe della provincia dell’Hunan, sono andate a trovare i loro genitori nella città di Panzhihua, provincia del Sichuan, nel febbraio dello scorso anno. Il 24 febbraio sono state segnalate per aver distribuito informazioni sulla persecuzione del Falun Gong e su come il regime comunista cinese stesse usando tattiche simili per coprire la pandemia.
La polizia ha arrestato le sorelle intorno alle sette del mattino del 28 febbraio. Anche la madre ed il fratello minore, Luo Xiaoxing che vive con i genitori, sono stati arrestati. Nove agenti hanno saccheggiato la casa di famiglia e confiscato molti oggetti di valore. Il patriarca di famiglia, ottantenne, è stato lasciato a casa da solo. Sua moglie è stata rilasciata verso le 23:00.
Pochi giorni dopo, l'anziana coppia si è recata alla locale stazione di polizia ed ha chiesto la liberazione dei tre figli e la restituzione degli oggetti confiscati, tuttavia la polizia ha restituito loro solo alcuni contanti.
A causa della pandemia, la coppia non è stata in grado di consegnare i vestiti ed i beni di prima necessità ai figli nel centro di detenzione di Mianshawan (precedentemente noto come centro di detenzione di Wanyaoshu) fino alla fine di giugno.
I tre fratelli sono comparsi due volte presso il tribunale distrettuale di Xi: il 2 settembre ed il 30 ottobre. Hanno testimoniato in propria difesa ed hanno negato qualsiasi illecito nel diffondere informazioni sulla loro fede. Hanno anche confutato le accuse di "minare le forze dell'ordine con un'organizzazione di culto", un pretesto standard utilizzato dal regime comunista per incastrare i praticanti del Falun Gong.
Il giudice li ha condannati all'inizio di dicembre dello scorso anno. Hanno fatto appello al tribunale intermedio della città di Panzhihua, che però ha deciso di confermare le loro sentenze originarie.
Fratello precedentemente incarcerato per dieci anni
Prima di quest'ultima sentenza, negli ultimi due decenni, Luo Xiaoxing, quarantotto anni, ha trascorso un anno in un campo di lavoro forzato e nove anni in prigione per aver praticato il Falun Gong.
Quando è iniziata la persecuzione, è andato a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong, ma è stato arrestato due volte all'inizio del 2000 e trattenuto nel centro di detenzione della città di Panzhihua. Il 19 marzo 2000 è stato condannato ad un anno di lavori forzati.
Dopo essere stato rilasciato, lui e sua sorella maggiore, Luo Lingzhen (che non è stata inclusa nell'ultimo arresto), sono stati costretti a vivere lontano da casa per evitare di essere arrestati. Stavano passando in bicicletta vicino ad un terminal degli autobus nella città di Changde, provincia dell’Hunan, all'inizio del 3 novembre 2002, quando gli agenti di Panzhihua, che avevano viaggiato per 900 miglia per arrestarli, li hanno fermati.
Sono stati portati alla stazione di polizia Ganlusi a Changde. Qiu Tianming ed un altro ufficiale dell'ufficio di sicurezza interna della città di Panzhihua l’hanno insultato e picchiato. L’hanno spinto a terra e gli hanno pestato il viso. Gli hanno anche legato le braccia dietro la schiena per due ore e mezza. Il dolore lo faceva sudare copiosamente. Temendo che potesse diventare disabile a causa della tortura, la polizia locale è intervenuta e ha allentato le costrizioni.
Dopo che i fratelli sono stati trasferiti al centro di detenzione di Wanyaoshu a Panzhihua il 9 novembre 2002, Luo è stata condannata rapidamente ad un anno e mezzo, ed ammessa al campo di lavoro forzato femminile di Nanmusi il 30 novembre.
Luo è rimasto nel centro di detenzione ed è stato sottoposto a continui interrogatori. Durante una sessione alla fine di maggio 2003, la polizia prima l’ha appeso per i polsi al telaio della finestra e poi ha usato tre paia di manette per appenderlo con le mani tirate dietro la schiena, sempre sul telaio della finestra.
L'hanno tenuto appeso dall'una alle cinque del mattino. Durante questo periodo l’hanno anche schiaffeggiato in viso e gli hanno versato dell'acqua sulla testa. Quando ha chiuso gli occhi, gli hanno pizzicato i polsi gonfi, colpito la gola ed hanno usato una bacchetta per punzecchiargli la pancia.
Illustrazione della tortura: appeso
Il 15 settembre 2003 il signor Luo è stato condannato a nove anni dal tribunale distrettuale di Renhe a Panzhihua.
Informazioni di contatto degli autori:
Tribunale intermedio della città di Panzhihua:+86-812-3332622
Dipartimento di correzione della prigione di Jiazhou:+86-833-2349081
Prigione femminile di Chengdu: +86-28-84988283, +86-28-84898358, +86-28-84898191, +86-28-84898523, +86-28-84898358
Luo Lili (骆利丽), presidente della prigione femminile di Chengdu: +86-28-27722195 (Ufficio), +86-28-27722651, +86-13982916096 (Cellulare), +86-28-27722963 (Casa)
Xu Lingshu (许灵述), funzionario politico della prigione femminile di Chengdu: +86-28-27722999 (Ufficio).
Tutti gli articoli, la grafica e i contenuti pubblicati su Minghui.org sono protetti da copyright. La riproduzione non commerciale è consentita a patto che venga citato il titolo dell'articolo e sia presente un collegamento all'articolo originale.
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.